Dopo i grillini, seguono a ruota i presidenti del Senato e della Camera che annunciano l'autoriduzione del proprio stipendio.
E' iniziata insomma la corsa al taglio degli stipendi parlamentari, ma piuttosto che proclami di buone intenzioni, essendo che i signori che percepiscono tale grosso e grasso stipendio sono pagati per presiedere i lavori della Camera che dovrebbe produrre innanzitutto le leggi dello Stato Italiano, non potrebbero depositare un piccolo e stringato disegno di legge, votarlo e approvarlo?
Nel clima politico attuale, nessuno potrebbe osare di venire allo scoperto e votare contro, a costo di crollare ulteriormente in termini di consenso elettorale, per cui bando alle chiacchiere e passiamo alle cose concrete.
Il disegno di legge è molto semplice e banale, ve lo scrivo io:
"PROPOSTA DI LEGGE
ART. 1.
1. Al secondo comma dell’articolo 1
della legge 31 ottobre 1965, n. 1261, le
parole: « non superino il dodicesimo » sono
sostituite dalle seguenti: « non superino il
ventiquattresimo ».
2. Il comma 52 dell’articolo 1 della
legge 23 dicembre 2005, n. 266, e` abrogato.
[L'avevo scritta quando lavoravo come collaboratore dell'Ufficio Legislativo di un gruppo parlamentare, ma il provvedimento non venne mai calendarizzato e liquidato in pochissime battute dall'allora presidente di commissione Affari Costituzionali Luciano Violante: http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/stampati/pdf/15PDL0021030.pdf]
E' iniziata insomma la corsa al taglio degli stipendi parlamentari, ma piuttosto che proclami di buone intenzioni, essendo che i signori che percepiscono tale grosso e grasso stipendio sono pagati per presiedere i lavori della Camera che dovrebbe produrre innanzitutto le leggi dello Stato Italiano, non potrebbero depositare un piccolo e stringato disegno di legge, votarlo e approvarlo?
Nel clima politico attuale, nessuno potrebbe osare di venire allo scoperto e votare contro, a costo di crollare ulteriormente in termini di consenso elettorale, per cui bando alle chiacchiere e passiamo alle cose concrete.
Il disegno di legge è molto semplice e banale, ve lo scrivo io:
"PROPOSTA DI LEGGE
ART. 1.
1. Al secondo comma dell’articolo 1
della legge 31 ottobre 1965, n. 1261, le
parole: « non superino il dodicesimo » sono
sostituite dalle seguenti: « non superino il
ventiquattresimo ».
2. Il comma 52 dell’articolo 1 della
legge 23 dicembre 2005, n. 266, e` abrogato.
[L'avevo scritta quando lavoravo come collaboratore dell'Ufficio Legislativo di un gruppo parlamentare, ma il provvedimento non venne mai calendarizzato e liquidato in pochissime battute dall'allora presidente di commissione Affari Costituzionali Luciano Violante: http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/stampati/pdf/15PDL0021030.pdf]
2 commenti:
Tagli agli stipendi, sì, ma soprattutto basta benefit. E basta vitalizi.
Tante grazie per queste informazioni chiare, dove non è possibile equivocare.
Riportare la busta paga dei parlamentari al giust rapporto con quelle dei cittadini italiani.
Da questo grafico si vede benissimo la differenza fra noi e il resto dei paesi civili.
Posta un commento