giovedì 24 maggio 2012

Al via le liste civiche nazionali: il PDL si affida a Bertolaso, il PD a De Magistris



Eccola la nuova creatura berlusconiana, tra pochi giorni si alzerà il sipario. Ci sta lavorando zitto zitto da mesi ormai, nel riserbo più totale. È una lista nuova di zecca, non un partito per carità. In tempi di grillismo quella parola è un tabù. Si svela dunque l´arma segreta del Cavaliere per risalire la china: un listone nazionale di società civile, nemmeno un politico candidato. Si dice ne abbia già selezionati 300, in gran parte imprenditori, ma anche giovani presi dal vivaio del Ppe e professionisti, li ha incontrati uno a uno il lunedì ad Arcore. Una riedizione di Forza Italia, se si vuole. L´ispirazione è sempre quella. A capo della macchina chiamerà una vecchia volpe, un personaggio ultra-collaudato nell´organizzazione di eventi in tempi ristretti come l´ex commissario alla protezione civile Guido Bertolaso.

E il Pdl? Berlusconi pare aver rinunciato all´idea di trasformarlo in qualcosa d´altro. Ormai, nelle sue parole, «è irrecuperabile». Troppe correnti, troppe «vecchie facce», troppe aspirazioni da dover soddisfare. Berlusconi pensa sì ad altro, ma senza disfarsi del vecchio. È un progetto di moltiplicazione dell´offerta. Più prodotti sullo scaffale per pubblici diversi. Anche perché la vecchia guardia non ci pensa affatto a sbaraccare il partito.

Tremano anche i tanti movimenti che si agitano intorno al Pd. Beppe Grillo rischia di travolgere i tentativi di formare liste civiche nazionali che puntualmente si affacciano sulla scena alla vigilia delle elezioni. Luigi De Magistris e Michele Emiliano non possono perdere tempo. Se vogliono fare un passo, lo devono fare presto. "Alba", progetto di Ginsborg, Rodotà, Gallino, pensa di portare in Parlamento l´istanza dei beni comuni. È coinvolto anche Alberto Lucarelli, assessore di De Magistris, che fa da link con il movimento Arancione. Elio Veltri, Oliviero Beha, Dario Fo e Marco Travaglio firmano il Manifesto per la riforma della politica e puntano anche loro al 2013. Senza Travaglio che si sfila da operazione elettorali. Ora a questo fermento bisognerà dare un ordine. E a sinistra non è mai facile.

1 commento:

Paolo Marani ha detto...

E' ridicolo, come prima fossero tutti in fila a sbeffeggiare grillo e la sua presunta antipolitica, ed ora fanno a gara a chi lo imita meglio, rubando le idee, gli slogan, le parole, il marketing.
Qualcuno ci cascherà in questa grottesca operazione di maquillage ?

Ho il sospetto che ci piglino tutti per branchi di coglioni.