giovedì 23 febbraio 2012

Liberalizzazioni: il Parlamento cede alle lobby, alla fine pagheranno solo i soliti noti!

Alla fine il rischio è che a restare davvero in piedi sia solo il percorso di "liberalizzazione" (leggi privatizzazione) dei servizi pubblici e che a pagare siano i soliti noti, cioè i cittadini meno abbienti. Le altre liberalizzazioni del decreto "Cresci Italia", quelle che dovevano favorire i consumatori, sono sotto attacco delle lobby e nella commissione industria del Senato vedono già migliaia di emendamenti! Così il decreto che arriverà mercoledi prossimo al voto delle camere potrebbe essere molto diverso dalla stesura iniziale. Anzitutto per taxi e farmacie. La riforma sui taxi è stata già quasi totalmente svuotata. La possibilità di aprire a nuove licenze viene riaffidata totalmente ai sindaci (sotto ricatto dalle organizzazioni dei tassisti e dalla loro capacità di bloccare le città). L'autorità dei trasporti che avrebbe dovuto adeguare i livelli di offerta e aumentare le licenze "sentiti i sindaci" viene ridotta a un semplice parere obbligatorio ma non vincolante per i sindaci stessi. Per le farmacie, lobby ancora più potente, le pressioni non sono ancora tradotte in cambiamenti del testo, ma ci sono vicine: sotto attacco in particolare l'apertura di cinquemila nuove farmacie, ma il codacons teme anche passi indietro sulla liberalizzazione dei farmaci di categoria C (aspirine ecc). Rischia di scomparire anche l'obbligo di preventivo per le prestazioni professionali.
Infine, anche se non c'entra direttamente col "Cresci Italia", viene rinviata la vicenda dell'ICI sugli immobili a uso commerciale della Chiesa. L'emendamento al decreto fiscale che avrebbe dovuto costringere anche la Chiesa a pagare le tasse per il momento è "rinviato al dibattito parlamentare"... Insomma, a differenza delle norme sulla precarietà del lavoro, su cui si afferma di procedere "con o senza accordo sociale", quando si toccano gli interessi forti si trova sempre il tempo di ripensarci una volta di più...!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma qualcuno può spiegare perchè si parli di tassisti e farmacie senza considerare i medici ? I dentisti,pediatri, oculisti...
Cioè, perchè non togliere i vincoli dell' albo di categoria.
Il taxi a roma di prenderlo non mene frega piu di tanto e del farmacista meno che meno se fosse permesso alle parafarmacie di vendere prodotti di classe c
Vi hanno fregato. Le banche vi hanno fregato facendovi credere che monti sia il toccasana per l' economia. Tempo due mesi e poi vedremo.

Maimollare ha detto...

Siamo alle solite, si da fiato alla bocca senza collegare il cervello: faccio notare che l'aspirina è stata liberalizzata già da qualche anno e non è in fascia C; mi domando inoltre perchè si debba essere così ottusi da pensare che l'apertura di 5000 nuove farmacie possa in qualche modo "salvare l'italia". Viva i pecoroni, avevo più stima per questo blog!

seawind ha detto...

Ci blocchiamo su l'aspirina,ma commentare l'Ici sulla chiesa e le multe che ci comincerà la UE x questo lassismo,no????Proprio così pecoroni,in.questo blog,nn li definirei!!!!P.S.Sì parlava di Cardioaspirina,cmq....forse i pecoroni sn quelli che criticano senza sapere!!!!Vai,Spider!!!!

White ha detto...

Mah...in effetti più tassisti e più farmacie non è che poteva fare grandi miracoli per l'Italia! Servirebbero più aziende, anche straniere, ma chi è che investe più in questo paese? Anzi, persino gli imprenditori italiani delocalizzano (se non l'hanno già fatto in passato). Insomma, la nave sta affondando, ed i topi stanno scappando! Resterà solo chi non può o non vuole scappare! Semplice, no?

Maimollare ha detto...

@seawind: sono un farmacista, ti garantisco che conosco bene l'argomento di cui parlo, io.
p.s. la cardioaspirina è in fascia A.... e questa è la conferma di ciò che ho detto.
Buona giornata