mercoledì 8 febbraio 2012

Che monotonia: i figli dei ministri sono tutti "geni" col posto vicino a mamma e papà!

Ma perchè i "figli di..." sono tutti dei geni e non c'è nemmeno uno sfigato... Monotoni campioni che, guarda caso, trovano sempre dei lavori di prestigio proprio "vicino a mamma e papà". Singolarità statistica o "superiorità di razza"!? O forse semplicemente i loro genitori potrebbero almeno risparmiarci le prediche in tv...!?


Eccoli:


GIOVANNI MONTI (figlio di Mario)

39 anni. A poco più di 20 anni è già associato per gli investimenti bancari per la Goldman Sachs, la più potente banca d'affari americana, la stessa in cui il padre Mario ricopre il ruolo apicale di International Advisor. A 25 anni è già consulente di direzione da Bain & company, dove rimane fino al 2001. Dal 2004 al 2009, vale a dire fino al suo approdo alla Parmalat, Giovanni Monti ha lavorato prima a Citigroup e poi a Morgan & Stanley: a Citigroup è stato responsabile di acquisizioni e disinvestimenti per alcune divisioni del gruppo, mentre alla Morgan è stato vice-president e si è occupato in particolare di transazioni economico-finanziarie sui mercati di Europa, Medio Oriente e Africa, alle dipendenze dirette degli uffici centrali di New York. La Morgan Stanley è la stessa a cui proprio papà, tramite il ministero del Tesoro, ha liquidato due miliardi e mezzo di titoli derivati ai primi di gennaio....

SILVIA DEAGLIO (figlia di Elsa Fornero)

37 anni. A soli 24 anni, mentre già svolgeva un dottorato in Italia, ottiene un incarico presso il prestigioso Beth Israel Deaconess Medical Center di Harvard, il prestigioso college di Boston. La figlia del ministro inizia ad insegnare medicina a soli 30 anni. Diventa associata a 37 anni, nella stessa università dove insegnano mamma e papà, nell'ottobre 2011. alla professoressa Deaglio ha certamente giovato nella valutazione comparativa il ruolo di capo unità di ricerca all'Hugef, ottenuto nel settembre 2010 quando era ancora al gradino più basso della carriera accademica, e a ridosso dell'ultima riunione della commissione di esame che l'ha nominata docente di seconda fascia. Come ormai risaputo, l'Hugef è finanziato dalla Compagnia di San Paolo, all'epoca vicepresieduta da mamma Elsa Fornero.

PIERGIORGIO PELUSO (figlio di Annamaria Cancellieri)

Appena laureato viene catapultato subito all'Arthur Andersen. Un fenomeno della natura. Da lì balza a Mediobanca. Passa poi per diversi enti e dirigenze bancarie tra cui Aeroporti di Roma (consigliere d'amministrazione), Gemina (consigliere) Capitalia, Credit Suisse First Boston e Unicredit per finire, poco tempo fa, alla Fondiaria Sai dove ricopre il ruolo di direttore generale con compenso da 500mila euro all'anno.

MICHEL MARTONE (figlio di Antonio)

Figlio di Antonio Martone, avvocato generale in Cassazione, amico di Previti e Dell'Utri e Brunetta, già nominato da Brunetta presidente dell'authority degli scioperi, ruolo da cui si è dimesso dopo essere stato coinvolto come testimone nell'inchiesta P3. Il padre lo raccomanda a Dell'Utri. Alla fine anche lui ha trovato un posto nella macchina dello Stato a Roma, vicino a papà... E che posto: viceministro! 

Il superaccomandato Michel Martone ha una carriera universitaria molto rapida: a 23 anni vince un dottorato all'università di Modena. A 26 anni diventa ricercatore di ruolo all'università di Teramo. A 27 anni diventa professore associato. Al concorso, tenutosi tra gennaio e luglio 2003, giunse al secondo posto su due candidati, in seguito al ritiro di altri 6. Presentò due monografie, una delle quali in edizione provvisoria (ossia non ammissibile); ottenne 4 voti positivi su 5, con il parere negativo di Franco Liso, contro i cinque voti positivi ricevuti dall'altra candidata, 52enne con due lauree e 40 pubblicazioni. Tuttavia fu Martone ad ottenere il posto da ordinario. A 37 anni diventa viceministro del governo Monti. 


fonti: Linkedin e il post viola

22 commenti:

Vitellozzo Silverdeschi Vantelli della Calastorta ha detto...

A parziale "discolpa" suggerirei il fatto che crescere in un ambiente familiare intellettualmente stimolante aiuta. Verosimile, poi, che si siano tutti laureati a 22-23 anni e non a 27-28. Poi che le conoscenze aiutino nell’inserimento professionale e' un fatto ma, spero, ci sia sostanza oltre che (sospettate) raccomandazioni. PS Quale società e' immune da raccomandazioni per i figli d’elite? (e lo dico con il rassegnato realismo di un non raccomandato che si deve fare tutto da sè)

XiX ha detto...

Ma se qualcuno di loro fosse davvero bravo? Se si meritasse davvero quel posto? Certo, le carriere troppo veloci spesso non convincono.. ma talvolta a pensar male si rischia solo di sbagliare e di fare del populismo.
Sono comunque tendenzialmente d'accordo con quanto scritto..e l'ironia e il dubbio sicuramente ci stanno...
P.s.:che poi, quasi quasi il posto fisso oggi è più insicuro di un posto precario..

Marco ha detto...

Sono d'accordo con entrambi, però chiara potessi averlo io un posto fisso da 500 mila euro l'anno, mi potrebbero pure licenziare dopo 1 anno ma con quei soldi ci vivo per almeno altri 30...

Anonimo ha detto...

Ecco un esempio della superficialità ed ignoranza dell'italiano medio: i tre commenti qui sopra.

SCIAMANO ha detto...

liberodipensare illuminaci allora ....

robizio ha detto...

pSfortunatamente non sono casi di bravura, e' rinomato che i posti chiave vengono sempre mantenuti da chi ha il potere, e' cosi' sin dai tempi dell'antica Roma, poi ci sono i veri bravi che provengono dal nulla...ma la realta di questo sistema imperfetto fatto di esseri imperfetti e guidati da uno spirito del mondo deviato e deviante, genera questa geniainevitabile quanto deleteria per l'intera umanita.

Gabriele Gaudenzi ha detto...

Che la smettessero di prenderci x i fondelli dopo averci levato anche le mutande con le tasse!

XiX ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
XiX ha detto...

Liberodipensare..le critiche sono ben accette, ma dovrebbero essere motivate..
Nessuno nega l'esistenza dei raccomandati, né sostiene che i "figli di" citati nell'articolo siano bravi e si meritino il posto, semplicemente bisogna fare attenzione a criticare tutti i "figli di", a puntare il dito contro tutto e tutti.
Il politico perfetto non esiste: quello che io considero tale magari per un altro è un furbo, truffatore e ignorante o viceversa.
Così come, non sempre è la raccomandazione che ti fa ottenere certi posti, il cognome spesso parla da solo, anche se tu stai zitto (es: se una persona X stima Monti dal punto di vista professionale, e vede che suo figlio è in gamba, magari lo assumerà perché sa che ha avuto una guida - il padre, appunto - che lui ritiene molto valida)..

er53 ha detto...

Non escludo che siano anche bravi però i posti che hanno ricoperto e che ricoprono a tutt'oggi è evidente che sono posizioni studiate per figli di......è inutile che ci giriamo intorno o li difendiamo che peraltro non ne hanno bisogno, è una casta, ce li siamo ritrovati senza poter esprimere il nostro parere, è un'imposizione e le forzature non portano nulla di buono

Vitellozzo Silverdeschi Vantelli della Calastorta ha detto...

Ironicamente in Italia esiste l'organizzazione piu' meritocratica al mondo, dove fanno carriera non i "figli di" ma quelli che l'organizzazione stessa reputa piu' capaci... ha sede sotto er cupolone :-)))

Anonimo ha detto...

XiX, dovrei solo riportare quello che er53 già sintetizza con il suo commento : ecco un esempio di come un italiano con capacità critica è in grado riassumere con poche e concise parole. Sarà per quel 53 ?

White ha detto...

I "figli di..." hanno un grosso vantaggio: i genitori, anche se non li raccomandano, hanno un network di conoscenze che il cittadino medio si può solo immaginare! Ciò vuol dire che possono essere a conoscenza di posti vacanti, concorsi, in poche parole opportunità per i propri rampolli prima di tutti i comuni mortali! In pratica loro partono sempre avvantaggiati, e questo è un dato di fatto...

luffyd. ha detto...

si tratta di ovviamente "forma mentis" ereditata geneticamente..noi comuni mortali figli di impiegati non possiamo competere con chi ha questi privilegi evoluzionistici...ci estingueremo rassegnatevi!

XiX ha detto...

Concordo un po' con tutti..non voglio negare che sia un sistema sbagliato quello italiano, ma trovo che spesso la gente ignorante lo usa come scusa per i propri insuccessi.
Se poi i "figli di" hanno il posto fisso vicino a mamma e papà, non è detto che sia una cosa giusta..conosco tanti (precari) che si lamentano, ma poi solo pochissimi si preparano una bella valigetta e CERCANO veramente lavoro..

Kalsifer ha detto...

Intendiamoci: la raccomandazione in sè potrebbe anche essere giustificabile, ma SOLO nel momento in cui una persona seria, responsabile e competente raccomanda un'altra persona che ha dimostrato di essere altrettanto seria, responsabile e competente, se non di più.
Allora si va bene tutti e le cose funzionano.
Ma qua non è esattamente così.
Infatti come giustamente fa notare er53, si ha a che fare con una vera e propria Casta e i meriti (se ci sono) non contano.
Quindi, in questo senso, il cosiddetto "figlio di..." non lo vedrete mai precario, mal retribuito e in posizioni da "galoppino". Mai. Nè a 20 e tanto meno a 50 anni.
Neppure se in vita sua, l'unico libro che ha letto è stato quello delle Istruzioni del Telefonino.
E magari anche senza capirlo...
Ma credetemi, vedendo come vanno le cose, temo che come esempio non sia poi tanto astratto...

Vitellozzo Silverdeschi Vantelli della Calastorta ha detto...

Forse l'aspetto piu' paradossale e' che chi gode di questi privilegi indiretti (la fama del padre, le conoscenze professionali della famiglia ecc.) non se ne rende neppure conto ed assume che tutti siano allo stesso suo livello e che lui o lei ce l'abbiano fatta per meriti propri. Anche per questo sarebbe meglio non dessero lezioni agli altri. Salvo restando che uno puo' anche argomentare che in certe posizioni sei sempre paragonato al genitore illustre e puo' anche essere uno stress se non ne sei all'altezza.

Anonimo ha detto...

Venendo al costrutto.
martone ci dice che chi si laurea a 28 anni è uno sfigato (si può interpretare in tanti modi); monti che il posto fisso annoia; la cancellieri che si preferisce stare vicino a mammà e papà.
Ma questi chi sono, cosa possono vantare per fare i moralisti ? Da dove vengono, chi li ha messi , chi li ha voluti ? Non è offensivo per chi vive quotidianamente la precarietà della vita sentire i loro facili cinquettii?
Monti è da anni inserito a Bruxelles, della nomenklatura della bce. Quanti errori sono stati commessi proprio dalla bce e per questi il precario è e rimarrà senza uno spiraglio di vita, carne da macello.
Negli anni 70 80 la raccomandazione era una prassi per entrare nella pubblica amministrazione, provate a chiedere ai piu anziani se non è vero. Cosi, ad esempio, cosa si deve pensare della cancellieri, laureatasi in Scienze Politiche, e da li non si è piu mossa.
Ma chi cazzarola sono questi stronzi di moralisti ?
Facciano silenzio perchè le palle di molti sono piene.

Diceva (e mi ripeto) Pannella parlando della costituzione italiana come la migliore al mondo e passando ad un parallelismo con il fascismo di mussolini : "è vero, ma mussolini mise il meglio delle intelligenze per formare il governo; diede lo statuto dei lavoratori..."

Vi racconto questa storiella : due anziani latifondisti, seduti a fare un tubo sorseggiando il caffè, commentano le ultime elezioni del '47 "i preti al governo abbiamo mandato ? Ed avremo i ladri in casa ! "

Marco ha detto...

Come c'è scritto nel titolo, i figli dei ministri sono tutti "geni". Premesso che io non mi stupisco se un figlio di avvocato o magistrato o dottore segua le orme del padre perchè in casa sin da piccolo respira un certo tipo di cultura, io stesso ho scelto giurisprudenza in quanto mio padre è dottore in legge, nè ovviamente il cognome che una persona porta deve essere una "condanna" nel senso che si deve dubitare di lui a priori dicendo:"se è lì è grazie al padre, alla madre e così via". Premesso questo, sembra strano che tutti i figli di chi ricopre posizioni di prestigio siano i migliori e vincano concorsi a destra e concorsi a sinistra, dato che si è parlato di michel martone, per chi non lo sapesse al concorso da professore ordinario (se non ricordo male) lui arrivò primo con 4 si e 1 no della commissione, e 1 sola pubblicazione, a scapito di una donna con due lauree una quarantina di pubblicazioni e 5 si della commissione. Non conoscendo il dott. Martone non posso sapere il suo grado di preparazione però di certo mi sembra ci sia stata una grande ingiustizia. E quindi di cosa stiamo parlando??

filipponovello ha detto...

certo qualcuno dice che potrebbero avere anche qualità ...giusto ..ma gli altri hanno avuto le stesse opportunità mi chiedo?

XiX ha detto...

La critica di Martone sarebbe stata "giustamente" provocatoria se fosse stata detta da uno con la coscienza pulita. Il suo percorso accademico è semplicemente ridicolo (come appunto sottolineava chi parlava dell'assenza di pubblicazioni).

Detto ciò, laurearsi a 28 anni (escludendo ovviamente le eccezioni, ovvero chi ha avuto problemi personali che gli hanno impedito di essere tempestivo)
mi sembra un po' esagerato..significa metterci 10 anni (circa il doppio) per un percorso che, chissà come mai, molti altri riescono a concludere in 5/6 anni. Per cui, è una provocazione che ritengo sia comunque giusta.

Il posto fisso di monti è stato interpretato male. E' anche questa, ovviamente, una provocazione..capisco però che possa risultare sgradevole a coloro che sono precari..

Infine, quanto detto dalla cancellieri (che si preferisce stare vicino a mammà e papà)..beh..HA RAGIONE! Vuoi un lavoro? Prova ad uscire dal tuo paesino/città/nazione..se sei in gamba farai dei sacrifici, ma alla fine un lavoro lo troverai.

Sicuramente (e purtroppo) le opportunità per i "poveri mortali" non "figli di" sono minori..bisogna ribellarsi a questo..eliminare le caste (politici, notai, farmacisti, ...) e avere anche un po' di pazienza. La situazione italiana non si può cambiare in un giorno, in un mese o in un anno. Ma si può cambiare!

Mr. Tambourine ha detto...

Ma la figlia della Fornero fa di cognome Deaglio perché la Fornero è sposata con QUEL Deaglio?

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