martedì 14 agosto 2012

E la sinistra riscopre il culo delle donne


Bruno Manfellotto, direttore dell’Espresso, non lo fa mai di pubblicizzare il suo giornale su facebook. Ma questa volta era particolarmente orgoglioso. Aveva tra le mani una copertina di quelle che non si dimenticano. Di quelle che meritano di metterci la faccia. E cosí contravvenendo al suo solito pudore l’ha postata sul social network per darle la giusta visibilità. La copertina, che qui pubblichiamo, molti di voi probabilmente la conoscono. Il titolo “Un tuffo nella crisi” rimanda all’immagine di una donna in costume immersa nelle acque. La posa e la bandiera stampata sulla chiappa in bella evidenza dovrebbero far pensare alla Grecia che come tutti sanno se la passa peggio di noi. La crisi, forse è questo il messaggio, non è poi cosí male, perché ha le sembianze di una bonazza e perché a ben vedere riguarda gli altri Paesi e non l’Italia.

Povero Manfellotto è proprio capitato male. Perché senza accorgersene ha tolto il velo a circa due o tre anni di ipocrisie. L’ipocrisia che voleva una certa sinistra, capeggiata proprio da Repubblica e dall’Espresso, in prima linea contro l’uso pubblico e privato del corpo delle donne. Come se le donne fossero deficienti che si fanno usare. Ma va bene, questo è un altro discorso ancora. Il punto è che per anni c’è stato detto che Silvio Berlusconi umilava le donne, le sfruttava, offendeva la loro dignità perché le considava solo come corpo, come strumento di seduzione e di copulazione. E che questo era inaccettabile, a tal punto che doveva essere cacciato via. Non doveva cioè essere cacciato perché era a capo di un pessimo governo, ma perché le sue televisioni avevano propagato una immagine degradata delle donne. E perché le sfruttava organizzando orge nelle sue varie ville. Qualcuna aveva provato a dire che questa sinistra stava a sua volta utilizzando le donne per altri scopi e che tra gli utilizzatori finali c’erano pure Repubblica e l’Espresso. Ma queste considerazioni a poco sono valse. Una parte del movimento delle donne, bisogna ammettere quello maggioritario, ha seguito l’invito di Repubblica scendendo in piazza contro Berlusconi e contro le donne coinvolte nei processi. Tu Ruby, io lavoro. Le une contro le altre, in nome di una nuova liberazione della donna.

Oggi dovremmo essere grate a Bruno Manfellotto. Grazie a lui, alla sua copertina, è evidente che al gruppo Espresso della cosiddetta dignità delle donne non gliene fregava niente, così come non gliene frega ora. Solamente che abbattuto Berlusconi possono tornare a fare come sempre, a mettere il culo in prima pagina per vendere di più, salvo poi esse bacchettoni contro la pornografia, la prostituzione, la libertà di ogni donna di essere come accidenti le pare, quindi anche velina. Loro del resto, i capi che comandano, sono pure coerenti. Perseguono i loro interessi. Ciò che non torna in tutta questa vicenda è il ruolo delle donne che stavano dalla loro parte, in particolare il movimento di Se non ora quando. Oggi che dicono? Perché stanno zitte davanti a questa copertina e a tutti i nudi di donna che campeggiano sui siti di Repubblica e Corriere? Perché ieri protestavano e oggi stanno zitte? Se ci fosse, non dico un po’ di coerenza, ma un po’ di amor proprio dovremmo attenderci non un comunicato e basta. Ma un serio ragionamento su questi anni. Lo si deve alle migliaia e migliaia di donne che ci hanno creduto.

Angela Azzaro


Gli Altri,12 agosto 2012

6 commenti:

fracatz ha detto...

che fate come i puritani yankee che attaccano le veline de striscia?
Per fortuna c'è ancora gente come noi che sorride a queste provocazioni, si gode un bel di dietro e prosegue con l'opera prima, l'educazione del bobbolo, per riportare la nostra amata patria a livelli di civiltà dignitosi
Il partito degli under 70.000

Carturello Fabio ha detto...

Tutto 'sto casino per un culo (oddio mezzo e ben coperto) con la bandiera greca disegnata sopra? Mi pare ci siano ben altri problemi al momento..Ma per chi lavora questa giornalista? Per libero?

Anonimo ha detto...

In questo caso la copertina, se la valutiamo in termini di coerenza con quanto sostenuto da Repubblica o meglio dalle correnti di pensiero che vi stanno dietro, può anche starci la segnalazione. Sembra più Panorama che L'Espresso.
L'analisi proposta però non regge proprio: tutto quello che ha sostenuto la sinistra, i giornali di area e il movimento delle donne - che non ha bisogno di nessuno in quanto autonomo - non può ridursi ad una stupida copertina. Il Berlusconi pensiero ha fatto del non rispetto della donna un valore fondante. Da capire invece quella bandiera greca stampata sul gluteo: vuole forse dire l'Espresso che la crisi riguarda solo la Grecia e non l'Italia? Questo farei notare a Manfellotto. http://demoandcrazia.blogspot.it/

manig0ldo ha detto...

quelle in parlamento pensano solo a quello

http://ilmanigoldo.blogspot.it/2012/08/forza-gnocca-best-shape.html

oppure si danno al restyling del quid

http://ilmanigoldo.blogspot.it/2012/08/quid-restyled.html

comunque sia anche lontano da H-arcore il leitmotiv non cambia

http://ilmanigoldo.blogspot.it/2012/08/falsa-intelligente-iii.html

siamo un paese in balia del FORZA GNOCCA di berlusconiana memoria


discinti saluti.

manig0ldo ha detto...

poi c'è l'esempio di Nicole, il fantasma del consiglio regionale..

http://ilmanigoldo.blogspot.it/2012/08/the-others.html


discinti saluti.

Eros Vianello ha detto...

Basta, è ora di finirla!!! Sono stufo di essere preso in giro dallo stato italiano!!! Sto creando una pagina per andare contro queste cose!!! Ci sto mettendo la mia faccia!!! https://sites.google.com/site/eros84via/politica/di-la-tua
Più siamo meglio è! Diffondete! Se la cosa cresce si può fare qlc cosa di concreto!!! Svegliamoci!!!