sabato 10 marzo 2012

per l'onorevole, il mutuo a tassi straordinari.


"Quello per i senatori è il top del top, ha un tasso variabile dell'1,57%. E' una pacchia". A parlare è un impiegato della filiale BNL dentro a Palazzo Madama. L'onorevole era entrato in banca per chiedere un mutuo per l'acquisto di una casa. "E' una pacchia di cui possono beneficiare anche altre persone - gli ha
detto il dipendente Bnl - ma ci deve stare sempre un senatore dietro". Il video è stato trasmesso ieri sera da Piazzapulita su La7.

Guarda il video trasmesso da La7


Sul testo della convenzione è scritto chiaramente: "Condizioni particolari per senatori in carica, cessati dal mandato, gruppi parlamentari, dipendenti in servizio o in quiescenza". Quell'aggettivo - "particolari" - è la chiave di tutto. Spiega i tassi agevolati di cui può usufruire chi ha la fortuna di avere un conto alla Bnl di Palazzo Madama. Spiega le condizioni di favore di cui si gode anche al Banco di Napoli della Camera, dove il massimo scoperto va (secondo i racconti dei correntisti) dai 12 ai 20mila euro. Spiega perché - con una telecamera nascosta - l'onorevole Barbato sia riuscito a dimostrare a Piazzapulita quanto sia più conveniente - per chi gira in Parlamento - avere un prestito in banca. "Il tasso presentato al deputato era sbagliato - precisa Bnl - nessun mutuo è stato mai acceso a quelle condizioni". Repubblica è però riuscita a vedere l'accordo (sebbene considerato "privato" dagli uffici del Senato e della banca) e a verificare che i tassi applicati sono, oltre che particolari, decisamente vantaggiosi.

I MUTUI
Partiamo dai mutui a tasso fisso a 10 anni: con un tasso irs del 2,25% (è quello fissato a livello internazionale, pagato dalla banca) la maggiorazione è dello 0,70. Sul mercato, il più favorevole ha una maggiorazione del 3,10. A 20 anni, mentre a Palazzo Madama bisogna aggiungere al tasso irs lo 0,85%, un cittadino qualsiasi aggiunge almeno il 3,20. A 30 anni, solo l'1,30 per un senatore o un commesso, il 3,40 per chi non gode di convenzioni. Sui variabili, considerando l'euribor a 6 mesi, la maggiorazione accordata dalla banca del Senato è dello 0,70% a 10 anni, dello 0,75 a 15, dello 0,85 a 20, dell'1,10 a 25, contro condizioni di mercato (le migliori) che vedono una differenza di quasi un punto e mezzo, dal 2,50 al 3%.

L'ISTRUTTORIA
Meglio ancora i costi della pratica: 150 euro (su mutui on line se ne trovano da 600 a 2.500 euro). "Eppure - assicura Bnl - negli ultimi tre anni i senatori che hanno acceso mutui si contano sulle dita di una mano. I dipendenti sono stati solo 27. C'è stato un momento in cui un'altra convenzione, per la pubblica amministrazione, era più conveniente".

LE CONVENZIONI
Di accordi privilegiati ce ne sono stati, ad esempio per enti di previdenza, ma - spiegano alcuni bancari - sono accordi commerciali: l'istituto offre un pacchetto di servizi, guadagna su una cosa, magari perde un po' su un'altra, ma ad accendere un mutuo a persone con stipendi alti e sicuri (come avviene in Parlamento) si rischia meno. Semmai, mormora qualcuno, "da cittadino trovo sconveniente che un'istituzione imponga una gara al ribasso. Che dicano invece: vogliamo pagare come tutti gli altri". "Tra poco ci sarà la nuova gara - spiega il questore pd di Palazzo Madama Benedetto Adragna - potremmo perfino strappare regole più vantaggiose. Deve però essere chiaro che il Senato non sborsa un euro per questo. La banca offre condizioni vantaggiose per fornire il servizio, non c'è un costo che ricade sui cittadini". Tra l'altro, di quei privilegi godono anche i giornalisti parlamentari che aprono un conto lì.

LA CAMERA
Ammette, Adragna, che quei tassi sono privilegiati. Il suo collega questore della Camera, l'onorevole Albonetti, dice invece che al Banco di Napoli "sono più in linea col mercato". E addirittura "rivisti al rialzo dopo la crisi". Sarà, ma due anni fa un deputato - lo rivela lui stesso - ha avuto un mutuo variabile a dieci anni con un tasso maggiorato dello 0,65% più l'euribor a un mese. A Montecitorio la convenzione è nascosta meglio: è un'intesa privata, "è il mercato bellezza". Alle istituzioni, però, si può chiedere trasparenza anche su questo. Accordi e convenzioni sui siti, ad esempio. Basta un clic.


Annalisa Cuzzocrea

3 commenti:

White ha detto...

Anche molti dipendenti della pubblica amministrazione possono acquistare immobili ad un prezzo che i comuni mortali possono solo sognare, e possono stipulare mutui con l'Ente a cui appartengono a tassi molto favorevoli! Tanto pagano i correntisti/contribuenti al posto loro!!

libero di pensare a modo mio ha detto...

Banca Etica...è ora di cambiare registro

Unknown ha detto...

In Italia fare il parlamentare era risaputo che vi erano dei privileggi; ma, leggere oggi che essere onorevole della nostra Repubblica vi sono dei tassi straordinari per accedere ad un mutuo presso le figliali del senato e della camera BNL o Banco di Napoli al tasso dello 1.75% e solo una vergogna.Gredo che ci siano all'interno dei due rami del parlamento dei SIGNORI e non degli onorevoli che si vergognino e che abbiano il coraggio civile e morale di porre fine una volta per sempre a tutti questi continui scempi che ogni giorno si leggono. In questo nostro e vostro paese c'è gente che non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena, ed i giovani soprattutto i laureati ed i diplomati non solo non trovano un lavoro, ma addirittura gli avete fatto perdere l'illusione di un eventuale pubblico concorso che ieri c'era ed oggi è tutto precario.Ovvio che il mutuo a tasso agevolato va dato ai parlamentari in carica ed anche agli ex. Purtroppo di questo passo questo paese (ITALIA) non crescerà mai. Da una parte i ricchi saranno sempre più ricchi ed il ceto medio alto sempre più povero. Per non parlare dei poveri poveri.Mentre le (CASTE)ruotano nel parlamento in primis e nelle più alte cariche dello Stato con stipendi da capogiro. Scambiandosi ruoli e funzioni fingendo di cambiare per non cambiare niente.