martedì 6 marzo 2012

Scajola inquisito per la speculazione milionaria sul Porto di Imperia

Chissà se anche l'affare del Porto di Imperia si è consumato a "sua insaputa"... Sta di certo che l'ex ministro Claudio Scajola è di nuovo indagato, stavolta nell'inchiesta per la costruzione del nuovo approdo del Porto di Imperia. Sono già finiti agli arresti l'imprenditore romano Francesco Bellavista Caltagirone e l'ex direttore della "Porto di Imperia Spa" Carlo Conti, braccio destro di Scajola.
La "Porto di Imperia spa" è una società mista per la realizzazione del porto i cui costi sono decollati da 40 a 130 milioni di euro in corso d'opera!
L'indagine della Procura mette sotto accusa l'ingresso senza gara d'appalto dei privati nella società che per un terzo vede la partecipazione del Comune di Imperia che è anche appaltatario dell'opera, costruita interamente con soldi pubblici.
Il 33% infatti vede la presenza del gruppo immobiliare Acqua Marcia di Caltagirone e un altro 33% è di un gruppo di privati fra cui il suocero stesso di Scajola.
La mancanza di una vera gara d'appalto è quella che avrebbe permesso questa composizione di interessi nell'affare e la lievitazione esponenziale dei costi. Secondo l'accusa l'ex ministro avrebbe "tirato le file dell'operazione, convocando manager e politici alla sua presenza".

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