domenica 19 febbraio 2012

L'ICI della chiesa e il bluff di Monti: a trattare per il governo sarà il nipote di un Cardinale

Una cosa è la retorica e una cosa è la realtà.
Qualche giorno fa su tutti i giornali leggiamo le perentorie dichiarazioni del premier Monti: "Anche la chiesa paghi l'Ici per gli immobili di uso non religioso!". Per quelli che fruttano un giro d'affari di oltre due miliardi di euro per il turismo religioso, giusto per fare un esempio.
E tutti noi ingenui abbiamo pensato: "benvenuti in una repubblica finalmente indipendente".
E invece è un mezzo bluff! Si, innanzi tutto un bluff politico, perchè Monti, attentissimo ai sondaggi, ha deciso di cavalcare come decisione politica quella che invece è un'imposizione della Comunità Europea, che potrebbe sanzionare duramente l'Italia per l'esenzione sugli immobili non religiosi alla Chiesa Cattolica e costringerla a recuperare le tasse non pagate dal 2005...
Ed è un bluff sostanziale, perchè per limitare i danni  (alla Chiesa) il governo ha destinato alla trattativa per il ministero delle finanze il nipote di un potente Cardinale...!
Proprio così e a rivelarci l'intreccio è proprio un interessante lettera, mostrata brevemente nella trasmissione tv "gli intoccabili" scritta dal presidente dello IOR (la banca vaticana) Enrico Gotti Tedeschi al segretario di Stato il Cardinale Tarcisio Bertone.
Nella lettera Gotti Tedeschi spiega in sostanza che: "nel 2010 la Comunità Europea ha avviato una procedura di infrazione contro lo Stato italiano per aiuti "di Stato" non accettabili alla Chiesa Cattolica. Questa procedura può portare a una condanna per l'Italia e imporle il recupero delle imposte non pagate dal 2005". Quindi, consiglia Gotti Tedeschi, la cosa più intelligente da fare è accettare un compromesso "onorevole" individuando almeno una categoria di immobili non commerciali su cui pagare le tasse nel presente ed evitare così la sanzione che "costringerebbe" l'Italia ha recuperare le tasse pregresse fin dal 2005 (centinaia e centinaia di milioni di euro...).
Gotti Tedeschi chiude la lettera al Cardinale Bertone scrivendo: "Ci viene suggerito di accelerare un tavolo di discussione conclusiva... L'interlocutore all'interno del Ministero è Enrico Martino, nipote del Cardinale Martino".
Certo Enrico Martino è un funzionario di alto livello per il dipartimento delle finanze, ma la dice lunga che il Presidente dello IOR si senta di rassicurare il Cardinale Bertone sul fatto che a gestire la trattativa per lo Stato Italiano e far risparmiare alla Chiesa le tasse pregresse (come non accadrebbe certo per qualunque altra associazione o azienda o cittadino) sarà il nipote del Cardinale Renato Raffaele Martino, fino al 2009 Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e dal 2010 Gran Priore del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio...!!

3 commenti:

manig0ldo ha detto...

Il grande bluff è che prevale il male minore. Perchè? ecco

http://ilmanigoldo.blogspot.com/2012/02/veni-vidi-ici.html


discinti saluti.

Anonimo ha detto...

Cosa ci si aspetta da uno che dichiara :"in Italia non ci sono poteri forti..almeno che io sappia".
Pura retorica. E nel suo governo abbondano gli "unicreditisti" e gli "ecclesiasti", in realtà

Linda ha detto...

Mi piacerebbe che si considerasse mercimonio anche "l'obolo" che BISOGNA lasciare alla chiesa per far ricordare i defunti durante la messa! E' uno schifo! Non bastano 10 euro per far nominare il proprio defunto (per chi ci crede e ci tiene) durante una messa dove se ne nominano anche altri 20. Quanto viene incassato per quella messa?