mercoledì 21 marzo 2012

Quando la Minetti passò a prendere Ruby. In questura

Milano. La telefonata di Nicole Minetti a Berlusconi partì alle 2.11 del 27 maggio 2011. L'ultima di quella sera. Il consigliere regionale, ex ragazza-immagine, ha appena accompagnato Ruby, la ragazza minorenne fermata in Questura per furto, a casa di una prostituta brasiliana. Così chiama Silvio per rassicurarlo: "Tutto ok". Tutto ok? Ma neanche per sogno. Tanto per cominciare: la ragazza marocchina fermata era minorenne. Non poteva essere affidata a Nicole Minetti. Che, tra l'altro, la scaricò a casa di una prostituta. Secondo: nelle sei ore precedenti, c'era stato tutto un viavai di chiamate tra la Questura di Milano e Silvio Berlusconi. Almeno sei telefonate. Per far rilaciare indebitamente la ragazza (pressioni sul capo di gabinetto dell'ufficio di polizia). Questo è il cuore del reato. Infine, come si sa, la faccenda ruota intorno a un immenso giro di prostituzione, che vede coinvolte la stessa Minetti, Ruby, la brasiliana Michelle Conceicao, e diverse altre ragazze di varie nazionalità, e prostitute, e comunque tutte finite ad Arcore per allietare le feste e le cene di Re Silvio. Tutto ok, quindi? Ma sì, tutto ok. 
   

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