giovedì 11 agosto 2011

Contro la crisi, non basta l'inganno della riforma costituzionale dell'art.81

Ci sono voluti un trecento miliardi di euro di tracollo in borsa per far alzare il sedere dall'acqua a Berlusconi, Tremonti e compagnia varia, per far lasciar loro ville estive e bungabunga vari e rientrare nelle residenze romane per discutere delle sorti del nostro paese.
L'altroieri il crollo della borsa di Milano.
L'indice ftse-mib ha segnato il -6,6%.
I gionali di ieri scrivevano: "In borsa a Milano bruciati 22 miliardi di euro".
Notizia palesemente falsa: i 22 miliardi semplicemente sono passati di mano, dagli investitori agli speculatori ribassisti.
Oggi Tremonti, in una camera semideserta, ha spiegato alle commissioni Finanze e Bilancio come intende rastrellare una cifra simile, cioè un'altra ventina di miliardi dalle tasche degli italiani, dopo il varo solo poche settimane fà di una manovra da 80 miliardi di euro.
Tasse ed eurotasse, licenziamenti e precarietà, privatizzazioni e liberalizzazioni (in modo che gli avvoltoi che si sono arricchiti con la crisi possano ora procedere letteralmente a comprarsi pezzo dopo pezzo il nostro belpaese), condoni e tagli alle spese sociali, tagli a tutte le pensioni tranne quelle dei parlamentari.
La strategia governativa è sempre la stessa: mostrarsi deboli con i forti e forti con i deboli.
Centrodestra e centrosinistra sono sostanzialmente d'accordo su questo, come sull'altro punto fondamentale per la risoluzione della crisi economica nel nostro paese: la riforma costituzionale dell'art.81
La proposta al centro della discussione è firmata dal senatore Nicola Rossi del PD che propone di inserire il pareggio di bilancio nella Costituzione
Italiana. Una proposta che avrebbe un senso in qualsiasi paese civile, ma non certo nella nostra Italia dove la classe dirigente da 60 anni continua ad ignorare e calpestare i principi fondamentali della Carta Costituzionale. O forse qualcuno veramente crede la Repubblica italiana è una repubblica democratica, fondata sul lavoro, la cui sovranità appartiene al popolo (art.1)? O che si tratti di una Repubblica che riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, nella quale tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge (art.2 e 3)? O addirittura che la Repubblica  Italiana riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto (art.4)?
Discuteranno per mesi e mesi questa riforma dell'art.81 durante il suo lungo e complesso iter legislativo costituzionale. Tutto tempo perso. Sarebbe molto più produttivo dare loro un ettaro di terra e mandarli a zappare. Per rassicurare i mercati, ma soprattutto il popolo italiano.

Spider Truman

21 commenti:

L'intruso ha detto...

Contro la crisi vale solo ripristinare la verità e l'onestà...

Nelle Notizie del futuro ci si prova, anche con un po' di satira...

solo su http://notiziedelfuturo.blogspot.com

ro ha detto...

io ho un'idea:
alle prossime elezioni non andiamo a votare così capiranno che non vogliamo al governo ne questi ne quelli!!

Totò ha detto...

è finita per l'Italia... rassegnamoci a tornare al tardo 700, dove c'erano i ricchi ricchi ed i poveri poveri, ai quali nulla era dovuto e nessun diritto riconosciuto.

Anonimo ha detto...

Sono stanco... Il 10/09 tutti a Roma.
Via sti porci... o se ne vanno con le buone o con le cattive.

Victor the Iron Blade like a "catana" ha detto...

Caro Totò, se non fosse tragico il tuo post, appunto alla Totò, sarebbe comico. Ma come fai a dire che dobbiamo rassegnarci che i ricchi saranno sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri? Ma ce l'hai un po' di orgoglio? Certo che se i Rivoluzionari Francesi del 1789 l'avessero pensata come te oggi noi tutti saremmo qui a fare i servi della gleba, maledizione. Adesso mi spiego perché in Italia esiste il servilismo. Sono quelli come te, i rassegnati, che ci rovinano.

Io ti scrivo dalla Spagna. sai come si dice qui quando uno dice cazzate? Si dice: vete a freir asparragos. Non credo ci sia bisogno di tradurtelo, misero servo della gleba!

IMPORTANTE: se vuoi raggiungere un minimo di coscienza sia individuale che collettiva vai al mio blog e informati. Il blog è: http://one-more-time-revolution.blogspot.com/

Luca Paradiso ha detto...

fino a quando qualcuno non si metterà in testa che il principale problema riguarda la proprietà della moneta (SIGNORAGGIO) non si uscirà da questo statodi cose... la moneta è del popolo, non delle banche che la emettono

Nicola ha detto...

ALLORA..
tra Camera e parlamento e ministri L'Italia conta da circa 1000 persone (630 deputati, 315 senatori + quelli a vita, 12 ministri con portafoglio e 9 senza portafoglio) per uno STIPENDIO MENSILE di circa 12.000,00 € (per gli EURO PARLAMENTARI è di circa il doppio).
il numero di AUTO BLU in Italia è di circa 624.330,00 ( 7 solo per il Ministro BRUNETTA. consideriamo che gli USA hanno 72.000 AUTO!a seguire 61.000Francia,55.000UK, 54.000Germania... noi 624.000!!!!)
QUINDI..
il governo sta cercando 25.000.000,00 di € per la manovra finanziaria... reperendoli dalle tasse dei cittadini, ticket vari, hanno anche abbozzato l'idea dell'AUMENTO DELL'IVA.
IO proporrei:
riduzione stipendio parlamentari di 2000,00 €/mese, totale al mese di risparmio 2.000.000,00 che in un anno fanno circa 24.000.000,00

AUTO.. pareggiamoci all'America siano comunque in Eccedenza di circa 552.330,00 andando a venderle sarebbero altri 5.523.300.000,00 € (vendute a solo 10.000,00 €/cad sono alfa 159 e non considero le auto GRIGIE cioè quelle senza autista) oltre al risparmio di gestione dell'auto.. mettici altri €2000.00/mese che per 552.330,00 auto fa € 1.044.660.000

ci sarebbe già un notevole risparmio...

amordepapa.org ha detto...

Dieci proposte per uscire dalla crisi:

http://www.facebook.com/#!/pages/10-proposte-per-uscire-dalla-crisi/175318342539467

Bellerofonte ha detto...

L'ITALIA E' UNA POLVERIERA PRONTA AD ESPLODERE....RICORDATE IL CALENDARIO MAYA ALLA DATA 21/12/2012. NON VORREI CHE FOSSERO LE POPOLAZIONI DEI VARI CONTINENTI ,CHE A CAUSA DEI POLITICI LOCALI CHE HANNO RIDOTTO ALLA FAME I POPOLI, SCATENINO IL FINIMONDO CHE PORTA L'UMANITA' AL 3 CONFLITTO MONDIALE....

Indignados ha detto...

La situazione è molto più grave della necessità, altrettanto seria, di dover far fronte alla crisi economica e finanziaria.

Un Ministro dell'economia non può trincerarsi dietro una supposta 'riservatezza' di una lettera proveniente da fonti esterne, contenente precisi diktat di politica economica e di ciò che va o non va nella nostra Costituzione.
La riservatezza non ha alcun motivo di esistere, al contrario il ministro dell'economia ha il preciso dovere di riferire con massima trasparenza al parlamento di ogni dettaglio a riguardo.
Non solo: è il Presidente del Consiglio a doversi prendere tutte le responsabilità del caso e riferire in Parlamento (e non solo in via riservata al Presidente della Repubblica).
Quest'ultimo deve fare un discorso alla nazione per chiarire il modo in cui egli intende porsi davanti a tale situazione (Pertini l'avrebbe fatto).

Perché un conto è che la UE, attraverso l'organo del consiglio europeo, faccia sapere all'Italia che un salvataggio dei bond nazionali deve essere controbilanciato da misure efficaci dirette a non far ripetere la necessità dello stesso. Cosa ragionevole, visto che abbiamo aderito alla moneta unica.
Tutt'altra cosa è inviare messaggi 'riservati' a questo o quel ministro della repubblica contente ordini.

L'impressione orrenda che si ha dagli eventi di oggi è che il ministro dell'economia, per suoi fatti personali, si senta in un vicolo cieco. Solo così si può spiegare la penosa relazione, che non spiega un bel niente, data oggi e rispetto alla quale tutti, persino parlamentari della maggioranza, rimangono profondamente perplessi.

Anonimo ha detto...

Ribadisco, dobbiamo avere la possibilità di scaricare l'Iva dalle tasse.
Se il o i governi non ci danno questa possibilità non potremo mai raddrizzare i conti di questo paese spolpato da politica e dai ladri evasori

Da "il Foglio"

Quattrocento miliardi di euro: il buco nero dei soldi che ogni anno spariscono in Italia per corruzione, evasione fiscale, lavoro nero, reati ambientali, riciclaggio, crac finanziari. Ovvero: almeno 15 volte i 25 miliardi di costo della "casta" politica che tende a concentrare su di sé l'indignazione diffusa. 180 miliardi: il valore annuale di evasione fiscale e corruzione nel nostro paese; di che sanare in dieci anni i 1.800 miliardi del debito pubblico. 450 miliardi: le somme accertate ma non riscosse dal fisco negli ultimi dieci anni.


NUNZIA PENELOPE
Tre milioni: le persone che in Italia lavorano in nero. L'equivalente della popolazione di Roma e dintorni, in grado di sottrarre risorse per 52,5 miliardi. 54,8 miliardi: i risparmi bruciati dai crac finanziari come quelli di Parmalat e dei derivati. 62 miliardi: i titoli ad altissimo rischio per i quali comuni e enti locali italiani sono indebitati, alla media di 1.300 euro per abitante. 20 miliardi: il costo del dissesto idrogeologico derivante dall'abusivismo edilizio. 25 miliardi: è sia quel che ci vorrebbe per rimettere in sesto il territorio nazionale devastato, sia il fatturato annuo delle ecomafie. 135 miliardi: il "fatturato" annuo complessivo di mafia, camorra e 'ndrangheta.


I due quinti in più rispetto agli 83,2 miliardi dell'Eni, prima società italiana quotata in Borsa; il triplo rispetto ai 50,1 miliardi della Fiat, terza società italiana quotata. 20 per cento: l'aliquota di pil sottratta dalle mafie nei territori in cui sono presenti. 150 miliardi: il denaro sporco che ogni anno è nascosto nei paradisi fiscali, frutto di affari mafiosi e evasione fiscale. 40 per cento: la quota di fondi destinati dall'Unione europea all'Italia che svanisce in truffe. 5 per cento: la percentuale di incentivi statali alle imprese utilizzati in modo illecito. 2 milioni: gli italiani vittime di estorsioni e usura, per un danno da 24 miliardi annui. 31.000 euro: il debito pubblico pro capite di ogni italiano, neonati compresi.

E poi c'è il 36 per cento: la quantità di denaro circolante in Italia costituito da biglietti da 500 euro. Li avete visti, voi, in giro? Infatti ci sono 1.177 banconote da 500 ogni 1.000 abitanti al confine con la Svizzera, e 897 a quello con San Marino. A maggior ragione in una congiuntura grave come quella attuale, c'è solo un modo per rendersi conto di quanto pesa sulla nostra economia l'illegallità - che certo non si può dire figlia del "mercatismo" o della mancanza di regole, anzi: mettere assieme questi e altri numeri, capirne le ragioni. Ed è quello che in questo suo ultimo libro fa la giornalista e saggista Nunzia Penelope.

andreacamporese ha detto...

Puereoppo a mangiare (e bene) sono sempre gli stessi, ma finchè gli italiani non decideranno di averne davvero abbastanza continueranno a fare quel che vogliono. Si tratta di picchettare il Parlamento, bloccarne i lavori, e gridare a gran voce le nostre proposte. Come hanno fatto in Spagna e Grecia... o dobbiamo ridurci come loro prima di svegliarci?!?

Roma13feb ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=FV10PX1nMZM&feature=share

Chi vive a spese degli altri danneggia tutti.
PS si sono persi una slide... quella la specie di parassita di Montecitorio

Unknown ha detto...

Comunque ragazzi, già il 10 settembre c'è la manifestazione di beppe grillo e poi ci sarà quella di idv. Io direi di andare a tutte le manifestazioni pur di protestare. Poi il 15 ottobre ce ne dovrebbe essere una organizzata da noi se non sbaglio. Cominciamo a vedere come manifestare.
COMINCIAMO A DIRE NO AGLI SCIOPERI ORGANIZZATI DAI SINDACATI. BASTA SPERPERO DEI NOSTRI SOLDI A QUESTA MANICA DI BANDITI. LA CGIL HA GIÀ DETTO CHE VUOLE ORGANIZZARE UNO SCIOPERO: MA VOI VOLETE CHE VI TRATTENGANO I SOLDI PER NON OTTENERE NIENTE? IO NO. E POI È ORA CHE ANCHE I SINDAVATI SI RIMBOCCHINO LE MANICHE E FACCIANO IL LORO MESTIERE.

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Lettera aperta al "Rasputin" dell'Economia Tremonti

PieLeon ha detto...

E'vero se siamo alla frutta è a causa di vent'anni di mal governo Berlusconi , quasi una gnerazione ma quante generazioni di nostri figli, nipoti e pronipoti , quante lacrime , quante vite spezzate , sogni irrealizzati , quanti suicidi , quanti omicidi , quanti problemi imputabili alla mala condotta degli affari di governo ,al fatto che non potranno realizzare quanto sperato, la gogna pubblica , ci vorrebbe , attenzione alle statuette e cavalletti del duomo , stavolta rischiano di piovere a catinelle !

Ben ha detto...

Tremonti fermo... Ho trovato 98 miliardi!

Dakotas ha detto...

ma perche non facciamo come in Islanda???
http://youtu.be/lngt5kVD4PA

camelseller ha detto...

cito "Notizia palesemente falsa: i 22 miliardi semplicemente sono passati di mano, dagli investitori agli speculatori ribassisti."

Che mi risulti fino ad oggi i soldi si possono REALMENTE bruciare. Molto del mercato è quotato non sul reale controvalore ma sulle prospettive di crescita. Mi basta dire in giro che un titolo si ribasserà e la gente comincerà a venderlo, il prezzo delle azioni si sarà ribassato e i soldi non sono andati da nessuna parte, gli investitori hanno deciso che non ci sono. Solo una piccola parte viene rientra nelle tasche di chi ha venduto quel titolo al ribasso (esempio bolla del nuovo mercato anno 2000)
ciao

Unknown ha detto...

http://letteraviola.it/2011/08/stiamo-facendo-una-cosa-importante-piazzeremo-le-tende-a-roma-leggere-e-diffondere/