venerdì 4 novembre 2011

La differenza tra un cittadino e un deputato

Per scoprire la differenza basta cliccare sull'immagine qui sotto:

13 commenti:

magnolia ha detto...

W la rivoluzione!!!

Mr. Tambourine ha detto...

Fortunatamente SONO POVERI DENTRO.

www.ciclofrenia.it

Giulynest ha detto...

senza parole, AHHH vorrei essere un deputato.....

Libby ha detto...

Grazie eh... adesso la depressione è confermata! :-D

Unknown ha detto...

27000 annui un normale cittadino?

giosweb ha detto...

Non è che sono poveri dentro... sono stronzi fuori.




San Vito Lo Capo

vaza ha detto...

alla fine gli stupidi siamo noi,siamo noi che andiamo a votarli,ed è inutile dire sono dei .......,sbagliamo noi.

Marilù ha detto...

è mortificante tutto ciò!

software libero: http://www.searcheeze.com/it/p/frankino/senza-titolo

Pinecone Stew ha detto...

Have a SUPER weekend !

Vincenzo Tatti ha detto...

DALLA RIVIERA DEL CORALLO DOVREBBE PARTI LE SCIOPERO GENERALE NORD SARDEGNA

Il conflitto sindacale e stato sempre il punto focale del complesso sistema di norme che presiedono ai rapporti di lavoro nella società. Che in quanto tale, ha sempre registrato con immediatezza l' evoluzione dell'atteggiamento statale nei confronti delle orgasnizzazioni sindacali e del movimento operaio in generale. Può essere opportuno, quindi, una breve analisi retrospettiva della vicenda italiana,per delinearne i mutamenti essenziali e per comprendere meglio, in quale misura, gli atteggiamenti del passato facciano risentire i loro riflessi e addirittura siano ancora oggi presenti soprattutto nelle alte sfere ministeriali. Con l'unità del Paese venne estesa in tutto il territorio nazionale la legislazione vigente nel regno sardo ogni "Accordo a scioperare (senza ragionevole causa)". Il Codice Penale del 1889,cosiddetto Codice Zanardelli, nell'intento di proclamare la neutralità dello Stato di fronte alle parti in contrasto, abbandonò ogni forma
di sanzione penale purchè lo sciopero, non venisse attuato con violenza o minacce. L'avvento della Repubblica, nata dalla Resistenza sollecito l'adozione di una nuova disciplina più consona ai nuovi orientamenti democratici e pluralistici presenti nel paese. Il Codice Penale del 1931, cosidetto Codice Rocco, con cui venne sanzionata penalmente ogni attività sindacale. Attraverso una lunga elaborazione si pervenne alla formulazione dell'attuale Art. 40 della Costituzione in cui si sancisce che "il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano". Appare evidente quanto la norma sia frutto di meditazione con lo scopo di rinviare nel tempo la organica definizione della materia.Lo sciopero è considerato uno tra gli strumenti più efficaci e in quanto tale non solo deve essere represso, ma finchè esercitato legittimamente, deve essere tutelato.- Ed è per questo che si deve organizzare il movimento di sfida a questo Governo padronale V.T.
"SONO POVERI DENTRO E STRONZI FUORI"

Anonimo ha detto...

hi
http://potere-solito.blogspot.com/2011/11/g20-lascesa-dei-brics.html

Anonimo ha detto...

http://potere-solito.blogspot.com/2011/11/genova-il-rio-ferreggiano-prima-e-dopo.html

Emilio ha detto...

Vedo che leggi anche tu l'IINKIESTA, ha delle magnifiche "infografiche", e non solo.
Già che ci siete, date un occhio al libro "luigini contro contadini", e rallegratevi un po'.
Io sono ancora un Contadino.

Saluti a tutti.