L´aula della Camera vota a rilento ieri i primi sei articoli della legge che mette mano al finanziamento ai partiti. Passa il dimezzamento dei fondi: da 180 milioni a 90, ma passa anche il trucco con il quale aggirare questo taglio (vedi il link qui).
Ma passa anche un emendamento dell´Udc che impone ai partiti di avere uno statuto "democratico" per chiedere il finanziamento. Una norma che, letto il "non statuto" del movimento di Grillo, sembra fatta ad hoc, contro il movimento del comico. Il quale oggi dichiara di non voler accettare i soldi del finanziamento pubblico, ma nel caso in cui un giorno cambiasse idea, non avrà comunque la possibilità di usufruirne.
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