martedì 24 gennaio 2012

Due ex della Lega pagati come Parlamentari anche se nessuno li ha eletti. Ecco perchè


Sono passati dalla Lega al Pdl, l'ex deputato Marco Pottino e l'ex senatore Alberto Gabbana, ma a Roma ormai vanno poco. Preferiscono stare nel loro Friuli a "lavorare alla costruzione del partito". Magari anche a smaltire la delusione per non essere stati eletti alle elezioni del 2008, precisamente il primo e il secondo dei non eletti nelle file dei berluscones...
Eppure col parlamento mantengono un legame niente male:
entrambi hanno stipulato "contratti a progetto" con il gruppo parlamentare del PDL. Durata dal 1 gennaio 2009 fino al termine dell'attuale legislatura. Stipendio 120.526 euro annui a testa da corrispondere in dodici rate di 10.043 euro! Firma in calce al contratto quella di Fabrizio Cicchitto. Soldi dei contribuenti naturalmente, perchè i due sono assunti come collaboratori del gruppo alla camera, e lo stipendio faraonico si giustificherebbe con le loro "considerevoli esperienze professionali nell'ambito della comunicazione professionale....(!!?)".

Ma qual'è la vera storia di Pottino e Gabbana? Di loro si occupò già il quotidiano Repubblica: erano due parlamentari eletti con la Lega ma passati al gruppo misto negli ultimi agonizzanti mesi del governo Prodi. In particolare il senatore Gabbana aveva un ruolo determinante nella delicatissima battaglia al Senato, in cui spesso votava con l'allora maggioranza. Si mossero così i top-manager della campagna acquisti berlusconiana e in particolare l'ex ministro Elio Vito riuscì a concludere l'acquisto. In forma di pacchetto, naturalmente, perchè i due viaggiano sempre insieme. Così Pottino e Gabbana passarono dal gruppo misto al Pdl. Quali fossero i termini dell'accordo non è dato saperlo, ma possiamo intuirlo: non eletti nella tornata 2008 sono comunque tornati alle Camere... Del parlamentare non hanno le facoltà giuridiche, ma lo stipendio si. E anche l'abitudine di restarsene a casa.

1 commento:

Mr. Tambourine ha detto...

Da grande vojo fa' il parlamentare.

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