domenica 6 maggio 2012

Addio Grecia, addio Euro: le urne segnano un terremoto politico in Grecia.

Puniti i grandi partiti tradizionali, che come in Italia hanno scelto di governare insieme, boom della sinistra radicale e dell'estrema destra xenofoba e filo-nazista. 
Le urne greche consegnano un parlamento frammentato, dove ogni tipo di coalizione appare difficile, se non impossibile. Il centro-destra - il Nea Dimokratia - si afferma come partito di maggioranza relativa con una forbice 17-20%, mentre Syriza (coalizione della sinistra radicale) riceve tra il 15,5 e il 18.5% superando i socialisti del Pasok (14-17%) e diventando cos il secondo partito greco. A seguire i Greci Indipendenti (destra) 10-12%, KKE (comunisti) 7.5-9.5%, Alba Dorata (estrema destra) 6-8%, Sinistra democratica 4.5-6.5%, LAOS (estrema destra) 2.5-3.5%, Verdi ecologisti 2.5-3.5%, Drasi (destra) 2-2.8%, Alleanza democratica (centrodestra) 2-2.5%. 
Le cancellerie e gli uomini della finanza sono in allarme in queste ore: per domani si attende un crollo delle borse europee, ma il rischio è che non si riesca neanche sul medio periodo ad intravedere una soluzione reale sul come tirarsi fuori dal pantano greco.

2 commenti:

libero di pensare a modo mio ha detto...

Perchè addio Grecia ? Tra un anno li seguiremo, quindi meglio dire arriverci.
Dei 130 miliardi in aiuti, 48 sono in progetto per una ricapitalizzazione delle banche elleniche. Ed ora potremmo assistere ad una fuga dai c/c.
La merkel sta passando un momentaccio se consideriamo anche Holland in Francia che promette di tassare le transazioni finanziarie.
A riguardo della Grecia consiglio di leggere l' ultimo articolo di Beppe Scienza sul blog di Grillo che scrive di un default già avvenuto, ma che nessuno sa

Kalsifer ha detto...

Il Magistrato Paolo Ferraro lancia un appello al Nuovo Ordine Mondiale