martedì 6 dicembre 2011

Minzolini sotto processo: spese folli, ristoranti e alberghi a 5 stelle con la carta di credito aziendale della Rai (cioè con i soldi nostri)

Dopo aver distrutto il servizio pubblico televisivo, mandato in fumo milioni di euro di introiti pubblicitari a causa del tracollo degli ascoltatori (dal 32,79% nel 2006-2007 dell'ex direttore Gianni Riotta, si è passati al  25,21% del 2009-2010), il direttore del TG1 stamane è stato rinviato a giudizio per il reato di peculato, in relazione all'uso della carta di credito aziendale. 
Il processo a carico del giornalista comincerà l'8 marzo prossimo, davanti ai giudici della VI sezione collegiale di Roma. 

Il rinvio a giudizio comporta, secondo le regole interne della RAI (che si è tra l'altro costituita parte civile), le dimissioni e quindi be presto diremo addio a Scondinzolini e i suoi deliranti editoriali.
Secondo i giudici, Minzolini avrebbe sforato in 14 mesi il budget a sua disposizione per circa 65 mila euro: alberghi a 5 stelle, gioielli, cene per migliaia di euro nei più rinomati ristoranti di lusso. Tutto a carico dell'azienda RAI. Cioè a carico di noi contribuenti.

6 commenti:

ilcumo ha detto...

Non è certo il primo. Tutti i dipendenti RAI fanno la cresta, spendono e spandono con i soldi nostri. Andrebbero licenziati in tronco uno per uno dopo avergli fatto risputare tutte le spese ingiustificate effettuate. E' una vergogna!!

Roberts !!! ha detto...

Va detto che i 65 mila li aveva già restituiti prima dell'accusa...

Fonte ad es. qui:
http://www.repubblica.it/politica/2011/12/06/news/rai_minzolini_a_giudizio_per_peculato-26175281/

Palmi ha detto...

Si ma per tentare di pararsi

Anonimo ha detto...

"Masi, Minzolini ed altri", uomini di berlusconi per il controllo totale della comunicazione televisiva. Sperperano denaro pubblico e ci sguazzano, questi vigliacchi.

Il mio nick è "Filippo ed altri" dedicato ai morti sul lavoro e che mai potevano spendere o sognare di possedere 3000 euro tutte insieme.

Mr. Tambourine ha detto...

È che lui ha più spese perché ha la zeppola e nessuno lo capisce.

www.ciclofrenia.it

Maria Luisa ha detto...

Io sono una ex dipendente Rai, assunta con regolare concorso nel lontano 1967. Non ho mai avuto raccomandazioni politiche, infatti aldilà di qualche lettera di di encomio e un paio di aumenti di merito, non ho fatto una gran carriera . Certamente pero' non ho mai fatto la cresta su alcuna spesa. Non e' giusto fare di tutta l'erba un fascio e io non ricordo mai nessuno direttore di Tg comportarsi come questo qui, anche se trovo quasi più scandalosi i suoi editoriali delle spese pazze fatte con la carta di credito aziendale.