sabato 25 febbraio 2012

Sprechi: Il ministero mantiene 8 commissioni per censurare sei film all'anno...

Possiamo dirlo, per fortuna: è ormai un istituto arcaico. Anche perchè al tempo di internet la censura cinematografica ha davvero poco senso. Ma come al solito la macchina burocratica e i suoi sprechi è molto lenta a reagire ai cambiamenti. E così noi sosteniamo i costi di ben otto commissioni ognuna composta di sei membri per vedere ed emettere il parere della censura su tutti i film che entrano in distribuzione. Con consulenze di ogni tipo: magistrati, psicologi, rappresentanti delle associazioni dei genitori, critici cinematografici... Ed è la classica montagna che partorisce il topolino, con effetti sempre più insignificanti per fortuna: in tutto il 2011 i film censurati al pubblico sotto i 18 anni sono stati appena sei e appena un pò di più (48) quelli vietati ai minori di quattordici anni. E allora la domanda sorge spontanea: perchè non  fare come negli USA, dove i produttori si sono dati un codice di autoregolamentazione e vicino al film indicano se è una visione per soli adulti, se è consigliata a ragazzi accompagnati dai genitori ecc?
Ah certo, perchè quando si tratta di ridurre le spese inutili noi siamo davvero allergici...

2 commenti:

fracatz ha detto...

un po' per validare il detto qui a roma che fà:
6 per 8 quarantotto
damme er culo che to abbotto

nonno enio ha detto...

la censura ultimamente è applicata solo se un film fa vedere le porcate e si avvicina più a un film porno che ad un'opera d'arte.