La Pivetti indignata contro il taglio dei benefit: "Farò ricorso"

Quando non era più presidente della Camera, Irene Pivetti pensò bene di darsi alla televisione. Il talk show che presentava aveva un nome pretenzioso: "Liberi tutti" e andò in onda su Rete4 per qualche puntata. E prima ancora la Pivetti aveva condotto uno show dedicato alla chirurgia estetica, "Bisturi". Infine, approdò a "Ballando con le stelle", in veste di concorrente. Bene. Nel corso della sua sfolgorante carriere televisiva, l'ex presidente, ormai showgirl a tutti gli effetti, ha continuato a beneficiare dei vantaggi che le derivavano dalla sua breve permanenza al Parlamento. Senza mai pronuciare una parola. Ma, adesso che si annuncia il taglio - peraltro assai riduttivo, un taglio-beffa, visto che il risparmio partirà dal 2013 e i benefit dureranno per dieci anni ancora - di quei privilegi insensati, ecco che la Pivetti insorge. E straparla: "Sono indignata. Farò ricorso. E' un taglio ingiusto, e lo faccio per difendere i miei dipendenti (i membri della sua segreteria personale, ndr. Appunto, di che si occupano, le rifanno il trucco prima di andare in onda?)."
Dunque, ricapitoliamo: la Pivetti si oppone al taglio dei benefit, uno dei mille privilegi ingiusti che impestano la politica nel nostro paese, perché, dice, ha a cuore gli interessi dei lavoratori. Ma scherziamo? Indignata? E per cosa? Perché ha goduto dal 1996 ad oggi di benefit che non le sarebbero mai dovuti spettare? Perché ha usufruito di una pensione di lusso? Perché ha avuto la scorta per anni?
La Pivetti ha concluso dicendo che lei non appartiene più alla Casta, che è una persona comune. Invece, non solo non ha mai smesso di appartenervi ma, cosa assai peggiore, dimostra di ragionare perfettamente come tutti loro. Gente attaccata a vantaggi sproporzionati, indifferente alla democrazia e all'equità. Mentre il resto del paese affonda.