Un’attrazione
irresistibile: quella tra i politici e il pass per i disabili che serve
a trovare parcheggio più velocemente e a transitare in barba alle zone a
traffico limitato. Un vizietto assolutamente bipartisan.
A Cesena, il consigliere democratico Mara Biguzzi, che utilizzava il pass intestato a un familiare,
si è dimessa dal consiglio comunale con una lunga lettera di scuse ai
cittadini. L’avevano beccata ad andare in giro con l’auto, dotata di
tagliandino, ma senza disabile a bordo. Dopo una quindicina di giorni di
pressing, ha deciso di gettare la spugna «ormai stanca dello
stillicidio quotidiano di giudizi» e perché, per questa storia, ha perso
finanche il sonno. Sonno che, invece, conserva la collega d’aula
Antonella Celletti (Lega Nord) che, per difendersi, tira addirittura in
ballo la «macchina del fango» (in sosta vietata). In
Liguria, invece, l’ex consigliere regionale del partito democratico
Fabio Broglia si è trovato al centro di un «giallo» per il cartellino
arancione: pass, con identico numero di concessione, sono comparsi
su due diverse auto, quasi nelle stesse ore. Una intestata a lui e
l’altro alla madre. Un caso di duplicazione? Il politico smentisce
seccamente minacciando querele oltre a ipotizzare – pure lui – un
complotto ai suoi danni. Mistero (con minacce di denunce) anche nella Capitale, dove
al consigliere di municipalità Pdl Fabio Benedetti è stato attribuito
l’uso di un pass intestato a un morto per la sua Porsche
parcheggiata in piazza di Spagna. Benedetti ha vigorosamente negato di
averlo utilizzato, e dopo mesi di accertamenti a sue spese, ha
annunciato l’intenzione di querelare chi ha osato ironizzare sulla sua
onestà. E come non parlare dell’ex sindaco di Trovo (Pavia) denunciato
per aver sbianchettato un pass disabile che lui stesso aveva
autorizzato? E se proprio non c’è un disabile a cui «appoggiarsi», le
strade della truffa per handicappati di comodo sono infinite. Con protagonisti insospettabili. Sempre
a Roma, ad esempio, c’è una inchiesta a carico dell’ex vice comandante
del secondo gruppo della polizia municipale per duemila pass «sospetti»
rilasciati a importanti imprenditori e commercianti per l’accesso
alla zona a traffico limitato: il sospetto degli inquirenti è che a
beneficiarne possono essere stati politici o gente da loro raccomandata.
2 commenti:
Solo a CESENA?
http://amicodeltrota.blogspot.it/2012/03/caro-de-magistris-non-stai-facendo.html
Faccio notare, per dovere di cronaca, che a Cesena entrambi i consiglieri hanno beccato salate multe, pagate senza fiatare, per l'utilizzo improprio di un pass del quale comunque avevano diritto per la reale esistenza di un familiare disabile (che però non era a bordo). Chi sbaglia paga, ma mentre la consigliera Mara parla solo di errore di dimenticanza del pass in auto, e dalla vergogna si è dimessa,la consigliera della Lega Nord strombazza complotti e minacce "alla marchese del grillo"... non facciamo di tutta erba un fascio, c'è una netta differenza di comportamento e di dignità pubblica che va tenuta in considerazione, fra le due posizioni. Premiamo almeno chi dimostra di sapersi prendere, con atteggiamento esemplare, le proprie responsabilità! Paolo Marani, M5S Cesena
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