sabato 28 gennaio 2012

Il vicepresidente del Senato attacca gli accertamenti antimafia della Prefettura per difendere il cugino Sindaco

Un vicepresidente del Senato che attacca i giornalisti e un prefetto per iniziative di vigilanza antimafia non dovrebbe essere troppo normale. Ancor meno normale se tutto è finalizzato a difendere un proprio parente. Se non altro per ragioni di opportunità istituzionale.
E però non sembrano esserci queste preoccupazioni per il vicepresidente Domenico Nania che ha scritto una durissima interrogazione al ministro dell'Interno sul comportamento del prefetto Alecci, reo di aver chiesto verifiche sull'attività amministrativa del comune di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina).
In particolare in merito a possibili condizionamenti della criminalità organizzata nella costruzione di un grosso Parco commerciale. Che è stato localizzato in un'area in cui ci sono diversi terreni per le quali due associazioni antimafia, "Rita Atria" e "città aperta", hanno presentato denuncia sul pericolo che corrispondessero a proprietà mafiose.
Il conflitto di interessi clamoroso è determinato dal fatto che ad amministrare il Comune di Barcellona c'è il cugino Sindaco Candeloro Nania!
Ma è tutta l'interrogazione ad avere toni cupi e difficilmente accettabile, specie perchè cita più volte con grande acredine il giornalista Antonio Mazzeo, le cui inchieste sono state uno dei punti di svolta per l'iniziativa della Prefettura.
Come se un vicepresidente del Senato possa ignorare che gli attacchi personali di un'alta carica Istituzionale a un giornalista per il suo lavoro sono quantomeno fuori luogo, ma soprattutto è pericoloso in questi casi isolare chi dimostra di essere in prima fila nell'osteggiare interessi criminali sul territorio!

1 commento:

Mr. Tambourine ha detto...

Come la pubblicità della Sector: NO LIMITS.
Allo schifo.

www.ciclofrenia.it