mercoledì 21 marzo 2012

Mi manda Ignazio, mio fratello

Se cresci in una famiglia di "camerati" potenti come i La Russa, puoi permetterti di scalare i gradini della casta a poco a poco e arrivare molto in alto - prima consigliere comunale, poi parlamentare euroepo - per quanto il tuo titolo di studio sia poca roba, davvero poca roba: la maturità classica. Sessant'anni, una lunga militanza nei movimenti giovanili del Msi, un debole per le risse, un "cuore generoso", come dicono gli amici, Romano La Russa sembra aver avuto parecchio in cambio da una vita vissuta all'ombra dei fratelli avvocati, e soprattutto di Ignazio, il suo potentissimo sponsor politico. Un uomo fortunato, La Russa, verrebbe da dire, e berlusconiano. Finché, da assessore regionale in Lombardia, all''Industria e alla Protezione civile, non è rimasto invischiato in questa brutta vicenda di mazzette. Finanziamento illecito ai partiti è l'accusa. Lui si difende dicendo che questa storia dei diecimila euro è ridicola. A noi pare che, nel corso della sua vita, Romano La Russa abbia preso molto di più. E forse è arrivato il momento di fare i conti. 

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