giovedì 22 dicembre 2011

Livellamento stipendi deputati a media europea: ci stanno preparando il "pacco" di Natale. Aumenti in vista per i poveri deputati

Già precedentemente abbiamo trattato dei parametri attraverso i quali verranno livellati gli stipendi parlamentari italiani alla media europea (http://isegretidellacasta.blogspot.com/2011/12/la-truffa-dellequiparazione-europea.html). In questo modo tra poche settimane scopriremo che i nostri deputati sono poveri rispetto ai colleghi europei, e che sarebbe necessario aumentargli lo stipendio.

I primi dati sembrano confermare l'andazzo.

A breve sarà pronto il rapporto su vitalizi, indennità e stipendi di parlamentari e alti dirigenti della pubblica amministrazione, per operare il tanto invocato taglio ai costi della politica, e quindi a stipendi e vitalizi. Ad annunciarlo è stato oggi il presidente dell'Istat Enrico Giovannini, a capo anche della commissione sul livellamento retributivo Italia-Europa. 
La commissione dovrà stilare un raffronto tra le retribuzioni dei politici e dei vertici della Pa, delle agenzie e degli enti, rispetto a ruoli equivalenti nei sei principali Stati dell'Area Euro quali Germania, Francia, Spagna, Paesi Bassi, Belgio e Austria. «Contrariamente a quanto qualcuno ha detto non abbiamo lavorato solo durante le riunioni plenarie ma durante tutti questi mesi - ha dichiarato Giovannini - la materia è estremamente complessa anche perchè le situazioni istituzionali sono molto diverse tra i vari Paesi. Faccio solo un esempio: il Senato. In Italia è eletto, mentre in alcuni Paesi è una Camera alta cioè i senatori sono rappresentanti di altri organismi. Quindi, ad esempio, l'indennità di un senatore tedesco si aggiunge a quella che riceve in quanto rappresentante del consiglio regionale (lander), per questo risulta inferiore rispetto a quella dei senatori italiani».

6 commenti:

Vitellozzo Silverdeschi Vantelli della Calastorta ha detto...

Interessante che contestualmente non ci sia una misurazione di quanto lavorino i diversi parlamenti. Inoltre c'e' il discorso del costo della vita. Vivere a Londra ed il costo dei servizi e dei collaboratoiri in Gran Bretagna non e' come vivere a Roma.

Stefano ha detto...

Quindi un deputato/senatore che fa il doppio lavoro non dovrebbe avere un adeguamento del suo stipendio visto che prende già uno stipendio e non dedica l'intera giornata alle problematiche del paese?

bambata ha detto...

La commissione affari costituzionali aveva bloccato il decreto del governo che impegnava il parlamento a tagliare drasticamente le retribuzioni per difetto di costituzionalità.
Ebbene la costituzione recita all'Art. 36.
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.

Poichè la qualità dell'attuale parlamento è prossima allo zero la conseguenza dovrebbe essere l'adeguamento della retribuzione dei parlamentari ai livelli più bassi.

La mia opinione è da sempre che un parlamentare dovrebbe avere 3000€ al mese, un compenso piu che dignitoso, più vicino al concetto di politica come servizio e non come affare.

Il criterio di adeguare la retribuzione a quella degli altri paesi non ha senzo logico. I parlamentari sono l'unica categoria che si fissa lo stipendio essa stessa. Così facendo si rincorrerebbero le rispettive retribuzioni in una spirale crescente senza fine.

Perchè allora non si usa lo stessso criterio per adeguare gli stipendi degli operai dei contratti collettivi a quelli della Germania? perchè non adeguare l'assistenza sociale con questo criterio?

No al criterio di adeguamento al livello degli altri paesi.

SunTura ha detto...

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TeoMan ha detto...

Un tempo si diceva che la matematica non e' un opinione...
Forse e' vero, ma l'economia non e' altro che un opinione.
Ti rigirano le cifre come vogliono, sono dei furbi tra i furbi.

Mr. Tambourine ha detto...

È sacrosanto.

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