mercoledì 12 ottobre 2011

Dalla Lega all'IDV: i sotterfugi per aumentare lo stipendio degli inutili consiglieri provinciali

Questa storia, con i suoi squallidi personaggi, è ambientata a Torino, ma è purtroppo un andazzo molto diffuso dal nord al sud del paese.
I protagonisti sono i consiglieri provinciali, figure istituzionali di cui si percepisce con sempre maggior difficoltà la loro funzione politica e sociale.
Il loro stipendio-base è modesto ed è necessario quindi ricorrere ad alcuni squallidi sotterfugi per rimpinguare le loro tasche, non foss'altro per i fiumi di denaro sperperato in campagna elettorale per mostrarci ossessivamente i loro faccioni  suadenti e sorridenti.
Il trucco è semplice, da abbinare alla moltiplicazione delle sedute delle commissioni che possono durare anche quindici minuti.
Roberto Cermignani, dopo essere stato eletto nel Consiglio provinciale torinese sposta la sua residenza da Torino in provincia di Cuneo, a Cherasco.
Allo stesso modo il capogruppo della Lega Padana Renzo Rabellino, malgrado abiti da molti anni in via Vidua a Torino, se ne vede bene dal lasciare formalmente la sua residenza a Sambuco.
E il capogruppo dell’Idv Raffaele Petrarulo, una volta eletto, spicca il volo - sempre e solo sulla carta degli uffici comunali - per l'ultimo paesino al confine con la Francia, Bardonecchia.
Il motivo di queste "movimentazioni" sono gli squallidi 80 centesimi al chilometro che la provincia elargisce come "rimborso spese per i fuori sede”.
80 centesimi per 200 chilometri tra andata e ritorno, moltiplicato per 20 giorni al mese: a fine mese sono oltre 3.000 euro al mese.
Lo squallore è sentire poi queste persone parlare di abolizione dei privilegi e delle province: cari Bossi e Di Pietro.....ma vaff....

s.t.

3 commenti:

LELLO JAMM JA ha detto...

Il simpatico FORCONE sono tutti uguali se non piu' ladri quelli che predicano proprio come i preti che dicono di non fottere e poi ti fottono

chi lo capisce ha detto...

....anculo

(dimenticavi aggiungere)

Paolo Marani ha detto...

Hai lasciato indietro il trucco più comune utilizzato dai consiglieri provinciali per aumentarsi lo stipendio (almeno in emilia romagna)...

Si indice la convocazione in tarda mattinata alle 12:30, così alle 13 si va in pausa pranzo, e si ritorna alle 15. Una norma stabilisce che se la seduta è interrotta dalla pausa pranzo viene retribuito il gettone di presenza DUE VOLTE, sia per la mattina che per il pomeriggio.... e così sia! GNAM!