mercoledì 29 febbraio 2012

La Casta prova nuovamente a censurare internet con il ddl Butti

La Casta ci riprova ancora a censurare la rete.
Un nuovo ddl è arrivato infatti in commissione Giustizia del Senato, presentato dal senatore Pdl Alessio Butti: con una piccola modifica alla proposta di legge sul diritto d'autore (già di per se un concetto molto anacronistico per come funziona internet), Butti vorrebbe impedire l'utilizzo da parte dei blogger di qualunque notizia che provenga da riviste ed altri prodotti editoriali, senza un previo accordo con la categoria degli editori. Ma questo rappresenterebbe in pratica l'appiattimento della rete al taglio delle notizie che vogliono gli editori più rappresentativi (cioè metti in evidenza quello che voglio io...) trasformando internet nella più scontata delle piattaforme editoriali e violandone la vera natura. Spesso molte notizie si tirano fuori assemblando informazioni diverse che la stampa "mainstream" o ufficiale se volete, non ha avuto interesse a mettere in correlazione. Cosa vuol dire "diritto d'autore" in questo caso!?  Le informazioni appartengono agli articoli su cui sono uscite magari in forma piatta, o a chi ha dato loro un senso legandole fra esse...!? Gli stessi giornali poi utilizzano quasi tutti le stesse fonti rappresentate dalle principali agenzie di stampa a pagamento. Quindi la conclusione sarebbe sempre quella: il diritto di informazione è solo di chi ha i soldi, quasi sempre degli amici della Casta. Fermarli è l'unica possibilità di rispettare il diritto costituzionale dei cittadini a comunicare con il più efficace e orizzontale strumento comparso in questi decenni: la rete internet!

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