Il cerchio alla fine si chiude. Alcune delle prostitute "di lusso" (come si dice in gergo) del vicentino hanno accettato di pagare ratealmente le sanzioni della guardia di finanza, versando fino a 300mila euro allo Stato. Non si tratta delle migliaia di persone che si prostituiscono in strada, in vari casi costrette, e che trattengono una piccola parte del guadagno di questa rischiosa attività, mentre il grosso finisce in mano a papponi e organizzazioni criminali. Ma di lucciole che accumulano guadagni domiciliari a molti zeri grazie a clienti particolarmente danarosi e a prestazioni molto "costose". Eppure risultano "nullatenenti" al fisco. Le fiamme gialle hanno inteso questi guadagni, attualmente illeciti, come tangenti e perciò tassabili, o come "guadagni di lavoratrici autonome domiciliari in nero" e quindi ugualmente tassabili.Certo però si può obiettare che queste ragazze non avevano alcun modo per essere i regola con le tasse, essendo la prostituzione illegale. E la stessa disponibilità espressa da molte di loro a pagare fa emergere ancora una volta in più l'interrogativo sul perchè non legalizzare e normare questa attività, cosa che, al di là delle entrate del fisco, la renderebbe molto meno pericolosa per chi la svolge soprattutto in strada.
Ma la vera notizia è che ora, tramite la provenienza dei costosissimi regali ricevuti da queste ragazze, gioielli, auto di lusso e a volte addirittura case, la gdf sta risalendo agli accertamenti patrimoniali sui clienti che quasi sempre sono non meno evasori fiscali... molti sono stati già beccati.
Sai che sorpresa!
2 commenti:
Informati meglio, la prostituzione è legale, ma i politici ipocriti fanno finta che non lo sia, evitando di regolamentarla.
Vero. E' Legale fare la prostituta, non il "pappa" (sfruttamento della prostituzione).
A questo punto vogliamo vedere la partita IVA di queste signorine (e signorini)!
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