venerdì 27 aprile 2012

L'avvocato: "Non difendero più Equitalia. Troppi suicidi!!"

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Ha deciso di non difendere più Equitalia per i troppi suicidi causati dalla crisi economica: «Non la difenderò più e rinuncerò al mio onorario per le cause fatte finora» ha dichiarato Gennaro De Falco.
L'avvocato ha lavorato fino a fine aprile nel pool che assiste la società pubblica per la riscossione dei tributi e che è in mano all'Agenzia delle entrate per il 51% e all'Inps al 49%.
Ma con l'aumentare delle vittime della recessione, De Falco non ce l'ha fatta più: secondo Federconsumatori i suicidi per cause economiche sono stati almeno 19 dall'inizio dell'anno.
«UNO LO CONOSCEVO». Non da ultimol'immobiliarista napoletano che si è ucciso dopo avere ricevuto proprio una cartella di Equitalia. «Lo conoscevo» ha scritto l'avvocato al quotidiano Il Mattino.
«L'ho incontrato per la prima volta nel '95 quando gli diedi incarico di vendere la mia casa» ha spiegato. «Aveva figli della stessa età dei miei e la sua agenzia era nel mio quartiere vicino al mio studio. Insomma le nostre vite scorrevano quasi parallele».
Sono tante le persone in Italia che hanno deciso di togliersi la vita perché tartassati dalle tasse o senza lavoro, e ancora di più coloro che non arrivano al disperato gesto ma ogni giorno varcano la soglie di Equitalia sentendosi perseguitati, seguiti ovunque dai propri problemi col Fisco 
«VORREI DEVOLVERE ALLA SUA FAMIGLIA I MIEI COMPENSI». «Questo suicidio di cui a torto o ragione mi sento corresponsabile mi ha convinto a non accettare più incarichi di difesa di Equitalia» ha continuato De Falco nel giustificare le proprie dimissioni. «Sto pensando di devolvere alla sua famiglia la quota dei miei onorari quando mi verranno corrisposti»
L'avvocato ha raccontato: «In queste condizioni non mi sento di andare avanti, in Italia in questi anni si è messo in moto un meccanismo diabolico che sta distruggendo famiglie, persone ed imprese» ha continuato il legale.
«RIFLETTERE SU SOSTENIBILITÀ SOCIALE DELLA CRISI». Dal racconto di De Falco i dubbi sul tema dei pagamenti al Fisco aumentano, e anche quelli in relazione all'efficacia del nuovo servizio di Equitalia, quello Sportello Amico in grado di trattare i casi più complessi e che secondo la società di riscossione starebbe ben funzionando.
Ciò che è certo è che l'avvocato ha deciso di uscirne fuori: «Non so se questa mia decisione servirà a qualcosa ma almeno alleggerirà la mia coscienza, forse aiuterà a restituire un minimo di dignità agli avvocati e a far riflettere tutti sulla sostenibilità sociale ed etica della gestione di questa crisi» ha concluso.



* Fonte: Lettera 43

5 commenti:

La ricreazione è finita ha detto...

GRANDE!
http://amicodeltrota.blogspot.it/

Bagigino ha detto...

Solo i politici non si suicidano mai purtroppo

fracatz ha detto...

difficoltà nella liquidazione delle parcelle?

Mauro ha detto...

purtroppo trovare un avvocato privo di cuore sarà facilissimo e la storia dei suicidi andrà avanti
cmq complimenti per l'azione!!

diego ha detto...

Quando in una Italia dove si continua a leggere ed ascoltare dai mass media,che si rubano in politica anche in casa propria cosa ci resta, alle prossime elezioni ridare con facce nuove, trasparenza Onestà e rigore, cancellare Equitalia e tornare ad avere un rapporto tra Cittadino e Amministrazione Pubblica.