martedì 17 luglio 2012

Il crack della Regione Sicilia: Lombardo scappa, in cassa nemmeno un euro. Stipendi a rischio


Dopo l'infinita scia di tangenti, appalti e consulenze varie ad amici e parenti della casta, il potere del governatore siciliano Raffaele Lombardo crolla sotto il peso degli sprechi e della corruzione.
Con il suo esercito di ventimila dipendenti, con il suo buco di 17 miliardi di euro, la Sicilia è a un passo dal default, cioè dal fallimento. 
La regione a statuto speciale rischia di non essere in grado di chiudere i suoi bilanci. 
Da settimane si parla di una situazione di gravissima crisi. Ma ora la cosa è diventata ufficiale: da Palazzo Chigi è arrivata una nota in cui si chiede al governatore della regione, Raffaele Lombardo, se corrisponde al vero la sua intenzione di dimettersi.
 "Il Presidente del Consiglio Mario Monti, facendosi interprete delle gravi preoccupazioni riguardo alla possibilità che la Sicilia possa andare in default a causa del proprio bilancio ha scritto una lettera al Presidente della Regione, Raffaele Lombardo per avere conferma dell'intenzione, dichiarata pubblicamente, di dimettersi il 31 luglio". Inizia così la nota ufficiale che informa del contatto diretto stabilito dal presidente del consiglio Mario Monti con il governatore della Sicilia. "Infatti, le soluzioni che potrebbero essere prospettate per un'azione da parte dell'esecutivo non possono non tener conto della situazione di governo a livello regionale ma anzi devono essere commisurate ad essa, in modo da poter utilizzare gli strumenti piu efficaci e adeguati".
Il governo, insomma, informa che sta per prendere delle misure per far fronte al rischio default. Ma ovviamente si tratta di un intervento che non può non tenere conto della situazione poltiica locale. A seguito della nota, Lombardo ha chiesto di essere ricevuto a Palazzo Chigi. L'incontro dovrebbe svolgersi il 24 luglio. 

11 commenti:

Unknown ha detto...

che se ne andasse a quel paese.. ma in modo definitivo, lui e tutta la pletora di parenti, lacchè portaborse e cercatori di voti, riguardo alle casse vuote basterebbe farsi restituire parte dei generosi stipendi e lauti compensi dati a consulenti e amici vari e non specifico chi sarebbero questi amici

Anonimo ha detto...

Si sono pappati tutto ? adesso facciamoli morire di fame ? il governo gli ha permesso tutto a questi papponi e anche ad sud Tirol basta ladri

Unknown ha detto...

Mafioso di me.. Vattene via!

Unknown ha detto...

I siciliani l'hanno messo su quella poltrona! Che ora paghino per i propri errori elettorali.

"Chi rompe paga!"

Paolo Marani ha detto...

Anche il PD che lombardo lo ha appoggiato, qualche responsabilità, se la dovrebbe prendere...

Se il governo è così rapido a modificare la costituzione come ha fatto per il Fiscal Compact (pareggio in bilancio), potrebbe rivedere la costituzione per TOGLIERE la regione Sicilia dalle regioni a statuto speciale, così potrebbe essere commissariata e tornare a bilanci accettabili. Sto sognando ad occhi aperti ?

Mattia Poletti (Rebel Ekonomist) ha detto...

Non posso che concordare con Moris. Se poi consideriamo che alcuni siciliani gridano all'indipendenza..davvero vi volete così male (e volete così bene a noi non siciliani?)?

The Rebel Ekonomist

guterhahn ha detto...

Ma la finiamo di prenderci per il "culo" tutti quanti. la Sicilia, come molte altre regioni, si sono "ciulate" milairdi di euro negli ultimi 50 anni. Lo sapevano tutti e tutti ci hanno mangiato. Ora che le vacche non solo sono magre, ma stanno morendo di fame, e non si possono piu mungere, fanno finta di cadere dalle nuvole. Sono una associazione a delinquere. E Ogni politico, ed ogni italiano, sa benissimo cosa succedeva e cosa succederà ancora per molto tempo. Ma prima di avere 17 miliardi di euro di debito ne avevano 16, prima 15 ,prima ancora 14 e via cosi. Non sarebbe stato meglio metterli in galera quando hanno iniziato ad avere il primo mille lire di buco?? E' un ente pubblico, deve spendere quello che riceve e incassa , non puo spendere piu di quanto ha.
E noi "coglioni" a meravigliarci. Ma andamo a vedere i debiti di tutti gli enti pubblici, non ve ne é uno in grazia di Dio. Nessuno in attivo.
Dovremo farne un fascio e bruciarli tutti sul rogo, i nostri politici, dai comuni allo stato centrale.

cavallopazzo ha detto...

chi è causa del suop mal pianga se stesso

roland ha detto...

mi chiedo come la corte dei conti (ente preposto al controllo dei bilanci pubblici, possa aver consentito un cosi' ampio debito certificandone i bilanci...

quintino ha detto...

Basta dare i soldi a queste regioni irresponsabili 20000 dipendenti pubblici sono una vergogna e una massa di raccomandati nullafacenti chiedeglia loro i soldi

VolcOm ha detto...

mancano i soldi per produrre in Sicilia, quindi sia i politici che le persone si arrangiano...e questo non va bene. ridateci l'agricoltura come negli anni 70-80, la sicilia non è milano piena di aziende che producono, qui non c'è niente e se arriva qualcosa lo fa con 10 anni di ritardo, siamo a statuto speciale eppure estraendo petrolio per tutta l'italia da anni la sicilia non ha mai avuto nessun credito economico. La politica centrale Italiana non ne sa una mazza di ste cose.