sabato 4 febbraio 2012

Il ministro Di Paola: dal conflitto militare a quello d'interessi

Il suo conflitto di ruoli è tanto più clamoroso ed evidente quanto rimosso dai media. Il generale di Paola, nuovo ministro della difesa, è anche il generale NATO che nel 2002 prese l'impegno per l'acquisto dei 131 cacciabombardieri F35 che oggi sta chiudendo nelle vesti di ministro!
Fu infatti proprio Di Paola che in quell'anno firmò il protocollo d'intesa sui velivoli.
Con un impegno di spesa di oltre 16 miliardi di euro (più di 30.000 miliardi di vecchie lire) che come un pesantissimo mutuo impegna le finanziarie dei prossimi 14 anni. Niente male in un momento di crisi! Praticamente almeno un terzo della durissima finanziaria fatta quest'anno da Monti.
Inizialmente sembrava che l'ingente spesa militare fosse rimessa in discussione, sia per l'enorme impatto economico, sia per la sua necessità a un paese che teoricamente, per la sua casta costituzionale, "ripudia la guerra". Ma alla fine il neo-ministro ha mantenuto l'impegno... con se stesso: "sbagliato cambiare idea" ha chiosato.
Intanto l'Italia ha rifinanziato le cosiddette missioni all'estero (tipo la guerra in Afghanistan) per 1432 milioni nel 2012. Una cifra astronomica, ma perfino ridotta rispetto a quella dei cacciabombardieri .Che sono della generazione più feroce per le operazioni d'attacco, armati anche con ordigni nucleari (per quanto gli stessi americani dubitano della loro efficenza tecnologica). Ma a cosa servono? E' solo business o evidentemente si stanno preparando nuove guerre?
Secondo quell'interpretazione sempre più beffarda della Costituzione che sulla carta ripudia la guerra, tranne quella difensiva. Salvo ritenere, come ha spiegato il generale Camporini, che "difendere gli interessi di aziende italiane come l'ENI in Libia, significa difendere l'Italia" et voila il gioco è fatto.
Del resto è anche la prima volta che un generale della NATO fa il ministro della difesa in Italia, per altro in un governo "tecnico" e senza quindi esser passato per la prova elettorale. Una condizione che fa molto pensare sulla sovranità reale nella politica estera...



2 commenti:

Unknown ha detto...

Prego i più giovani di fare ricerche su Antelope Kobbler ovverossia lo scandalo Loocked.Comprenderanno che "mutatis mutandis" la storia,maestra di vita(?) si ripete immutabilmente con una coazione a ripetere da parte delle classi(?)digerenti(sic)degna di miglior causa.Ancora prima segnalo lo scandalo delle banane (Trabucchi)e lo scandalo Italcasse è sempre stato così.Purtroppo"non cives sumus sed subiectos alicuis imperio".

Mr. Tambourine ha detto...

Un grande classico, ormai.

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