mercoledì 9 maggio 2012

Falso anche il diploma del Trota lombardo; come l'altro onorevole, figlio di...?


Era il 12 luglio 2009. Umberto Bossi convoca i giornalisti per informare i padani di essere "particolarmente in forma" e che quest'anno andrà ''al mare perché mio figlio ha dato la maturità. Meno male l'ha passata. Questa volta è andata bene''. Renzo Bossi, infatti, era già stato bocciato per tre volte all'esame al liceo Scientifico di Tradate (Varese), in passato. ''Mi è venuto su il morale" spiegò il leader della Lega, senza però fornire ulteriori elementi sul dove e quando si fosse svolto tale esame di maturità.

I dubbi ora vengono scritti nero su bianco dai magistrati che già indagano sulla laurea falsa del Trota conseguita in un diplomificio di lauree albanese, non foss'altro che il Trota risulta essere stato iscritto all'università nel mentre veniva bocciato per la terza volta all'esame di maturità (novembre 2008).
La vicenda insomma ricorda molto da vicino quella di un altro figlio prediletto di un leader politico altrettanto fustigatore dei politici, cioè Cristiano Di Pietro, il figlio prediletto dell’ex magistrato di Mani Pulite.
Anche lui eletto a furor di popolo consigliere regionale con i manifesti con la scritta in bella mostra VOTA DI PIETRO (senza specificare che non si trattava di Tonino ma di Cristiano, come già fece a suo tempo Umberto) e quindi con un bello stipendio di 12000 euro al mese e il vitalizio assicurato. ebbene il cefalo molisano ha seguito le orme del trota lombardo: si è diplomato alla veneranda età di 22 anni come privatista presso l’istituto tecnico di Pratola Peligna. Voto 39 su 60, ma l’esame è stato sostenuto a porte chiuse per inspiegabili motivi di sicurezza. I presenti furono allontanati in malo modo dalla commissione e nessuno ha potuto assistere, chissà come mai.

3 commenti:

Kalsifer ha detto...

Sempre piu' cittadini preoccupati dalle strane scie presenti nei nostri cieli!

fracatz ha detto...

per arrrivare a parlare al popolo, al ciociaro di Frosinone od al mafioncello siculo, occorre mettere una linea di demarcazione nel programma elettorale:
La tassazione al 95% dei redditi sopra i 70.000 euri annui.
Solo così tutti i morti di fame (il 90% del paese) potranno riconoscere il loro partito di appartenenza e la smetteranno di farsi sodomizzare dal restante 10%, che astutamente si infiltra in tutti i partiti presenti nel cosiddetto arco politico tajano e continua tranquillamente a farsi i cassi propri raggirando con 4 fregnacce i bambini che li votano.
ben li conosce lo psiconano, vedrai che prima o poi risorgerà con quarche grandissima nuova idea su cui giurerà sulla testa dei propri figli in presa diretta dal leccaculo ed a spese del valoroso bobbolo tajano.

Kalsifer ha detto...

Caro S.T., oggi Ti segnalo anche questo, da leggere perchè molto esaustivo di quello che sta accadendo.

L'insostenibile prezzo di un debito inventato