sabato 28 aprile 2012

L'ex autista del Trota: "Mobbizzato a livelli cubitali"

«Se non mi danno una spiegazione convincente del mio licenziamento sono pronto a piazzare una tenda in via Bellerio e dormire qui». Promette «rivelazioni» e una «denuncia» sui «denari» della Lega Oscar Enea Morando, 40 anni, ex autista di Renzo Bossi, presentatosi venerdì pomeriggio davanti alla sede federale della Carroccio assieme alla moglie, che lo ha accompagnato davanti ai giornalisti con le lacrime agli occhi, e le sue due figlie piccole. L'uomo ha mostrato la lettera ricevuta appunto venerdì e firmata dal nuovo tesoriere della Lega Stefano Stefani, in cui gli viene comunicato il licenziamento per «giusta causa». E dice subito: «Sono stato usato come un giocattolo» e «licenziato per avere eseguito gli ordini della Lega», tra cui quelli di Rosi Mauro e di Manuela Marrone, la moglie di Bossi.

«A questo punto - avverte l'ex autista - è giusto che i militanti sappiano non solo come vengono sperperati i denari ma anche come viene trattata la gente in questo Movimento». «Racconterò anche del denaro che ho preso qui dentro per far il bene del ragazzino e per i suoi vizi». Morando, che su queste vicende ha già scritto un libro che dovrebbe uscire tra circa un mese, promette anche di sporgere una denuncia «sui denari».
«Sono stato assunto nell'agosto del 2010, ma sono stato mobbizzato a livelli cubitali da questi signori. Sono arrivato qui come dipendente e autista del segretario federale, dopo un mese mi sono ritrovato catapultato alle dipendenze di Renzo Bossi, il quale organizza la sua scorta come un giocattolo», scrive l'autista licenziato. Morando ha raccontato di essere stato lasciato quindi a casa, dopo aver svolto il ruolo di autista-tutor, senza incarichi dal 21 marzo del 2011 «per volere di Francesco Belsito, Rosi Mauro, Manuela Marrone e Renzo Bossi» e di aver cercato di parlare della situazione ad altri dirigenti della Lega, senza successo.

7 commenti:

Neshidani ha detto...

cosa voleva anche un aumento? se mi dicono di buttarmi giu da un ponte, anche se sono i miei capi, NON lo faccio.....

l'italia è caratterizzata ormai da un popolo ridicolo.

manig0ldo ha detto...

mobbizzare è uno dei neologismi semantici attualmente in uso?
http://ilmanigoldo.blogspot.it/2012/04/sic-transeant-verba-mundi.html


discinti saluti.

Paolo Marani ha detto...

Fossi in lui, penserei a raggranellare due soldi scrivendo un bel libro, poi mi toglierei dai coglioni. Ci mancherebbe pure che la Lega lo riassumesse dicendogli grazie.

emiliano ha detto...

Com'è possibile che nessuno degli ultimi 3 commenti che ho letto non si schieri solidale verso un piccolo eroe di tutti i giorni che ha subito un sopruso?

pierluigi ha detto...

Nessuno degli ultimi commenti è favorevole all'autista, questo sta a dimostrare il perchè i politici fanno tutto quello che vogliono e restano sempre al loro posto.

fracatz ha detto...

traditore, invidioso, al punto da riprendere col cellulare quel minimo passaggio di 50 euri.
Giuda.
Sarebbe da ammirare solo se in taja, per dare una raddrizzata ai piccoli mafioncelli che la abitano si retribuisse per legge la delazione come fanno nei migliori paesi civili, visto che gli esseri umani sono geneticamente uguali .
Mi spiego, IO ti faccio recuperare un evasore, un truffatore, documentando tutta la pratica con prove certe e TU stato mi ricompensi con il 30% di quanto ti ho fatto recuperare.
Allora si che non ci sarebbe più evasione

libero di pensare a modo mio ha detto...

Povero trota, ingenuo ragazzo. Ecco cosa succede a voler dare un lavoro a chi tiene famiglia. Se il trota avesse fatto l'autista per il papà- trota, non sarebbe successo e tutto sarebbe rimasto in famiglia. Seppure neppure ci sarebbe stato bisogno di prendere dalle casse della lega, ma avrebbe ricevuto lo stipendio come accompagnatore di un celebroleso. Ok ok, e adesso qualcuno si scandalizzerà per aver offeso un portatore di undicap. Lui portatore di undicap ? No, siamo noi i portatori di undicap per farci fregare da un vero portatore di undicap