lunedì 6 febbraio 2012

Governo Monti: il sottosegretario che appaltò agli amici il Colosseo...

Ministero che vai sottosegretario inquisito o in conflitto d'interesse che trovi. E purtroppo la regola vale anche per il governo Monti, quello della "sobrietà" e dei tecnici al potere.
Così passando al ministero dei beni culturali troviamo l'architetto Roberto Cecchi sottosegretario ambizioso che vorrebbe tanto fare le scarpe al ministro Ornaghi. Per il momento ha però collezionato due indagini a suo carico niente male relativi a quando era appena "segretario generale del ministero":
un fascicolo giudiziario sulla concessione dei lavori del Colosseo a Diego della Valle, con modalità fin troppo allegre e un altro dalla corte dei conti per aver disposto l'acquisto di un Cristo michelangiolesco dall'attribuzione assai discutibile a ben tre milioni di euro!
Chissà quali prodigi potrà fare ora da sottosegretario.
Cecchi del resto spregiudicato lo è sempre stato, a partire dal solidissimo rapporto col filosofo Armando Verdiglione (editore anche di un suo libro). Il filosofo che ha patteggiato 16 mesi di condanna per bancarotta, tentata estorsione e circonvenzione d'incapace e a cui Cecchi ha abbonato il fatto che la villa fosse stata restaurata coi fondi del Mibac.
Così colpito dalle indagini e dai rumors Cecchi da una spolveratina all'immagine e si cerca nuovi potenti amici. Come Walter Veltroni, da cui ha preso come portavoce l'ex assessore alla cultura di Roma Silvio Di Francia.

3 commenti:

Jorge ha detto...

Penso che siamo proprio al limite, si cerca con la lente d'ingrandimento il losco anche quando non c'è e internet ci dà a tutti l'opportunità di scrivere tutto quello che ci viene in mente. A quanto mi risulta Diego Della Valle non ha una azienda di ristrutturazioni, ma fà le scarpe. Lui si è semplicemente offerto di finanziare i lavori. Quindi il Comune di Roma (o chi per lui) deve indire una pubblica gara per affidare ad una ditta specializzata i lavori di ristrutturazione del Colosseo e Diego Della Valle sborsa i soldi necessari. Più chiaro e limpido di così. Dopo aver sentito tutte queste chiacchiere Diego Della Valle è intenzionato a ritirare la proposta. E' più che naturale che questa operazione gli porterebbe un ritorno commerciale, ma allora se non fosse così si dovrebbe chiamare Babbo Natale, mi pare ovvio. Poichè siamo oramai abituati a vedere tutto nero, vediamo se, mentre ci facciamo le nostre belle discussioni il Colosseo comincia a cadere a pezzi, come i muri di Pompei. Ripeto, la gara si deve fare per trovare la ditta che effettua i lavori, non per chi finanzia. Perchè mi pare che finora non ce ne sono stati altri che si sono proposti di pagare!!!!

hermes ha detto...

Basta! Se non avesse comprato il cristo a "ben" 3 milioni (con un bilancio dello stato per cui 3 mln sono bruscolini) avreste detto che non ci curiamo dell'arte... patetico.

Mr. Tambourine ha detto...

Guarda che il Colosseo non ha un gran valore immobiliare: in fondo non ci sono manco le finestre.

www.ciclofrenia.it