giovedì 9 febbraio 2012

Berlusconi processato per l'uso illegale di un'intercettazione di Fassino

Fassino e Consorte
Sembra quasi la legge del taglione: Berlusconi che ha sempre denunciato un uso a suo dire invasivo e illegittimo delle intercettazioni contro di lui, comincerà un processo il 15 marzo che lo vede imputato proprio per l'utilizzo illegale di un'intercettazione telefonica.
E' la famosa intercettazione in cui l'ex leader dei ds Fassino parla con il presidente di Unipol Consorte in merito alla scalata alla bnl e dichiara: "Allora abbiamo una banca!?"
A Berlusconi l'interccettazione fu consegnata durante una cena da Roberto Raffaelli, titolare della Rcs, che aveva l'appalto delle intercettazioni dalla Procura.
E il giorno dopo comparve sulla prima pagina del Giornale scatenando un putiferio. L'intercettazione in sè non aveva vero interesse legale ed era stata scartata dalla Procura che indagava sulla scalata alla BNL, ma era di sicuro effetto politico prima delle elezioni, perchè rivelava indiscutibili ambiguità nel rapporto tra politica e poteri economici anche in casa Pd.
Il problema però è che naturalmente la società che tecnicamente esegue le intercettazioni per conto della Procura non può disporne a suo piacimento senza autorizzazione stessa, se la telefonata non viene inserita nel faldone di indagine. E quella telefonata non poteva perciò essere né diffusa né tantomeno pubblicata. Insomma, chi la fà... l'aspetti!?

1 commento:

Mr. Tambourine ha detto...

Le vogliono limitare quando fa comodo a loro, 'sti stronzi.

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