venerdì 27 gennaio 2012

Concorsi fantasma a 850 disoccupati per farsi eleggere alla regione Calabria

Ci sono le clientele e c'è chi sta più avanti... o più in basso se volete.
Come Antonio Rappoccio,  diventato consigliere regionale della Calabria grazie ai voti di 850 disoccupati. Tutti raggirati approfittando della loro disperazione.
Questa è la contestazione con cui il gup di reggio calabria Silvana Grasso ha rinviato il consigliere a giudizio il prossimo 29 marzo per scambio elettorale.
Ma la truffa è di quelle certamente complesse e fantasiose:
prima delle ultime elezioni regionali, infatti, Rappoccio ha messo in piedi una serie di "concorsi fantasma" che dovevano rappresentare il canale attraverso il quale le persone coinvolte venivano assunte in cooperative che si occupavano di fotovoltaico. In cambio ovviamente del sostegno  per le regionali.
L'Alicante, la Sud Energia e la Iride Solare sono i nomi di alcune delle cooperative utilizzate per simulare i fantomatici progetti occupazionali.
Oltre al danno la beffa: prima delle elezioni  si sono svolte anche le prove scritte dei concorsi fantasma! Poi il voto con le preferenze puntualmente raccolte e il trionfale accesso all'aula consiliare...
Per gli orali invece gli 850 giovani stanno ancora aspettando... Alla fine l'unico posto di lavoro creato da Rappoccio è stato il suo. Nel consiglio regionale della Calabria a oltre 11.000 euro al mese!

7 commenti:

rico ha detto...

Lo dico e lo ripeto: democrazia diretta mediante lotteria.
Una bella estrazione a sorte per le cariche pubbliche, et voilà: niente più corruzione, voto di scambio, campagne elettorali dispendiose.
Pensate veramente che un eletto a caso sia peggiore di un Rappoccio qualunque?

Mr. Tambourine ha detto...

Voleva vedere se avevano l-X factor.

www.ciclofrenia.it

Raider1 ha detto...

Siamo sempre alle solite....è inutile incolpare solo il politico furbone di turno...i veri complici del sistema sono i cittadini stessi.Votando qualcuno per avere in cambio un posto di lavoro commettono un reato,chiamato VOTO DI SCAMBIO.Ora però non mi venite a dire che cmq i disoccupati sono disperati e che poverini devono cmq andare avanti...quanta gente dice no a questo sistema?Il lavoro E' UN DIRITTO DI TUTTI,non il premio per essere stati fedeli o buoni con il politicante di turno...CERCHIAMO DI USCIRE DAL FEUDALESIMO CHE HA DISRTRUTTO PER DECENNI L'ECONOMIA E LE SPERANZE DI UN POPOLO INTERO.

cab ha detto...

Condivido quanto dici rico, ma sono certo che troverebbero il modo di truccare la lotteria.
A Raider1 dico: probabilmente tu hai un buon posto di lavoro ed uno stipendio da spendere in pizzeria con gli amici, sai invece quanti hanno una famiglia o vorrebbero costruirsene una e non hanno il modo di farlo perché non riescono a trovare uno straccio di lavoro? Magari dopo aver sbattuto la testa dappertutto ed aver visto passare tanti raccomandati avanti?

luca ha detto...

Ma chi se ne frega!
Basta con la politica e i capri espiatori.
Siete solo degli ipocriti perché perdete tempo a condannare persone carrieriste e poi vorreste esserci voi al loro posto per 11 mila euro al mese!
Ma chi se ne frega di 11 mila euro! Una volta che abbiamo cibo e un tetto sulla testa, per campare senza consumare cose inutili ne bastano 1000 di euro.
Ma voi volete consumare ed acquistare tutte le cazzate che il mercato vi propina, così potrete sentirvi fighi al giudizio altrui. É per questo che il mondo fa abbastanza schifo, perché la gente come voi non è affatto diversa dai politici che contesta. I politici sono solo il riflesso del vuoto culturale che vi caratterizza

luca ha detto...

Ma finiamola con questi luoghi comuni.
È aprite gli occhi e guardate la la realtà
Ma ci pare che la gente in Italia muoia di fame? Forse uno su 1000
Tutto gli altri vanno in piazza a manifestare per stipendi e lavoro e in tasca hanno uno smartphone.
La gente non arriva a fine mese non perché c'è la crisi, ma perché vuole uno stile di vita consumistico e compra una marea di cazzate inutili. La gente è infelice quando non può andare in vacanza o quando non può permettersi uno smartphone! Ma questa vi pare crisi?
Pensate cosa fareste se arrivasse una carestia pestilenziale tipo quella del dopoguerra e piantarla di lamentarsi ed invidiare i politici perché hanno più soldi da spendere

luca ha detto...

Il lavoro non è un diritto, é una condanna!
Ma provate a ragionare cristo santo.
Come può essere un diritto un qualcosa che se si avessero molti soldi non si farebbe, come può essere un diritto un qualcosa che si è obbligati a fare in questo sistema malato?
Non esiste alcun diritto in natura. L'uomo ha inventato il concetto di lavoro retribuito.
Secondo voi i nostri antenati nelle caverne avevano la fissa del lavoro e della disoccupazione oppure pensavano a nutrirsi e sopravvivere???
Sono queste le cose che contano, nutrirsi e sopravvivere.
Solo 60 anni da c'era la seconda guerra mondiale.
Poi ci sono stati 50 anni di opulenza ma è un caso. Non è un diritto che le cose vadano sempre così.
Adesso tocca alla Cina farci il mazzo, poi anche lei diverrà opulenta, quando raggiungerà benessere diffuso, aumenteranno i suicidi come qui in Europa perché il benessere non genera felicità ma pigrizia e depressione. Poi magari toccherà all'Africa. Noi abbiamo già avuto i tempi d'oro e se ne sono andati.
Non possiamo certo competere con paesi come la Cina senza diritti dove proprio perché i diritti non ci solo si lavora 20 ore al giorno e quindi la competitività non è paragonabile alla nostra di rammolliti.
Qui c'è la meniamo per l'articolo 18 e 40 ore a settimana.
Lasciare perdere la politica, pensate a mangiare, sopravvivere e godere di piccole cose, basta soldi e benessere, reality show, gossip e cazzate.
È che ppalle!