giovedì 16 agosto 2012

Mazzette, veleni e ricatti: Taranto si ribella. 17 agosto tutti in piazza


Venerdì 17 agosto, dopo 50 anni di devastazione sociale, ambientale e territoriale, per la prima volta tre ministri della Repubblica italiana saranno a Taranto non per tutelare i diritti dei cittadini e dei lavoratori ma per salvaguardare gli interessi dell’Ilva, continuando a fare pressioni antidemocratiche nei confronti della Magistratura per preservare il PIL italiano.


Se Riva è in grado di ottemperare alle oltre 400 legittime prescrizioni, imposte dal Gip per la messa a norma dello stabilimento, lo faccia subito e senza indugi. 

Ciò non avverrà poiché significherebbe, considerato l’andamento del mercato mondiale, non poter mantenere gli stessi profitti , in quanto dovrebbe investire tutti gli utili accumulati in questi anni nel rimmodernamento della fabbrica.
Il pool di esperti scelti dal Gip ha evidenziato che l’incidenza tumorale ed epidemiologica a Taranto è la più alta d’Italia, a farne maggiormente le spese sono i lavoratori della fabbrica e gli abitanti che vivono più vicini alla stessa.
Non consentiremo più a nessuno di poter giocare con la vita di una città intera, tantomeno ai politicanti ed ai sindacati che in questi anni hanno fatto solo i propri interessi. Chi ha usurpato e derubato deve far fronte alla spesa necessaria a risarcire il territorio, i suoi abitanti ed i lavoratori coinvolti.
Un futuro diverso è possibile solo attraverso l’unità tra cittadini e lavoratori che devono essere protagonisti di questo cambiamento, pretendendo un’alternativa sostenibile per la città di Taranto svincolata dal ricatto occupazionale e dalla devastazione in nome del profitto. Le decisioni che riguardano il nostro avvenire dovranno esser prese esclusivamente nella nostra città con la partecipazione attiva dei cittadini. Questo non si discute.


Invitiamo pertanto i lavoratori, le loro famiglie e la cittadinanza intera a partecipare alla grande manifestazione pacifica del 17-8-2012 che partirà da piazza Castello alle ore 8,30 dietro l’Apecar simbolo del risveglio di Taranto.



SI’ AI DIRITTI NO AI RICATTI.

AMBIENTE, SALUTE, REDDITO E OCCUPAZIONE.


Al fine di favorire la massiccia presenza di famiglie e bambini, il Comitato Cittadini e lavoratori liberi e pensanti ha predisposto un servizio d'ordine composto da circa 40 persone del comitato stesso. Saremo controllori di noi stessi affinchè l'opinione pubblica non possa dire nulla di diverso da quello che realmente accadrà. Il servizio d'ordine allontanerà dalla manifestazione qualsiasi persona a volto coperto, non dovranno essere accesi fumogeni ed il tutto dovrà svolgersi nel massimo rispetto della legalità. NO ALLA VIOLENZA.





1 commento:

fracatz ha detto...

certo che, quando si sceglie un sito industriale, si studia per anni il comportamento del vento, poi ci si piazza in modo che i fumi vadano verso il mare (nel nostro caso essendo una piccola penisola).
Poi si lasciano kilometri di terreno non edificabile di modo che la popolazione non viva sotto le ciminiere, salvo restando l’applicazione di tutti gli accorgimenti più moderni per abbattere l’inquinamento.
Guardiamo il caso dell’aeroporto di ciampino:
hanno concesso ad amici e parenti la trasformazione di terreni agricoli in terreni edificabili ed adesso i residenti che vivono sopra le piste pretendono la chiusura dell’aeroporto.
Occorrerebbe più serietà da parte della politica ed attualmente ci sarebbe bisogno di un grande reset con ingabbiamento di migliaia di tajans in campi di lavoro forzati, perchè di certo non possiamo permetterci il lusso di ospitarli nelle patrie galere a 400 euri al giorno di costo, come un albergo di prima categoria
ma ciò non sarà, perchè son loro la maggioranza pur essendo un misero 10%, ma spalmandosi abilmente in tutti gli schieramenti riesce con astuzia ad inculare l'altro 90% di bobbolazione ancora non erudita

Il partito degli under 70.000