DALLA RIVIERA DEL CORALLO DOVREBBE PARTI LE SCIOPERO GENERALE NORD SARDEGNA
Il conflitto sindacale e stato sempre il punto focale del complesso sistema di norme che presiedono ai rapporti di lavoro nella società. Che in quanto tale, ha sempre registrato con immediatezza l' evoluzione dell'atteggiamento statale nei confronti delle orgasnizzazioni sindacali e del movimento operaio in generale. Può essere opportuno, quindi, una breve analisi retrospettiva della vicenda italiana,per delinearne i mutamenti essenziali e per comprendere meglio, in quale misura, gli atteggiamenti del passato facciano risentire i loro riflessi e addirittura siano ancora oggi presenti soprattutto nelle alte sfere ministeriali. Con l'unità del Paese venne estesa in tutto il territorio nazionale la legislazione vigente nel regno sardo ogni "Accordo a scioperare (senza ragionevole causa)". Il Codice Penale del 1889,cosiddetto Codice Zanardelli, nell'intento di proclamare la neutralità dello Stato di fronte alle parti in contrasto, abbandonò ogni forma di sanzione penale purchè lo sciopero, non venisse attuato con violenza o minacce. L'avvento della Repubblica, nata dalla Resistenza sollecito l'adozione di una nuova disciplina più consona ai nuovi orientamenti democratici e pluralistici presenti nel paese. Il Codice Penale del 1931, cosidetto Codice Rocco, con cui venne sanzionata penalmente ogni attività sindacale. Attraverso una lunga elaborazione si pervenne alla formulazione dell'attuale Art. 40 della Costituzione in cui si sancisce che "il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano". Appare evidente quanto la norma sia frutto di meditazione con lo scopo di rinviare nel tempo la organica definizione della materia.Lo sciopero è considerato uno tra gli strumenti più efficaci e in quanto tale non solo deve essere represso, ma finchè esercitato legittimamente, deve essere tutelato.- Ed è per questo che si deve organizzare il movimento di sfida a questo Governo padronale V.T. "SONO POVERI DENTRO E STRONZI FUORI"
Vedo che leggi anche tu l'IINKIESTA, ha delle magnifiche "infografiche", e non solo. Già che ci siete, date un occhio al libro "luigini contro contadini", e rallegratevi un po'. Io sono ancora un Contadino.
13 commenti:
W la rivoluzione!!!
Fortunatamente SONO POVERI DENTRO.
www.ciclofrenia.it
senza parole, AHHH vorrei essere un deputato.....
Grazie eh... adesso la depressione è confermata! :-D
27000 annui un normale cittadino?
Non è che sono poveri dentro... sono stronzi fuori.
San Vito Lo Capo
alla fine gli stupidi siamo noi,siamo noi che andiamo a votarli,ed è inutile dire sono dei .......,sbagliamo noi.
è mortificante tutto ciò!
software libero: http://www.searcheeze.com/it/p/frankino/senza-titolo
Have a SUPER weekend !
DALLA RIVIERA DEL CORALLO DOVREBBE PARTI LE SCIOPERO GENERALE NORD SARDEGNA
Il conflitto sindacale e stato sempre il punto focale del complesso sistema di norme che presiedono ai rapporti di lavoro nella società. Che in quanto tale, ha sempre registrato con immediatezza l' evoluzione dell'atteggiamento statale nei confronti delle orgasnizzazioni sindacali e del movimento operaio in generale. Può essere opportuno, quindi, una breve analisi retrospettiva della vicenda italiana,per delinearne i mutamenti essenziali e per comprendere meglio, in quale misura, gli atteggiamenti del passato facciano risentire i loro riflessi e addirittura siano ancora oggi presenti soprattutto nelle alte sfere ministeriali. Con l'unità del Paese venne estesa in tutto il territorio nazionale la legislazione vigente nel regno sardo ogni "Accordo a scioperare (senza ragionevole causa)". Il Codice Penale del 1889,cosiddetto Codice Zanardelli, nell'intento di proclamare la neutralità dello Stato di fronte alle parti in contrasto, abbandonò ogni forma
di sanzione penale purchè lo sciopero, non venisse attuato con violenza o minacce. L'avvento della Repubblica, nata dalla Resistenza sollecito l'adozione di una nuova disciplina più consona ai nuovi orientamenti democratici e pluralistici presenti nel paese. Il Codice Penale del 1931, cosidetto Codice Rocco, con cui venne sanzionata penalmente ogni attività sindacale. Attraverso una lunga elaborazione si pervenne alla formulazione dell'attuale Art. 40 della Costituzione in cui si sancisce che "il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano". Appare evidente quanto la norma sia frutto di meditazione con lo scopo di rinviare nel tempo la organica definizione della materia.Lo sciopero è considerato uno tra gli strumenti più efficaci e in quanto tale non solo deve essere represso, ma finchè esercitato legittimamente, deve essere tutelato.- Ed è per questo che si deve organizzare il movimento di sfida a questo Governo padronale V.T.
"SONO POVERI DENTRO E STRONZI FUORI"
hi
http://potere-solito.blogspot.com/2011/11/g20-lascesa-dei-brics.html
http://potere-solito.blogspot.com/2011/11/genova-il-rio-ferreggiano-prima-e-dopo.html
Vedo che leggi anche tu l'IINKIESTA, ha delle magnifiche "infografiche", e non solo.
Già che ci siete, date un occhio al libro "luigini contro contadini", e rallegratevi un po'.
Io sono ancora un Contadino.
Saluti a tutti.
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