sabato 23 giugno 2012

Minetti pornostar: se il problema è crederci


Mercoledì scorso ha preso a rimbalzare sui media la notizia data dal settimanale Diva e Donna che Nicole Minetti, delusa dalla politica, si sarebbe dichiarata pronta ad accettare una significativa offerta professionale: la partecipazione ad un film hard. Passano 24 ore e Nicole, dopo un primo no-comment dato a Vanity Fairsmentisce la voce, rilasciando un comunicato in cui dichiara tra le altre cose “Sto valutando con i miei legali ogni iniziativa da intraprendere contro chi vuole distruggere la mia figura di donna e il ruolo di politico che ricopro con impegno e orgoglio da sempre“.
Mi rendo conto che nel momento in cui l’Europa rischia seriamente di andare a ramengo, parlare degli “appetiti” – economici  o di altra natura – di Nicole Minetti appare al solito piuttosto superfluo.
E tuttavia, per come la vedo io, il solo fatto che possa risultare tutto sommato credibile la storia di una consigliera regionale che decida di ‘mettersi a nudo’ accettando l’offerta di partecipare ad un film hard può essere considerato nulla più che un effetto collaterale di almeno due preoccupanti derive della nostra attuale società.
La prima:  il depauperamento di senso della funzione politica. Oltre ad essere stata eletta a simbolo del do ut des – che potremmo tradurre efficacemente con “te la do affinché tu mi dia qualcosa” – la politica appare sempre più agli occhi di tutti  come un semplice mezzo per raggiungere il successo e l’arricchimento personale. Si è smarrito del tutto – specie agli occhi dell’opinione pubblica, cioè di chi ’subisce’ la politica – il senso della politica come missione, come servizio, come sforzo di rappresentare dignitosamente una parte della collettività, assumendosi l’onere e la responsabilità della costruzione di regole e strumenti per il buon andamento della società e per un sano sviluppo della stessa.
Seconda deriva sociale: l’apparire prima dell’essere. L’involucro prima del contenuto. Il motto imperante  è oramai  “M’agito ergo sum”. Esisto se mi agito, se smuovo le acque al punto che si parli di me, se sono sulla
bocca di tutti, se sono personaggio pubblico, in qualsiasi modo, a qualsiasi prezzo. Anche la dignità viene oramai sacrificata quotidianamente sull’altare della visibilità sempre e comunque. Il tempo di esposizione mediatica è l’unico parametro da considerare – e dunque l’unico obiettivo da conseguire – per considerarsi una persona di valore.
È in questo contesto che l’idea di una Minetti che, approdata alla politica dalle stanze di Arcore, si lasci tentare dal mondo del porno finisce con l’apparire non solo credibile, ma persino diabolicamente logico.
E se un tempo una pornostar – penso soprattutto a Cicciolina, ma naturalmente anche a Moana – poteva entrare nel mondo della politica, non senza polemiche naturalmente, oggi appare addirittura verosimile che possa accadere il contrario.
Cosa che fa riflettere e non poco.
Perché tra politica e hardcore, ne converrete, la linea di demarcazione dovrebbe essere decisamente netta.
Una società che non riesca nemmeno a meravigliarsi più di tanto che una consigliera regionale possa logicamente aspirare a diventare una stella del porno comporta necessariamente un fatto: che in questo nostro disgraziato paese è dato implicitamente per scontato che l’accesso ad una carica pubblica possa essere dipeso dalla carica pubica.
Che poi questo sia vero o presunto poco importa (si fa per dire).
Quel che importa è che una società del genere, se non inverte la rotta, non può che avere ben poche chances di sopravvivere a se stessa.

Luigi Bruschi

5 commenti:

KERT ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
KERT ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
fracatz ha detto...

è il bello della democrazia
questa fanciulla è stata eletta da valorosi rappresentanti del favoloso bobbolo tajano
quindi i suoi comportamenti sono giustificati e validi
Altro sarebbe stato se si fosse trovata lì per censo come avviene nei regimi monarchici non anglosassoni
Si potrebbe recuperarla con un partito serio, con programmi semplici ma efficaci
Il partito degli under 70.0000

Marco Tagliafico ha detto...

MAGARI, COMPREREI SUBITO I SUOI DVD.

Unknown ha detto...

Ma tutta sta gente che fa commentini a caso nei vari articoli, pensa di essere in un post per bimbiminchia su facebook?! non ho parole...