mercoledì 11 aprile 2012

La vera storia di Rosy Mauro, la "badante" di Bossi

Rosy Mauro viene dal sud, da un paesino in provincia di Brindisi. Eppure, da più vent'anni è uno degli esponenti di spicco della Lega. Anzi, la sua "anima nera". L'ombra di Bossi, e da quando il senatur è malato, la sua "badante", come la chiamano i nemici di partito. Ma chi è, dunque, Rosy Mauro?
Una che in Parlamento non ci sarebbe mai dovuta arrivare. Diploma all'istituto di ragioneria, l'emigrazione al nord, una piccola esperienza nel sindacato. Insomma, niente di rilevante. Una donna come tante altre. Finché non incontra Umberto Bossi all'inizio degli anni '90 e viene folgorata sulla via di Pontida. Diventa una fedelissima, prende in mano le redini del Sindacato Padano, è l'accompagnatrice ufficiale di Bossi. Spara comizi più razzisti di quelli di Borghezio. Partecipa all'elaborazione di quei "riti celtici" padani, l'ampolla e il dio Po, che farebbero la delizia degli antropologi, con una buona dose di superstizione stregonesca da matrona del sud. E' temuta e rispettata dagli altri membri del partito. E diventa sempre più potente.
Così potente che il Boss/i la fa eleggere in Parlamento e nominare vicepresidente del Senato. Carica che lei riveste tutt'altro che dignitosamente. Poi arriva lo scandalo dei rimborsi elettorali.
E la "badante" finisce nei guai. 130.000 euro per un diploma di laurea fasullo. 200.000 euro di fondi neri per il suo Sindacato Padano. Bonifici direttamente dalle casse della Lega per spese non meglio chiarite, viaggi, cene, alberghi. Aiutini vari al suo capo-scorta, un ex poliziotto che fa il cantante sfigato, in arte Pier Mosca, e incide pezzi con titoli assurdi, tipo "Kooly Noody", e con il quale forse ha una relazione. Strani magheggi nella soffitta della villa di Bossi, con la moglie di quest'ultimo, che hanno a che fare con la cartomanzia e con non ben identificati riti magici. Tutto il contrario, insomma, di ciò che dovrebbe essere un rappresentante delle istituzioni.
Questa è Rosy Mauro. Che, dal canto suo, nega ogni responsabilità. Ma le carte dell'inchiesta dicono l'opposto. E sono carte pesanti.
Rosy Mauro dovrebbe prenderne atto e andarsene. Seguire l'esempio del Trota: dimettersi da vicepresidente del Senato. Perfino un "genio" della politica come lui ha capito che la festa è finita. Il teatrino ha chiuso i battenti. I "ladroni" della Lega sono stati presi con le mani nel sacco. Solo che quel sacco conteneva e contiene i soldi pubblici dei cittadini che, a suon di milioni di euro, per vent'anni hanno nutrito la follia, gli imbrogli, il delirio dei leghisti. E di questa maga da strapazzo capitata chissà come in Parlamento.            
 

5 commenti:

fracatz ha detto...

a me sti diplomi, me pare che abbiano dei prezzi esagerati.
A napoli li paghi maximo 10 mila euri, lo ha fatto vedere pure striscia la notizia.
Qui me sà che come ar solito l'informazione spara cazzate ed il bobbolo, almeno quello come me che fa funzionare il cervello rimane sbigottito, rimane.
Quarcuno se deve avè frecato sti sordi, ma tanto per noi che li abbiamo versati generosamente, che cosa cambia?
Si sà che il furbo in itaja se ncula sempre il bonaccione, l'onesto è stabilito e consolidato dalla giurispotenza

fracatz ha detto...

ah, scusate, non avevo letto l'ultima parte dove voi apprezzate il trota.
Ma che volete paragonà una donna con le palle come questa che si è fatta dal nulla , con un misero testina che ha ereditato la pappa già bella e pronta?
Ma che volemo scherzà?
Tanto di cappello alla tizia per come si è saputa amministrare circondata da un bobbolo di piccoli mafioncelli e perdipiù ora anche invidiosi

Andrea Paglialunga ha detto...

è colpa di gente come te, "fracatz" se viviamo in un paese corrotto e fatto di politici che non sanno fare il loro lavoro ma solo i loro comodi. "si è fatta da sola"...ma vaffanculo!

littleleaf ha detto...

In effetti l'Italia negli ultimi anni ha investito in gente come questa e i risultati si vedono tutti.
Si e' deciso di lasciare a fare la fame gente con le palle vere, ma che ha perso tempo a studiare invece che leccare il culo ai politici (che li avrebbero riempiti di soldi facili, anche con lauree prestigiose che costano 13 volte di piu' del prezzo di mercato... nero).
Ce la meritiamo questa gente, fracatz, continua a alzare il cappello fino a quando non ti si fregano anche quello!

Giuseppe Longo ha detto...

100.000 per un diploma di laurea fasullo, soprattutto quando si tratta mantenere l'anonimato più assoluto data la natura di figura pubblica della destinataria sembrano ben poca cosa.
Il problema è che viviamo in un paese dove per coloro che fanno parte della "casta" è divenuto possibile anche l'impossibile.
Una casta di politici, sindacalisti e imprenditori che attraverso i media è riuscita a promuovere anche presso il popolo la distruzione di quel minimo di senso etico che ci rimaneva dalle nostre radici antiche. Oggi si sente sempre più spesso (es. fracatz) che il fine giustifica i mezzi, che una corrotta imbrogliona, truffatrice di mezza tacca, come la Mauro "ha le palle perchè si è fatta da sola" (mi scuso per la volgarità, ma è una citazione...).
MA stiamo scherzando?
C'è gente che sta lodando Bossi per aver preso le distanze dal figlio e la Lega per avere intrapreso un processo di "ripulitura".... ma siamo seri... stanno solo facendo piazza pulita dei capri espiatori. E' impossibile che Bossi, Maroni, Calderoli non sapessero. E anche se dovessero non avere partecipato al ladrocinio, erano pur sempre conniventi e, se non sbaglio, questo è un reato quasi altrettanto grave