Uno scambio epistolare di grande significato, quello tirato fuori dal libro "I segreti di don Verzé" che domani sarà in edicola col corriere della sera.
Lettere in cui vengono fuori i consueti e inconfessabili segreti delle stanze del potere, come la protezione del potentissimo capo dei servizi segreti Niccolò Pollari sul banchiere Geronzi (ma perchè i servizi statali proteggevano la carriera e gli interessi di un banchiere privato!?).
E soprattutto lo scambio di lettere tra il fondatore dell'ospedale San Raffaele e il Presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni. Lettere che spiegano tante cose sullo spreco di denaro pubblico e sui disastri nei bilanci della Sanità!
I contenuti emergono anche perchè Don Verzè fu sottoposto a intercettazioni per un'inchiesta su una fondazione che sosteneva a sua volta la fondazione "Monte Tabor" di don Verzé ed era sospettata di riciclare denaro della cosca calabrese dei Morabito...
Siamo ancora al 2001 e Don Verze già batte cassa, chiedendo aiuto all'amico Roberto contro il rischio di chiudere di nuovo il bilancio in rosso profondo di oltre "35 miliardi (di lire).. non costringermi a provvedimenti traumatici". Nella risposta del governatore Formigoni troviamo elencati tutti gli aiuti "preferenziali" alla fondazione e all'ospedale:
dall'accreditamento non regolare di posti letto con il servizio sanitario ai rimborsi discutibili, fino a norme e regolamenti confezionati "sartorialmente" per far guadagnare di più il San Raffaele. Per esempio: "Nella fase di accreditamento di Villa Turro si è consentita la trasformazione di posti letto di pasichiatria in riabilitazione ... per ottimizzare la fatturazione delle prestazioni rese ... la tariffa è più remunerativa".
Il San Raffaele non è un'ospedale pubblico, ma Sanità privata convenzionata e queste lettere dimostrano che era già sprofondo rosso più di dieci anni fà, divorando risorse e denaro dalle casse pubbliche!
Mentre ancora Don Verzé riempiva l'album di famiglia con le foto con Roberto Formigoni e Silvio Berlusconi. Era ancora lontano il tempo in cui arriverà il Crac del Monte Tabor, il suicidio del suo braccio destro, Mario Cal, e la morte dello stesso Don Verzé.
Lettere in cui vengono fuori i consueti e inconfessabili segreti delle stanze del potere, come la protezione del potentissimo capo dei servizi segreti Niccolò Pollari sul banchiere Geronzi (ma perchè i servizi statali proteggevano la carriera e gli interessi di un banchiere privato!?).
E soprattutto lo scambio di lettere tra il fondatore dell'ospedale San Raffaele e il Presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni. Lettere che spiegano tante cose sullo spreco di denaro pubblico e sui disastri nei bilanci della Sanità!
I contenuti emergono anche perchè Don Verzè fu sottoposto a intercettazioni per un'inchiesta su una fondazione che sosteneva a sua volta la fondazione "Monte Tabor" di don Verzé ed era sospettata di riciclare denaro della cosca calabrese dei Morabito...
Siamo ancora al 2001 e Don Verze già batte cassa, chiedendo aiuto all'amico Roberto contro il rischio di chiudere di nuovo il bilancio in rosso profondo di oltre "35 miliardi (di lire).. non costringermi a provvedimenti traumatici". Nella risposta del governatore Formigoni troviamo elencati tutti gli aiuti "preferenziali" alla fondazione e all'ospedale:
dall'accreditamento non regolare di posti letto con il servizio sanitario ai rimborsi discutibili, fino a norme e regolamenti confezionati "sartorialmente" per far guadagnare di più il San Raffaele. Per esempio: "Nella fase di accreditamento di Villa Turro si è consentita la trasformazione di posti letto di pasichiatria in riabilitazione ... per ottimizzare la fatturazione delle prestazioni rese ... la tariffa è più remunerativa".
Il San Raffaele non è un'ospedale pubblico, ma Sanità privata convenzionata e queste lettere dimostrano che era già sprofondo rosso più di dieci anni fà, divorando risorse e denaro dalle casse pubbliche!
Mentre ancora Don Verzé riempiva l'album di famiglia con le foto con Roberto Formigoni e Silvio Berlusconi. Era ancora lontano il tempo in cui arriverà il Crac del Monte Tabor, il suicidio del suo braccio destro, Mario Cal, e la morte dello stesso Don Verzé.
1 commento:
Sapete qual’è il maggior capitolo di spesa pubblica italiana? La Sanità. Per chi vuole approfondire la conoscenza dei mille mali di tale settore, con i suoi sprechi, inefficienze, truffe, corruzioni, clientelarismi, lobby, baronati ecc. suggerisco il libro "La Casta Bianca" scritto da un medico che ha dedicato la sua vita per una sanità onesta, e che ne analizza a fondo i meccanismi, proponendo anche qualche semplice ed efficace rimedio. E lo potete leggere gratis su http://giannigirotto.wordpress.com/indispensabili/libri/
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