lunedì 5 dicembre 2011

Intervista con un parlamentare-simbolo: uno che non vuole dimezzarsi il vitalizio (on.Rosso, Pdl)

La Stampa di sabato 3 u.s. nelle pagine nazionali ha pubblicato una intervista al… brillante On. Roberto Rosso (ex Dc, ex Patto Segni, ex Forza Italia, ex PDL, ex FLI) ora nuovamente PDL nella quale , con tono molto acceso, cerca di difendere l’indifendibile e cioè i «privilegi» della casta dei Parlamentari. Interessanti sono le sue affermazioni circa le modalità in atto nel PDL per diventare deputato («uno diventa deputato per come lecca il c… a Roma e non per l’attività politica»). Considerato il fatto che l’On. Rosso è alla quinta legislatura... Sostiene inoltre che avrebbe guadagnato molto di più se avesse continuato a fare l’avvocato in quanto a 32 anni «guadagnava già tanto». Per verificare questa sua affermazione sarebbe opportuno che esplicitasse la dichiarazione dei redditi da professione di quegli anni per paragonarla alle dichiarazioni degli anni successivi alla sua nomina a Deputato e sicuramente il confronto potrebbe riservare delle interessanti sorprese.
Si scaglia poi contro il fatto che Fini e Schifani vorrebbero toccare «i diritti acquisiti» dei Parlamentari
omettendo ovviamente di dire che oggi percepiscono una pensione superiore di ben 5 volte i versamenti contributivi effettuati. Ma per quale motivo questa sua teoria difensiva dei «diritti» non l’ha esercitata quando il Governo Berlusconi ha bloccato, per i docenti, l’erogazione degli scatti di anzianità e ha modificato buona parte delle normative contrattuali regolarmente sottoscritte dai dipendenti pubblici?
Troppo facile On. Rosso. Due pesi e due misure non vanno bene soprattutto se a scapito di chi ne avrebbe più bisogno. E per quale motivo non si fa cenno di tutti gli altri privilegi di cui godono i Parlamentari ad integrazione del … supposto «magro» stipendio di 13.200 euro mensili (5.200+8000) oltre ad altre svariate indennità, rimborsi e agevolzioni?
Le affermazioni dell’On. Rosso denotano un disprezzo verso quella moltitudine di lavoratori che vivono con uno stipendio di 900 euro al mese o dei pensionati che devono cercare di sopravvivere con poco più di 600 euro mensili e che saranno chiamati, probabilmente dalla manovra che il Governo sta per varare, ad ulteriori sacrifici.
PIER GIUSEPPE BARBONAGLIA








Rosso alla rivolta "I vitalizi? Monti se li tagli lui i privilegi"
Intervista con un parlamentare-simbolo: uno che non vuole dimezzarsi il vitalizio
ROMA
Ma sì ero io al telefono su quell’aereo, non capisco, che c’è da criticare? Il vero scandalo non sono i vitalizi, è la legge elettorale, la lista bloccata! Il fatto che uno diventa deputato per come lecca il c... a Roma, non per l’attività politica che fa sul territorio!». Roberto Rosso, deputato Pdl, di recente in andata e ritorno via da Silvio, poi nel Fli, poi nel Pdl di nuovo, s’accalora. Non ha problemi ad ammettere di esser lui il deputato di cui parla una lettera inviata alla «Stampa», quello che prima di un volo Torino-Roma protestava ad alta voce al telefono con una collega per la sforbiciata previdenziale agli onorevoli.

In un momento in cui si chiedono sacrifici a tutti, stupisce che dei privilegiati si arrocchino così, non trova?
«Ma perché privilegiati? Io facevo l’avvocato e mi sono tolto dall’albo, ho chiuso lo studio - ne avrei potuto avere uno più grande di Vietti - per non cumulare due redditi. Ho acquisito un diritto pensionistico dopo quattro legislature, in base alla vecchia legge; una legge che tra l’altro dal 2001 è già comunque cambiata, per moltissimi parlamentari più giovani di me. E ora che fanno Fini e Schifani? Vogliono toccare i diritti acquisiti».

Vi ribellerete? Ci sono davvero 40 deputati già pronti?
«Ma nooo, nessuna ribellione... al telefono ero con la Armosino, che mi domandava cosa avremmo potuto fare, le ho risposto che, se le linee della riforma fossero quelle spiegate dai giornali, non resterebbe altro che fare ricorso al giudice. Come fanno tutti quando vengono toccati dei diritti acquisiti».

Il problema non è di sensibilità politica? Vi si chiede di dare un segnale.
«Ma i vitalizi dei deputati verrebbero più che dimezzati, ridotti a un terzo... Mentre le baby pensioni, compresa quella della moglie di Bossi, non sono toccabili. E che dire di Monti, che intasca ventisettemila euro al mese?».

Sono cose diverse, però. Voi non vi chiedete mai perché siete diventati così insopportabili ai cittadini?
«Guardi, io proporrei tante altre misure, ma non il taglio di diritti acquisiti». E cosa? Giriamo le idee a Monti. «Il dimezzamento dei parlamentari, il dimezzamento dello stipendio, il divieto di cumulo di due redditi, o due redditi pensionistici, come accade ai consiglieri regionali, ad alti burocrati, ai magistrati. Io ho rinunciato, come le dicevo, al mio lavoro di avvocato, e a 32 anni le assicuro guadagnavo già tanto».

Oggi quanto guadagna?
«Di stipendio solo 5200 euro, più ottomila di indennità per il lavoro politico. È vero che alcuni colleghi se li intascano, ma altri li spendono davvero per fare politica. Io per esempio ho due segreterie, una a Vercelli una a Roma, stampo manifesti, faccio politica. Vuole che mandi almeno una lettera ogni due settimane ai miei elettori? E solo in campagna elettorale sono gratuite».

Potreste mandare delle email. Costo zero.
«Ma allora aboliamo la politica! Noi parlamentari già oggi paghiamo il 60 per cento di tasse, contro il 40 degli altri cittadini. Forse prima c’era una sproporzione a nostro vantaggio, ma adesso siamo passati all’eccesso opposto, ci sono intenti punitivi contro di noi. Il vero scandalo sa qual è? Quale? «Che per essere eletti dobbiamo andare a leccare qualcuno a Roma, invece di fare bene la politica sul territorio. Cambiamo la legge elettorale, altro che vitalizi».

Scusi, i deputati siete voi, perché non la cambiate?
«Io votai contro, ma gli altri...».

La prossima volta parlerà a bassa voce prima di decollare?
«E perché, cosa ho detto di male?».

5 commenti:

Aldus ha detto...

E via andando con 2 alternative 2
Prima alternativa: Monti e compagni strangolano i cittadini in ossequio al dictat della dittatura Europea (novello patto di varsavia) e si piegano agli interessi della Casta italiana con le sue elites privilegiate aggiungendo ingiustizia ad ingiustizia e finiscono il loro governo cacciati a furor di popolo fra tre mesi massimo con inevitabili contraccolpi dei padroni a Bruxelles. Così finisce l'Unione europea una volta per tutte fra accuse e diaspore generali con la Germania scornata e la Francia rinsavita dal suo asse francotedesco che in realtà la frega a vantaggio dei tedeschi.
Seconda alternativa: Monti e i suoi riescono disperatamente a far finire fra liti e furori in parlamento l'aristocrazia della Casta per far digerire al popolo la stangata tremenda voluta da Bruxelles in nome del dio Euro. Allora resistono per più di un anno e influenzano anche le successive elezioni, lodati e "basciati" dai Padroni del soldo Euro nel rafforzarsi dell'Unione Europea. Tale rafforzamento porterà ad un rinnovarsi dell'invadenza e della prepotenza della legge unionista europea sino a levare qualsiasi libertà ai cittadini. Si finirà col controllo più sottile e totalitario che mai si sia visto in Europa dopo la seconda guerra mondiale. Dopo pochi anni di tale dittatura di fatto, la gente si ribellerà disperatamente e dopo qualche mese di ritorsioni dei Padroni dell'EU, ove i cittadini torneranno a coltivare gli orti di casa per poter mangiare. L' UE crollerà miseramente e sarà la Libertà.

delta ha detto...

italia deve capire di dividersi a meta qulli che vogliono stare col governo e quelli che non vogliono ,ci vuole una secessione per questi figli di puttana di governanti di merda non paghiamogli piu un centesimo a questi governanti vediamo se ci mettono tutti quanti in galera!!!!!!!!

xyz ha detto...

"Di stipendio solo 5200 euro, più ottomila di indennità per il lavoro politico." Non credo ci sia bisogno di dire altro...

Mr. Tambourine ha detto...

Questi sì che sono parlamentari onesti.

www.ciclofrenia.it

Fastbyte ha detto...

La legge elettorale così com'è l'hanno voluta loro. Giacchè ti trovi lì per aver praticato il leccaculismo non hai bisogno di mandare lettere agli elettori. E poi.. torna a fare l'avvocato va..