mercoledì 23 maggio 2012

I SOLITI BUGIARDI. Fino a ieri: "se sarò eletto, mi dimetto da deputato". Ma ora il neosindaco si rimangia la parola.


In piena campagna elettorale era stato chiarissimo: "Se eletto, mi dimetto subito da deputato". Ma adesso, Pietro Tidei, appena eletto sindaco di Civitavecchia, ha deciso di rinviare sine die le sue dimissioni, mantenendo il doppio incarico. Il motivo? Il primo cittadino vuole continuare a impegnarsi, da deputato, contro la chiusura del tribunale di Civitavecchia ma anche contro l'eventuale apertura di una nuova discarica per accogliere i rifiuti della capitale. Quanto basta a mandare su tutte le furie il blogger Mario Adinolfi, polemico outsider del Pd, già pronto a subentrare a Tidei alla Camera. "Stamattina Tidei è andato alla Camera per dimettersi, ma si è reso conto che c'era il concreto rischio di chiusura per il tribunale. Per questo ha deciso di rimandare le dimissioni", fa sapere il suo portavoce.
L'incompatibilità tra l'incarico di primo cittadino e deputato è nota allo stesso Tidei, che, durante la campagna elettorale, aveva preso un impegno con una sua elettrice, su Facebook. "Civitavecchia non può avere un sindaco a mezzo servizio. Se prende questo impegno domenica avrà il mio voto", aveva scritto una sua concittadina su Facebook. Nella risposta, Tidei prendeva inequivocabilmente l'impegno a dimettersi "subito" dall'assemblea di Montecitorio in caso di elezione: "Lo prevede la legge. Le due cariche sono incompatibili".


2 commenti:

dal nulla.... ha detto...

si sente come sempre odore di letame.....sembrano dichiarazioni di bersani

Paolo Marani ha detto...

Le dichiarazioni di qualsiasi esponente del PD sono da anni che non assumono più valore legale o imperativo morale. Fa bene Adinolfi a incazzarsi, e facciamo bene tutti noi a non votarli più "a prescindere", come direbbe Totò.