mercoledì 14 dicembre 2011

Tre lussuosi attici all'ultimo piano del Parlamento ad uso gratuito con camerieri, maggiordomi, cene gratis. Chi ci abita?

Francesco Colucci per la stragrande maggioranza degli italiani è un emerito sconosciuto.
In verità è uno dei deputati più potenti attualmente seduto tra i banchi di Montecitorio.

Francesco Colucci sono ormai 40 anni, dal lontano 1972, che siede in parlamento.
La crisi petrolifera del 1973, Aldo Moro viene assassinato, Craxi fugge ad Hammamet, scompare la DC, il PSI, il PCI, il PSDI, il PRI, ma Francesco Colucci è sempre lì.
Ormai da oltre dieci anni svolge il ruolo di Questore della Camera, insieme ad altri due deputati: Antonio Mazzocchi e Gabriele Albonetti.

Il questore della Camera non è il poliziotto di Montecitorio, ma qualcosa di molto di più: sovrintende all'amministrazione ordinaria della vita della Camera, a partire da appalti, concorsi, commesse e spese.
E infatti Colucci era il deputato che stipulò (la firma è del Presidente della Camera, ma tutto l'iter è sempre gestito dall'inizio alla fine dai Questori) per conto della Camera il contratto che letteralmente ha regalato 35 milioni di euro l'anno al palazzinaro Scarpellini  per permettersi di accedere ad un mutuo e con questo comprare Palazzo Marini che regolarmente cede in affitto da diversi anni alla Camera dei Deputati per gli uffici dei parlamentari. Non tutto il palazzo però, perchè all'ultimo piano il contratto ha previsto lussuosi appartamenti ad uso gratuito. Per chi? Ma naturalmente dei tre questori della Camera. Con tanto di camerieri, servizio pulizia, pranzi e cene gratis serviti da maggiordomi e un bel terrazzo con vista sul centro di Roma.
I questori della camera incassano a fine mese, oltre allo stipendio parlamentare, un' ulteriore indennità di carica aggiuntiva di circa 3.000 euro. Ma non è finita qui.
Oltre all'attico a disposizione sulla struttura parlamentare di Palazzo Marini, i questori continuano a incassare la diaria parlamentare che, dice testualmente la legge n.1261 del 1965, "viene riconosciuta ai deputati a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, pari a 3.503,11 euro".
Insomma oltre alla casa gratuita, anche il rimborso per le spese di soggiorno.
Dei veri geni questi questori.
Dobbiamo però ringraziare uno di loro, Antonio Mazzocchi che, in un fulgido slancio di onestà, ci ha spiegato come riusciranno a trasformare il taglio previsto degli stipendi parlamentari, in un piccolo aumento.

3 commenti:

Mr. Tambourine ha detto...

In linea con l'emergenza abitativa.

www.ciclofrenia.it

chi lo capisce ha detto...

emigrare per motivi politici

NON NOI, TUTTI LORO - QUESTI DELINQUENTI LEGALI

menestrello ha detto...

Facciamo piazza pulita di questa feccia...ammazziamoli tutti...diamo loro la lezione che meritano....senza alcun indugio...facciamoci giustizia da soli....mandiamo pacchi bomba in tutte le loro residenze...devono vivere nel terrore...bruciamoli vivi...RIVOLUZIONE ...prendiamo esempio dai Paesi del nord-africa...loro e l' hanno fatta a scrollarseli di dosso ....è facile....basta volerlo fare...