"E' una vicenda non grave, ma gravissima e per noi terribile. In lui
abbiamo posto fiducia piena e lui ne ha approfittato per rubare. Si
presentava come uno scout, austero, inflessibile, severo". Francesco
Rutelli, ospite di "In mezz'ora", su Raitre, torna a dare sfogo alla
rabbia dopo l'inchiesta che ha coinvolto Lusi, l'ex tesoriere della Margherita.
Litigando anche con la giornalista. Dopo dieci minuti di intervista
l'ex ministro sbotta: "Mi faccia anche dire 'Mo' bastà. Ho chiarito
ogni cifra, non ho preso un euro, che devo dire di più?". La
giornalista chiede più volte a Rutelli di chiarire le notizie riportate
dall'Espresso, e il leader dell'Api replica: "Mi scusi, ma
lei ancora insiste? Ho già querelato l'Espresso, devo querelare anche
lei? Ancora mi rompete le palle con questa storia". Stizzita la
risposta dell'Annunziata: "Non mi tratti come una deficiente. Sto
insistendo perchè credo che sia utile mettere in chiaro alcuni
elementi".
"Lusi
era un giudice onorario riconosciuto dal Csm. Negli anni 2001-2006
quando sono arrivati più soldi alla Margherita, che prendeva milioni di
voti, Lusi non era neanche parlamentare - proseguito Rutelli -. Ci ha fregato e siamo
furenti perchè la nostra buona fede è stata tradita. E ci ha anche
diffamati, ne risponderà in sede penale e civile. Non voglio più parlare
di questa persona". Quella stessa persona che avrebbe versato alle casse della fondazione di cui il leader di Api è
presidente 866mila euro tra 2008 e 2001. Ricostruzioni che a Rutelli non
sono piaciute al punto da annunciare querele contro i due giornalisti
autori dell'articolo pubblicato dal settimanale. Immediata la replica
del cdr dell'Espresso: "E' gravissimo che Rutelli abbia
presentato nei giorni scorsi alla magistratura un esposto nel quale
lascia intendere che "L'Espresso" e altri giornali partecipino a
"un'azione di depistaggio e inquinamento dell'indagine" che la procura
di Roma sta conducendo nei contronti di Lusi. Un atto di intimidazione
contro i giornalisti inaccettabile, con il chiaro intento di
condizionare e frenare il lavoro della libera stampa sullo scandalo
Lusi-Margherita". Rutelli, però, insiste. "Non ho preso fondi, mai. Nemmeno un centesimo. Ho querelato L'Espresso
perchè ha scritto falsità. Io ho avuto un centesimo? No. Io i denari li
ho dati. Da questa vicenda noi arriveremo alla giustizia e alla
restituzione di tutti i soldi rubati. E noi li restituiremo ai
cittadini. Ora parliamo di politica e i ladri mandiamoli dove devono
andare. Adesso basta". Ed ancora: "Da parte Lusi c'è un tentativo di
intimidazione nei confronti degli ex colleghi di partito, un "tentativo
cui si presta anche una parte della stampa". "Nei prossimi giorni
- continua Rutelli - dirò in che modo raccoglierò le idee dei cittadini
per distribuire questi soldi rubati". Un'idea potrebbe essere quella di
"creare nella villa di Genzano (sequestrata a Lusi, ndr) una casa famiglia". Di
dimissioni dall'Api neanche a parlarne. "se avessi detto cose false,
sarei una persona disonesta ma ho detto cose vere. Quanti dovrebbero
dimettersi in un paese dove tanti giornalisti scrivono fregnacce e poi
passa tutto in cavalleria? in un momento di antipolitica questo può
funzionare ma alla fine l'onestà vince e da questa storia dolorosissima
ne usciremo a testa alta".
1 commento:
Un'altro che per decenni ha vissuto a nostre spese e che preso con le mani nella marmellata strilla,come i bambini,per farsi,pure,ragione.Buttandosi in politica lui e tanti altri ladri e furbacchioni hanno felicenente"satrapeggiato" e votano le leggi di riforma dei lavoratori(da 1200 a 1500 al mese) e dei pensionati (da 500 a 1000 al mese)gentaglia senza vergogna e senza dignità.
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