sabato 24 dicembre 2011

La dinastia De Mita a Montecitorio: arriva Giuseppe, nipote di Ciriaco

Un De Mita di nuovo in Parlamento nella Seconda, anzi forse Terza Repubblica? Dello stesso ceppo di Ciriaco, storico esponente della Democrazia cristiana e della Prima Repubblica? Niente è impossibile, specie in certe famiglie in cui la politica sembra tramandarsi a mo' di dna.
E così a Montecitorio potrebbe arrivare presto Giuseppe De Mita, il nipote di Ciriaco, figlio del fratello.
L'eventuale ritorno della dinastia di Nusco sugli scranni della Camera è legato a un risiko incrociato che coinvolge la Provincia di Caserta e anche la Regione Campania. Ecco qual è il giro. Succede che il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, come annunciato ufficialmente nei giorni scorsi dal leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, potrebbe presto presentare le dimissioni da parlamentare. Il suo posto tocca appunto a Giuseppe De Mita, nipote di cotanto zio Ciriaco. Giuseppe però, da poche settimane, è vicepresidente della giunta regionale, nonch´ assessore regionale al Turismo, della squadra del presidente Pdl della Campania, Stefano Caldoro. Naturalmente, in caso di trasloco a Montecitorio, De Mita andrà sostituito. E ovviamente, considerato che l'Udc è una grande famiglia, il posto dovrebbe andare non solo al partito, ma proprio a un fedelissimo di Zinzi, il quasi dimissionario presidente della Provincia di Caserta che innesca tutto il cambio di caselle. In pole position per la nomina ad assessore, infatti, è Angelo Consoli, che proprio a Zinzi è considerato molto vicino.
Il completamento del risiko però, almeno sul fronte del rimpasto della giunta di Palazzo San Giacomo, non è così automatico. Sembra infatti che prima di decidere comunque cosa fare si preferisca attendere le decisioni della giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera nei confronti del coordinatore campano del Pdl, Nicola Cosentino. La decisione della giunta, qualche giorno fa, è stata rinviata al prossimo 10 gennaio. Insomma, poche settimane e il quadro potrebbe essere completato.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Cercavo l'intervento di Aldo Moro alla camera, prima del suo assasinio.
Non lo ho trovato. Qualcuno può dirmi come fare ?

La storia del deficit italiano ha inizio dalla Democrazia Cristiana e dagli americani.

Aldo Moro come un Giacomo Matteotti.

Anonimo ha detto...

Sono alla ricerca del discorso di Aldo Moro, prima di essere sequestrato ed ucciso.
Il discorso con il quale accussò la Democrazia Cristiana e gli altri del governo di essere dei ladri.
Quando Aldo Moro si propose per una apertura al "Compromesso Storico" pur di fermare la corruzione.

Se ci fosse stato il "Compromesso Storico", Bettino Craxi che con i suoi quattro idioti ladri di PSI condizionarono con il loro 10% la maggioranza del paese (e che diedero a berlusconi la opportunità di rifarsi dal fallimento) sarebbe stato un idiota come Bossi, se berlusconi fosse risultato un fallito e non un mantenuto del Bettino Craxi...
Ma con i se sappiamo non si fa la storia.

Anonimo ha detto...

Se riuscissi a trovare l' ultimo discorso di Aldo Moro alla camera prima di essere sequestrato ed ucciso, potrei mostare come vedo che i DC e gli altri, non volendo mostrare le loro nefandezze di ladrocinio e la loro sudditanza ai servizi segreti americani, lo abbiano ucciso con la partecipazione delle brigate rosse, volgari idioti prezzolati dai servizi segreti americani.

Mr. Tambourine ha detto...

È illuminato-

www.ciclofrenia.it

Anonimo ha detto...

Peccato. Voleva essere una provocazione quei tre commenti di seguito. Desideravo portare ad un confronto sui motivi geopolitici che hanno innescato il grave deficit dell' Italia, e chi è stato a dare inizio. Avrei voluto parlare della inflazione americana esportata su altri "partners" durante il periodo detto "cortina di ferro".
Almeno, come io la vedo ed un confronto con altri che su questo blog sono intervenuti commentando con saccenza a volte offensiva. Tutti figli della cultura PDL di berlusconi, grandi esperti di trasformazioni socio economiche..di chiacchere da "buon venditore" come disse montanelli riferendosi allo stesso berlusconi.
Siamo sempre nella prima repubblica e la seconda non è mai esistita. I ladri e gli impostori della politica italiana invece si sono evoluti geneticamente alla seconda (e terza) generazione in tipi come 'il nipote di Ciriaco De Mita'.

biker ha detto...

la giunta per le autorizazioni a procedere ha rimandato la decisione sull'autorizazione per nicola cosentino, anche per merito dei voti della lega. Che si riempie la bocca di tante belle parole ma alla fine è integrata nel sistema politico come la dc ed il psi di una volta che in questo momento storico si chiamano pdl