lunedì 30 aprile 2012

Disoccupazione record al 9,7%: il ministro ci beve su. All'asta del Barolo

Il caro vita morde, i prezzi del carrello della spesa lievitano, e il Codacons lancia l'allarme: per una famiglia di 4 persone si prospetta una stangata di 686 euro l'anno. In rialzo anche la benzina (+20,8%), mentre secondo dati Ilo la disoccupazione in Italia e' al 9,7% nel quarto trimestre del 2011, ma quella reale potrebbe essere ancora piu' alta. Un quadro certamente non roseo.
Ad aprile i prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori hanno registrato un aumento su base mensile dello 0,4% per un tasso di crescita tendenziale che sale al 4,7% dal 4,6% di marzo. Si tratta del livello piu' alto da settembre 2008. Per effetto soprattutto dei rialzi congiunturali dei beni energetici regolamentati (energia elettrica e gas), i prezzi dei prodotti a media frequenza d'acquisto subiscono forti rincari (+0,9%) e crescono su base annua del 2,9% (in lieve decelerazione dal 3,1% di marzo 2012).
 Il tasso di disoccupazione in Italia sale al 9,7% nel quarto trimestre del 2011, in rialzo dell'1,9% rispetto allo stesso periodo del 2010, il livello piu' alto dal 2001. Lo annuncia l'Ilo nel suo rapporto sull'Italia, precisando che "il tasso reale potrebbe essere superiore poiche' ai quasi 21 milioni di di disoccupati si aggiungono 250 mila lavoratori in cassa integrazione". La disoccupazione giovanile sale al 32,6%, piu' che raddoppiata dall'inizio del 2008, mentre i disoccupati di lunga durata rappresentano il 51,1% dei disoccupati totali. I lavoratori che non cercano piu' lavoro hanno raggiunto il 5% del totale e i Neet e cioe' i giovani che non studiano, non lavorano e non frequentano corsi di formazione, hanno raggiunto la cifra allarmante di 1,5 milioni.
Questo dunque è il quadro dell'economia italiana, alla vigilia del Primo maggio.
E il ministro del Welfare, la signora Elsa Fornero, cosa fa? E' chiusa nelle stanze del ministero ad occuparsi della sua riforma? Magari cercando di trovare i fondi per il lavoro, la disoccupazione, le tutele sociali?
Macché. La signora è andata a prendere una boccata d'ossigeno tra le dolci e rassicuranti colline di Barolo, circondata da appassionati del vino da tutto il mondo, da giovani produttori che parlano speditamente l'inglese.
È il giorno dell'asta del Barolo. L'ultima si è celebrata a New York, la prossima sarà in Cina. Siamo nella grande sala del castello. I lotti si rincorrono uno dopo l'altro con rialzi minimi da 30 euro e una magnum di Barolo Cerequio di Michele Chiarlo è battuta 1230. Il ministro è al primo tavolo in tailleur total blu e spolverino verde acido. Siede insieme col marito Mario Deaglio e il trasformista Arturo Brachetti. Lungo la manica sono disposti una ventina di grandi tavoli rotondi apparecchiati con tovaglie bianche e calici da barolo, ognuno intitolato a un produttore presente all'asta e patron dei suoi ospiti. La mattinata scivola via veloce e il ministro chiede di fare un giro in paese in attesa del pranzo...