domenica 26 febbraio 2012

"La P4 in Vaticano!": trame e affarismo all'ombra del Cupolone


Orazio la Rocca*
"La P4 in Vaticano". È l´inquietante titolo di un anonimo documento che circola nei palazzi pontifici provocando scompiglio, interrogativi e preoccupazioni tra le gerarchie d´Oltretevere. Una bozza di 50 righe al veleno con accuse di malaffare, furti e corruzioni rivolte a monsignori, vescovi e alti prelati.
Bisignani nell´anonimo documento viene descritto come uno dei «membri della P4 che ha legami diretti con il Segretario di Stato», insieme a Marco Simeon, direttore delle relazioni internazionali della Rai e di Rai-Vaticano, protetto dal cardinale Bertone, e monsignor Paolo Nicolini, responsabile amministrativo del Governatorato e dei Musei Vaticani.
Vera e propria tangentopoli pontificia orchestrata - si legge nella bozza filtrata dal Governatorato e diffusa nei piani alti della Segreteria di Stato - da oscuri burattinai tramite il ramo vaticano della P4, l´associazione segreta per la quale nei mesi scorsi era stato arrestato - per reati commessi in Italia - Luigi Bisignani, che alla fine ha patteggiato un anno e sette mesi di reclusione dopo una condanna per associazione a delinquere, favoreggiamento, rivelazione di segreto e corruzione.
«Purtroppo è un quadro allarmante difficilmente smentibile, con tante verità e qualche eccesso, ma delineato in tutta la sua infernale drammaticità», confida in Curia un prelato di lungo corso, che sul ruolo della P4 vaticana ammette che «nessuno potrà negare che da troppo tempo ormai in Vaticano ci sono giri d´affari poco chiari e casi di corruzioni che nessuno ha avuto il coraggio di denunciare, ad eccezione dell´ex segretario generale del Governatorato, il vescovo Carlo Maria Viganò, inspiegabilmente spostato alla nunziatura di Washington».
Vicenda poco chiara a cui fa ampiamente riferimento il documento che - privo di timbro, senza firma - presenta Viganò come vittima di una congiura del "partito" dei prelati contrari alla sua voglia di "pulizia". «Su mandato del Santo Padre - si legge, infatti, nel documento segreto - nel 2009 monsignor Viganò viene inviato al Governatorato per fare pulizia. Scopre un sistema diffusamente corrotto e chiede aiuto al diretto superiore, il cardinale (presidente) Giovanni Lajolo e al Segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, per mettervi ordine».
«Che la Curia fosse vittima degli intrallazzi della cosiddetta P4 vaticana non è un mistero per nessuno. Quel che è ancora più grave - ammettono quei pochi monsignori che non nascondono la loro indignazione - è che certi personaggi colti nelle mani nel sacco agiscono ancora indisturbati in determinati istituzioni dove circolano tanti soli come i Musei vaticani e, per gli appalti, al Governatorato, dove ai nuovi assunti qualche ben noto monsignore pare che abbia imposto la cessione dei primi 2 stipendi, pena l´immediata perdita del posto di lavoro».
Ma, «uomini legati alla P4 che mantengono legami solidi con il Segretario di Stato - accusa l´anonimo estensore della bozza - decidono che per salvaguardare i loro interessi debba essere allontanato. La calunnia è la loro arma e per paura e codardia lo stesso Lajolo si rifiuta di difenderlo». Da qui la decisione presa dai vertici pontifici di "promuovere" Viganò nunzio negli Usa, bloccandogli una sicura nomina cardinalizia.
Altri interrogativi: i rapporti tra Simeon («collegato con Bisignani») e i cardinali Bertone e Mauro Piacenza «non risalgono - si legge nella bozza - ai tempi in cui Simeon agiva per conto di Cesare Geronzi nel settore bancario ed aiutò la curia genovese in vari affari nel corso del mandato del cardinale Bertone?». Ed inoltre, è vero che «il cardinale Segretario di Stato è intervenuto in prima persona per far nominare Simeon alla Rai-Vaticano» e che «con l´aiuto dello stesso Simeon Bertone ha usato la sua influenza per fare nominare Lorenza Lei a direttore generale della Rai?».
«Ma, in definitiva, perché Bertone protegge personaggi come Profiti e Simeon, ma fa mandare negli Usa Vigano?», si chiedono Oltretevere, dove tutto quel che sta succedendo viene fatto risalire «allo scontro che da mesi è in corso tra due fazioni contrapposto, la cosiddetta cordata dell´Accademia Ecclesiastica capitanata dall´ex segretario di Stato Angelo Sodano ed il "partito" pro Bertone, affiancato dai neo porporati Piacenza, Calcagno, Filoni...».
Altro personaggio «chiacchierato», il direttore generale dell´ospedale Bambino Gesù di proprietà del Vaticano, Giuseppe Profiti, del quale nella bozza si ricorda di essere stato «condannato per turbativa d´asta e riciclaggio» di essere «amico diretto del cardinale Bertone e legato a Simeon» e che «ha manovrato per creare un polo di ospedali cattolici, il Bambin Gesù, Casa Sollievo della Sofferenza di san Giovanni Rotondo, il San Raffaele e l´Università Cattolica tramite l´Istituto Tognolo».
*fonte: Repubblica

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