lunedì 17 ottobre 2011

Roma 15 ottobre: racconti di un'illusa

Roma 15 Ottobre. Io a Roma c'ero...sono scesa da Ancona con i miei compagni in pullman: 4 ore di viaggio, 6 birre, 3 o 4 jont e siamo arrivati ad Anagnina caldi, caldi di quel calore che siamo soliti chiamare rabbia. Siamo scesi in molti o meglio tanti, talmente tanti che una mobilitazione così non si vedeva da anni...e quando scendi dal bus e non vedi i soliti visi ma ne vedi altri che come te condividono quel sentimento hai la sensazione che il cuore ti esploda e l'unica cosa che desideri è muoverti, quasi correre pur di raggiungere quella parte di spezzone che ti hanno assegnato e stare lì, in mezzo a quel calore che scotta, il calore di 500.000 persone. Chiamiamoli come vogliamo: indignati, ribelli, precari, studenti, militanti...come vogliamo. I nomi non fanno le persone. Eravamo gli italiani...eravamo un popolo arrabbiato perchè...guardiamoci intorno: ci stanno togliendo tutto cazzo. Sapevamo per certo che la manifestazione doveva essere "pacifica", così era stato deciso, vista la larga partecipazione, così ci siamo portati i caschi solo per evenienza.
Mai ci saremmo immaginati..... 
Così bandiera in spalla inizia il corteo, ci muoviamo per le vie della città, io e i miei compagni stretti stretti l'uno all'altro, troppo presto per domandarci il motivo della scelta di lasciare lo spezzone dei centri sociali
così indietro rispetto alla testa del corteo, certo siamo partiti con la consapevolezza che qualcosa poteva succedere ma alla fine cosa è successo?
Nessuno di noi lo sa...e questo è un noi che vacilla, perchè, quando dico Noi, mi dissocio dai fatti di ieri. Procediamo, e tra i cori ecco le prime esplosioni, da lontano vediamo salire le prime fumate nere. Alcuni dei mei compagni ci lasciano e corrono avanti per vedere cosa succede. 
Imbocchiamo via labicana, inizio a sentire delle urla, gente bardata cammina ai margini del nostro movimento, sono vestiti di nero, caschi in testa e passamontagna, io e miei compagni ci guardiamo confusi, e dalle urla ecco che corrono altri manifestanti, e corrono contro questi bardati. Alcuni vengono presi e portati via dal corteo, altri proseguono in massa, perchè aumentano, vengono fuori da tutte le parti, e tutti gli urlano contro. Ad un certo punto anche i miei compagni urlano, e la domanda che mi pongo è MA CHI SONO?? Chi sono questi bardati? Perchè la gente gli urla contro? Questi non sono i miei compagni, non siamo NOI. E se i bardati non siamo Noi...
Le persone urlano Fascisti, altri dicono sono gli infiltarti, altri dicono sono gli anarchici...ma io e miei compagni rimaniamo lì un po confusi, con in bocca solo quelle che sono mezze verità. Poi succede che tra la confusione di persone che corrono a destra  e a manca ci disperdiamo un pò... Dopo alcune esplosioni vediamo la gente correrci incontro, così su due piedi formiamo i cordoni per marginare questa corsa scaturita dal nulla...perchè la gente ha paura e quando ha paura corre. Così urliamo "non correte, non correte!!"  e nelle nostre teste pensiamo "ecco, dov'è il servizio d'ordine?" , "chi gestisce il corteo?", "perchè queste persone corrono?...".  Ed ecco che nasce il CAOS, figlio della paura piu bieca.
Poi torna la calma..quella calma apparente, e il nostro spezzone è a qualche metro dallo spezzone di Uniti per l'alternativa...siamo ad un incrocio di via labicana. Arriva Paolo, alza le braccia e dice "ragazzi facciamo il punto della sitauzione, mettiamoci in mezzo all'incrocio". Così ci muoviamo e raggiungiamo l'incrocio per accordarci su come muoverci.
Io sono ancora con la mia bandiera in spalla nella parte sinistra dello striscione, guardo Paolo ancora un pò confusa, quando i miei occhi vedono sfrecciare dalla strada destra dell'incrocio le volanti e le camionette e allora c'è chi urla "avanti" e chi urla "indietro", si lanciano così a 60 o 70 km/h sulle persone, con l'intenzione e dico con l'INTENZIONE di predere sotto i manifestanti. Noi ci spostiamo, prendiamo i nostri compagni per le vesti e li tiriamo via dalla strada.
Le camionette intanto sfrecciano tra il corteo pacifista, sono tante, e si fermano in mezzo alla strada bloccandoci il passaggio e lanciando i primi lacrimogeni, così tutti scappano, io respiro e i fumi mi entrano in gola, gli occhi si gonfiano, scende qualche lacrima, mi alzo il fazzoletto e corro a ripararmi con i compagni, là ci sono persone che non riescono a tenere aperti gli occhi, così prendo la mia bottiglietta di limone e lavo il viso a quegli sconosciuti, quegli sconosciuti che come me hanno un calore, e hanno la rabbia....la rabbia di piazza che nasce quando vedi i tuoi diritti vacillare, e quando in testa hai solo un gorviglio di pensieri e vuoi tornare là a far capire al potere che lo Stato sei tu...o meglio lo Stato siamo NOI, quel "noi"...e che non sono cazzate quando scriviamo E' polizia di Stato o Stato di polizia? Non sono frasi fatte, sono le frasi di chi la piazza la vive...perchè guardarli i video del G8 fanno un certo effetto, vedere i blindati lanciarsi tra i ragazzi crea disagio, ma li vedi lì protetta da uno schermo...
Quando la piazza la vivi, però, quando i blindato si lanciano contro di te...tutto cambia....è lì che nasce la guerriglia urbana...è lì che nasce la parte più solidale del movimento, siamo un "noi" contro loro. Ma questo non è successo...siamo stati tagliati fuori, divisi pezzo per pezzo, un corteo moribondo lacerato dalla paura e dalla confusione, i miei compagni ed io in primis, fermi lì nelle scale a decidere il da farsi, c'è chi ha detto Il corteo è finito, torniamocene a casa...torniamocene a casa??? ma come...4 ore di strada, 6 birre, anni e anni di progetti, articoli, manifestazioni, acqua bene comune, CPT, immigrazione, sistema monetario, NO TAV, diritti e libertà..così... un torniamocene a casa.
Ci siamo raccolti, 9 o 10 persone, abbiamo salutato tutti e ci siamo incamminati verso piazza San Giovanni dove c'era la guerra...siamo arrivati lì tra un tetto crollato, macchine e vetrine distrutte, cassonetti in fiamme e gente disperata. E mi dissocio, mi dissocio da tutto quello che ho visto, quella gente, quella gente non eravamo NOI...  i miei compagni erano quelli confusi tanto quanto me..erano quelli costretti dalle camionette in fondo a via labicana, i miei compagni erano quelli corsi in cima al corteo per creare un servizio d'ordine inesistente..i miei compagni erano quelli che non avrebbero mai messo in pericolo le persone al corteo....è questa la differenza tra un "noi" e il loro. Noi la piazza la facciamo gridare di rabbia quando vediamo le ingiustizie, quando sentiamo scivolar via la Libertà, quando vediamo colpire un compagno o un manifestante indifeso, i miei compagni sono quelli che mettono come prima responsabilità il corteo, non certo quelli che lanciano pietre e fumogeni su di esso. Con questo dico che... la manifestazione si è divisa o l'hanno voluta dividere, ci hanno voluto dividere, e non starò qui a leggere le cazzate che la gente scrive, non accetterò chi dice che i black bloc non c'erano e che eravamo noi... Eh no, questa volta c'erano perchè non siamo al 14 Dicembre, dove la rabbia era legittima, ma soprattutto dove a fare gli scontri c'eravamo Noi, gli studenti, i precari, gli operai UNITI. Questa è l'unica rabbia che accetto..quella scaturita dal calore dell'unione, quella che crea una violenza che libera e non che opprime e reprime. 
La rivoluzione è un atto d'amore verso l'umanità...non dimentichiamoci mai queste parole... perchè sono quelle che muovono i nostri sogni e il nostro futuro, sono le parole che troveranno la giustizia, sono le parole che muoveranno una rabbia legittima e non lasceranno spazio a chi vorrà oscurare il Movimento.
Il Che lo disse e io lo ribadisco: BISOGNA ESSERE DURI SENZA PERDERE LA TENEREZZA


sogni di un mondo diverso

19 commenti:

Tullio ha detto...

se l'autrice di questo scritto si aspetta elogi, è lontana dal riceverli, mi dispiace ma un corteo non sarà mai pacifico se carico di rabbia, non sarà mai pacifico se i manifestanti non si assumono le proprie responsabilità presentandosi a volto scoperto a manifestare le proprie idee. Quando alla bandiera di Che Guevara si sostituirà quella italiana, forse si ravviveranno le speranze.

vaza ha detto...

queste cose mi sgomentano,rimani senza la parola,e non condivido i blak bloc,certamente sono il braccio armato di qualche testa di vitello.A mio parae è meglio andarsene e lasciare questo casino a chi lo ha creato.

Django ha detto...

Tullio, un pò di confusione in testa? La rabbia è un sentimento del tutto legittimo. E' evidente che chi fa danni è, alla fine, figlio dello stesso sistema che fa finta di combatterli. Uno vive in simbiosi con l'altro. Inoltre, chi nega la rabbia e chi la fa esplodere ha la stessa incapacità di gestirla. Quanta aggressività c'è nella sordida rabbia di chi si sente superiore a tutti e denigra, appiccica definizioni, isola chi è diverso? Non tutta la violenza è fatta di vetri rotti...

Django ha detto...

P.S. Berlusconi, Bossi, Fini, Tremonti, e tutto il resto della banda.. spaccano vetrine?

daniela ha detto...

Boh, sarò vecchia... ma io c'ero, c'erano i miei figli (giovani come te, forse) e non avevamo nè caschi ne limoni.... per evenienza.

jentilini ha detto...

I caschi per evenienza non esiste. E' una grave ammissione di colpa. E' una mentalità sbagliata che deve necessariamente cambiare. Io se vado a manifestare ci vado con l'ingenuità di uno che non pensa minimamente che dovrà fare a botte con qualcun' altro. E mi spiace perchè sabato c'erano famiglie, bambini, persone anziane, disabili. Io, come loro, quando ho visto gli scontri sono andato via, e non perchè sia un codardo o perlomeno non solo per quello, ma perchè ormai si era perso il senso. Nessuno cantava più, nessuno mostrava più i propri cartelli, le proprie creazioni, nessuno era più "indignato" come lo avevo concepito io. Si era passati ad una morbosa e adrenalinica curiosità nel voler vedere gli scontri, nell'andare vicino, nel fotografare. E questo mi fa riflettere.

Michel ha detto...

Ma stanno parlando dello stesso corteo?

http://lanuovaferrara.gelocal.it/cronaca/2011/10/16/news/corteo-interrotto-e-la-prima-volta-1.1599550

Vergogna, vergogna, vergogna a tutti coloro che cercano giustificazioni alle fiamme.

prometeo56 ha detto...

e bravi ,hanno vinto i politici,ci hanno teso un'imboscata bella e buona con tanto di metodi Cileni.Ed ora?AVANTI CON LA LEGGE REALE...... SULLA APLICAZIONE DELLA QUALE SONO TUTTI D'ACCORDO, ANCHE LA SINISTRA E IL FORCAIOLO DI PIETRO.é PROPRIO IL CASO DI DIRE povera italia, E SOPRATUTTO poveri noi.

Tullio ha detto...

@Django: non bisogna presentarsi con rabbia in cuore, ma preferire un po' di orgoglio, raziocinio, speranza e desiderio di cambiare le cose in bene non in male... la rabbia porterà sempre e solo ad agire nel modo sbagliato a o a produrre qualcosa di peggiore...

Non ho fatto riferimento poi a sostanze stupefacenti e alcoliche che chiaramente NON DEVONO allietare mente e corpo degli individui poiché l'alterazione degli stessi non aiuta.. quando gli stessi impareranno a controllarsi e dominare le proprie azioni, allora si avrà un mondo migliore.

Slanter ha detto...

Michel... usa il cervello.
Secondo te chi ci ha guadagnato da ciò che è accaduto? I manifestanti? Gli organizzatori? I cittadini italiani? O forse i maiali politici?
Guardati questo video
http://www.youtube.com/watch?v=Q7WvLwmgqn4&feature=share
Basta ipocriti del cazzo! Vivete nel paese che meritate perchè siete un greggedi pecoroni!

Zteiner ha detto...

"Imputato,
il dito più lungo della tua mano
è il medio
quello della mia
è l'indice,
eppure anche tu hai giudicato.
Hai assolto e hai condannato
al di sopra di me,
ma al di sopra di me,
per quello che hai fatto,
per come lo hai rinnovato
il potere ti è grato."

Fabrizio De André

-- DavideVsGolia -- ha detto...

Quel "noi" perchè invece di manifestare, urlare, proporre idee che quasi sicuramente resteranno sparse e disorganizzate, non stila programmi concreti, obbiettivi raggiungibili, proposte di cambiamento e programmi attuativi?

Aldus ha detto...

Quel maledetto di Maroni ne sta approfittando d'accordo con tutti gli altri per prendere a pretesto i disordini di alcuni onde imporre nuove regole contro le manifestazioni e con lui quel verme di Alemanno vieta cortei in Roma! Ma non si possono vietare cortei, essendo essi una democratica manifestazione!

Massimo ha detto...

..."così ci siamo portati i caschi solo per evenienza"...

Gia mi basta leggere questo per capire.... il casco a cosa ti serviva? avevi intenzione di noleggiare uno scooter??? perche' non mi risulta che serva un casco per partecipare ad una manifestazione pacifica...

Rena ha detto...

Io non c'ero con loro, ma, le tv i giornali e tutti i mezzi ci dicono di fare manifestazioni pacifiche , di stare in fila ecc, mi sa tanto da animali ammaestrati :ma come, mi portano via 2/3 dello stipendio,la pensione è un miraggio,vado a comprare benzina per l'auto,sigarette, gasolio per riscaldamento o da mangiare ed è tutto carissimo,rincarato da queste tasse che non servono a un cavolo perchè servizi, ospedali scuole strade sono a pezzi, e devo fare il bravo bambino ordinato?
Siamo a leggi da dittatura,leggi per bloccare i tribunali, leggi per bloccare i giornalisti, e dobbiamo stare composti?
Sapete come la penso? Dovremmo dire a quella gente li' quelli che stanno al governo, che li manderemo in galera, per attentato alla costituzione(liberta' di espressione popolo sovrano ecc.)Per averci rubato le pensioni, i patrimoni dello stato, per alto tradimento di chi ha tradito il mandato del voto(scilipoti ,radicali e tanti altri)E che ci riprenderemo tutti i nostri soldi rubati, TUTTI, siano dove siano !
Detto ciò , mi dispiace molto per chi privatamente ha subito danni personali Sabato scorso.
Renato.

Cris ha detto...

buffona tu come tutti quelli che ti stavano attorno. ma vai a lavorare va (magari fuori dall'italia, qui non resta nulla) che è meglio inveve di ARRIVARE DROGATA ANCORA PRIMA DI INIZIARE e di portarti "il casco per evenienza"...... AVETE L'ITALIA CHE VI MERITATE.
vi chiamate compagni.. NON SAPETE MANCO CHE CAZZO VUOL DIRE IL COMUNISMO.
PS: comuqnue si sente puzza di lettera falsa ;) mi spiace caro spider, hai finito di prenderci per il culo. Sei stato bravo, però, complimenti.

Michel ha detto...

@Slanter: Non sono qui a dire chi ci ha guadagnato o chi no, solamente che a leggere certe stupidaggini come "così ci siamo portati i caschi solo per evenienza" vien da ridere. Per evenienza cerco di manifestare pacificamente a volto scoperto, e perchè no, lasciandomi anche identificare se serve!
Non con un casco in mano...

Willy ha detto...

Caschi per evenienza? un bel fazzoletto al collo da alzare giusto giusto quando allo sopio dei lacrimogeni? una bella bottiglietta di limone tanto per farsi una limonata calda se si dovesse prendere freddo allo stomaco, chi non se la porta appresso? ma fammi il piacere... estremista te e tutti i tuoi simili vestiti di nero. Quando inizierete ad andare in corteo armati solo della vostra voce allora, ma solo allora avrete il mio rispetto.

giosweb ha detto...

Vorrei fare notare che i 200 (che poi erano almeno un migliaio) sono persone che, secondo le teorie di democrazia diretta degli stessi indignados, avrebbero partecipazione diretta alla vita politica. Già mi immagino il caos dove una massa di trogloditi decide la vita dei premi nobel... L'unica cosa che ci rimane da fare è prenderci un bel B&B Trapani e farci una vacanza lontano da sto schifo.