martedì 7 agosto 2012

Va in carcere a trovare il suo complice: Scajola e l'(ab)uso del tesserino parlamentare

Ne parlavamo qualche settimana fa sull'uso fraudolento dei deputati del potere ispettivo loro concesso ai sensi dell'art. 67 del Regolamento Penitenziario, cioè la legge 354/75, che istituisce e conferisce loro il potere ispettivo sulle condizioni delle strutture carcerarie in Italia.
L'art. 67 permette ai deputati in qualsiasi momento, di presentarsi in un istituto penitenziario e pretendere di entrare immediatamente per verificare le condizioni di vita dei reclusi.
Ebbene ogni qualvolta finisce in galera un politico o qualche VIP, inizia la processione dei colleghi parlamentari che, incuranti pure di fingere un qualche minimo interessamento alle condizioni del sistema carcerario, corrono al capezzale del detenuto "eccellente".
L'onorevole Scajola risulta indagato nella prima tranche d'inchiesta proprio con Caltagirone, in merito alla corruzione e alle tangenti che hanno contraddistinto la storia della costruzione del nuovo porto di Imperia . 

2 commenti:

Angelo ha detto...

Caltagirone è il suocero di Casini vero? ehehe poveri noi!

fracatz ha detto...

tutti gli over 70.000 sono profondamente cattolici e perdippiù cristiani, si recano in carcere per ottemperare ad una delle opere di carità che recita "visitare i carcerati"
Il partito degli under 70.0000