mercoledì 7 dicembre 2011

le agendine parlamentari in pelle di pecora ci costano 3 milioni di euro

In tempi di equità e sobrietà, anche per le pecore sono previsti sacrifici. Definitivi, però. L’ordine è pronto, il malloppo pure: 32.500 agende e agendine settimanali, formato scrivania e tascabili, rigorosamente di colore blu con il simbolo “Camera dei deputati” su rivestimento in pelle ovina. A Montecitorio la memoria è corta, troppo breve per ricordare aperitivi e votazioni oppure accendere l’i-Pad regalato a Natale, e dunque spendono 3,015 milioni di euro in tre anni (più Iva) per un mattoncino di carta elegantemente addobbato: pagine speciali e bianche, indirizzi e domicili, rubrica telefonica. Qualche anno fa, l’ex deputato Roberto Poletti (autore del libro Stato pappone) raccontava con disprezzo le abitudini di una casta ancora tollerata. Adesso che Mario Monti presenta il
conto, a Montecitorio fischiettano indifferenti. E una miniera, a ciclo continuo, spala denaro per cartoleria e stampanti, una voce in bilancio che si chiama “forniture”. Il lavoratore rinuncia a un pezzo di pensione, ma il deputato, per carità, mica può servire lo Stato senza un’agendina ottocentesca in pelle ovina? L’amministrazione di Montecitorio è precisa e solerte. C’era un’emergenza e, reattivi, sgomitano per risolverla. L’appalto per il 2012 è andato bene: già consumati, e presto distribuiti, 36 mila esemplari. E però, panico generale, che fare per il 2013, il 2014, il 2015? Lasciare un’eredità ai deputati di prossima legislatura, questa è in scadenza fra 17 mesi, è un dovere morale di Montecitorio. Perché cambiare tradizioni? Perché indugiare e risparmiare 3 milioni di euro?

E allora, spediti, Montecitorio pubblica l’avviso di gara il 18 ottobre, il 2 dicembre si chiudono le iscrizioni, il 12 dicembre si aprono le buste, e poi comincia l’asta al ribasso, nemmeno troppo visti i precedenti. Le “informazioni complementari”, cioè dei severi avvisi per le imprese, dicono che i deputati meritano massima attenzione e massima qualità. Non s’accettano patacche, e neppure copertine sintetiche. Quelle che, insomma, i cittadini comprano in edicola o in libreria. Il deputato può chiedere di più, perché mica deve pagare. I funzionari di Montecitorio fanno selezione e anticipano il giudizio: “In sede di gara dovrà essere presentato un campione di agenda e agendina e la pelle utilizzata, secondo quanto previsto dell’articolo 4, comma 4 del capitolato”. Care pecore , rassegnatevi: non c’è scampo, vi aspettano anni luttuosi. Vi immaginate, voi, care pecore, un deputato in giro per i Palazzi romani con un’agendina senza la vostra pelle. Quella ovina che l’arabo arrotola per i tappeti e cuce col cotone? Certo, ai deputati spettano (soltanto) 3 mila esemplari, 4 a testa, 3 grandi, 1 piccino.
Un mucchio di 30 mila agende e agendine, settimanali e semestrali, finiscono un po’ di qua e un po’ di là. Anche in vetrina, in vendita a chi? Boh. Spesso si offrono ai giornalisti, ai dirigenti, ai partiti. Sono riserve di carta per carestia. Non sia mai che l’i-Pad s’impalla. Il problema è che un’agenda, purtroppo anche per i deputati, può durare al massimo un anno, poi si butta. Oppure ignoriamo che a Montecitorio siano talmente parsimoniosi da usare le agende del 2010 per il 2011Forse, per un errore di date, non seguono il passo dei tempi.
Da Il Fatto Quotidiano del 07/12/2011.
diksa53a.blogspot.com

10 commenti:

Mr. Tambourine ha detto...

Le voleva Berlusconi solo per il tipo di materiale in cui sono fatte.

www.ciclofrenia.it

Nattyssima ha detto...

gliele ficcherei in quel posto 'ste belle agendine a sti porci....... e Buon Natale!

michelelan ha detto...

io le farei in pelle di politico...

Unknown ha detto...

ne voglio una in pelle di politico,grazie

Claudio Milazzo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Claudio Milazzo ha detto...

ragazzi le agende servono! Se no come fanno ad appuntarsi gli impegni di lavoro: "palestra, brunch, aperitivo, pausa pranzo, pranzo, caffè, ammazza caffè, mancano 10 minuti...mò me ne vado!... cena con un bel mignottone o eventualmente con la moglie, trans per dessert...ah finalmente posso andare a dormire... un'altra giornataccia è passata!"

Unknown ha detto...

ah hanno pure le agende in pelle di italiani (perche gli italiani sono delle pecore)

hebmuller ha detto...

..io gliele darei con la pelle delle loro palle...

mel ha detto...

ma su dai che sono queste storie perchè privarli di cotanto vezzo.. tanto i soldi ci sono..gliele pagheremo noi le pecorine..con l'ici..imu...e un pò di altre tasse....e andando in pensione un pò più tardi..ekkekazzo!

Dante ha detto...

Siamo alle solite. Bau, bau, bau ma al momento di agire niente. E' un problema che esiste da sempre: I nostri cialtroni, chiamati politici ed osannati dalla maggior parte degli italiani spendono ogni anno, per le agendine, la somma degli stipendi annuali di 4 governatori USA + 28.000 euro. Gli islandesi ridotti alla fame si sono rifiutati,TUTTI, di pagare debiti contratti da delinquenti senza scrupoli. Pensate che in Italia sia possibile una cosa del genere, manco a parlarne e allora basta a sbraitare e tenetevi quello che avete.