domenica 29 gennaio 2012

Il papà del viceministro sfigato Martone andò da Dell'Utri: "aiutami a sistemare mio figlio"


L'amico del padre dell'attuale viceministro (quello degli 'sfigati') andò dal potente senatore del Pdl per far sistemare il giovane. Lo ha detto, a verbale, Arcangelo Martino, imprenditore al centro dell'inchiesta sulla P3. «Mi sono ricordato che Martone sosteneva che attraverso il partito voleva dare una risposta lavorativa al figlio». Arcangelo Martino ha uno stile spiccio, spesso approssimativo. Del figlio di Martone dice che «fa il commercialista, una cosa del genere».

L'imprenditore è considerato uno dei pilastri della P3, la cricca che interveniva per pilotare le cause in Cassazione e in molti tribunali. Ma durante l'interrogatorio in carcere davanti ai pm romani ricostruisce in modo netto il principale interesse di Antonio Martone, all'epoca potente avvocato generale della Cassazione: sistemare il figlio, ossia Michel il giovane enfant prodige del governo Monti, pronto ad attaccare gli studenti fuori corso e le lauree tardive.



Il suo curriculum di professore ordinario a soli 29 anni era anche - stando ai verbali - nelle mani degli uomini della P3. Martino dichiara che assieme a Pasqualino Lombardi, l'altro protagonista dell'inchiesta P3, si sarebbero presentati a Marcello Dell'Utri chiedendo di intervenire in favore del ragazzo. Sarebbe stato Lombardi a sollecitare la raccomandazione, accompagnata dalla lista dei meriti accademici del giovane al senatore del Pdl. Ottenendo una risposta vaga: «Va be' vediamo».

Tanta premura per il rampollo non nasceva da una solidarietà amicale. L'interesse della P3 era chiaro: volevano che il padre intervenisse per sistemare la causa sul Lodo Mondadori, ossia il processo contro l'azienda di Silvio Berlusconi a cui era contestata un'evasione fiscale da circa 300 milioni, e sollecitasse un voto positivo della Consulta sul Lodo Alfano che garantiva l'immunità al premier. Due questioni strategiche per il Cavaliere che Pasqualino Lombardi e i suoi sodali volevano mettere a posto grazie all'aiuto di Martone, come spiegano ai magistrati.

Antonio Martone ha dichiarato di non avere mai chiesto raccomandazioni per il figlio. L'uomo ha lasciato la suprema corte dopo la diffusione delle intercettazioni su sui contatti con gli emissari della P3. Nunzia De Girolamo, parlamentare pdl, ha descritto la presenza dell'avvocato generale ai pranzi da Tullio dove ogni settimana Lombardi riuniva i suoi compagni di merende. «Ricordo che erano presenti il sottosegretario Caliendo e diversi magistrati. Tra loro Martone, Angelo Gargani e un magistrato del Tribunale dei ministri». Il geometra irpino Lombardi si mostra capace di grandi persuasioni, come ricostruisce la De Girolamo: «Ricordo anche che Martone diceva di volere andare via dalla Cassazione e che Lombardi non era d'accordo e cercava di convincerlo a restare. Diceva che stava bene lì, che era un punto di riferimento lì. Martone insisteva dicendo che voleva fare altre esperienze e che preferiva andare da Brunetta».

Proprio da Brunetta era poi venuto il primo incarico di consulente da 40 mila euro l'anno per Michel Martone, mentre al padre andavano ruoli direttivi. Ma Lombardi e Martino si impegnavano per trovare «attraverso il partito una risposta lavorativa» migliore per il professore in erba. Che due anni esatti dopo l'incontro tra Lombardi e Dell'Utri per trovargli un posto «attraverso il partito» è arrivato al governo Monti.

Gianluca Di Feo

11 commenti:

laura ha detto...

Solo due parole: che schifo!!!!

Anonimo ha detto...

pezzi di merdaQ

francesco ha detto...

I tecnici so peggio dei politici...oppure questi sono solo tecnicamente politici?

EveyLu ha detto...

se è tutto vero, è una schifezza!

Alessandro ha detto...

Premetto che non condivido il modus dell'affermazione di Martone, ma il modo in cui è scritto questo articolo è pesantemente fazioso: utilizza un lessico volutamente aizzante (il potente qui, il potente là) e dà definizioni approssimative o errate (il Lodo Mondadori non è un processo per evasione fiscale, quella che fa tanto arrabbiare, bensì per corruzione a danno di Carlo De Benedetti per l'acquisto della Mondadori).
Un monito, non credete ai giornalisti come se colassero la verità assoluta, compreso l'autore di questo blog. Ognuno racconta la sua verità... voi informatevi da tante fonti e fatevi la vostra idea..

Cercate, per favore, di non ricoprire il solito ruolo di quell Italietta che è indulgente con gli incapaci e bacchettona al minimo errore dei talenti...

Mr. Tambourine ha detto...

Che sfigato.

www.ciclofrenia.it

Budunicu ha detto...

E si permette di parlare. Ecco il suo concocorso: otto candidati, sei si ritirano prima degli esami (perchè'), l ultimo contendente ha un altro posto di lavoro e lui VINCE il concorso (restando da solo). Minchia, che bravura!

Lucy ha detto...

chi copia chi? quest'articolo è preso dall'espresso pari pari e non viene neanche citato come fonte...
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/martone-lincontro-con-dellutri/2172892

Franco Sarbia ha detto...

Le sfigate e gli sfigati, le precarie ed i precari dell'Italia peggiore, ultraventottenni, ringraziano Michel Martone, fortunatissimo e raccomandatissimo allievo di Brunetta, figlio di avvocato di Cassazione, professore di ruolo a 29 anni, secondo classificato su due concorrenti. Siamo sicuri che uno stronzo così, incapace di rispetto per la stragrande maggioranza dei giovani, possa rappresentare i loro interessi e addirittura dirigere la ricostruzione del loro futuro? Se no che ci sta a fare al Governo? Martone, cosa fai lì? Scendi a terra, cazzo! http://www.youtube.com/​watch?v=rLnRIxziI04

Claudia ha detto...

Spidertruman grazie per la divulgazione, ma le fonti vanno citate. Martone froda il posto di qualcuno più meritevole di lui, tu frodi il giornalista dell'Espresso? Naaaaaaaa : )

giacomop ha detto...

certo, sempre meglio credere a un imprenditore in carcere da luglio (l'Unità) che a un giovane prof. Meglio credere a un imprenditore in carcere, così informato sui fatti, da definire Martone "un commercialista, qualcosa del genere"..
Vi invito anche ad andare sul sito del miur reclutamento a proposito del concorso da ordinario (http://reclutamento.murst.it/idonei.html) e i fatti che scrive martone sul suo blog sono veri(http://www.michelmartone.org/una-precisazione-sul-concorso-da-ordinario-del-prof-michel-martone-746.html) e cioè i candidati che si sono ritirati dal concorso, lo hanno fatto (ad eccezione di uno solo), perché avevano vinto GIA' VINTO IL CONCORSO altrove!! Le date di vincita del concorso sono: MARAZZA 03/03/2004
SCARPELLI 14/10/2002
DE SIMONE 22/10/2002
SANTUCCI 06/12/2002
SCARPONI 10/02/2003