venerdì 24 febbraio 2012

Fitch declassa ancora la Grecia, la Commissione UE prevede il crollo del Pil italiano: ma a che servono allora i "sacrifici"!??

Fitch declassa la Grecia da CCC a C, l'ultimo gradino prima di un default seppur "parziale"!
Proprio all'indomani della nuova manovra lacrime e sangue imposta alla Grecia l'agenzia di rating europea provoca un altro crollo della borsa greca prevedendo che questo stesso accordo non eviterà il default greco e il suo stesso regime di applicazione comunque remunererà solo in parte i crediti.
Un pò la scoperta dell'acqua calda, ma fa rabbia che prima di ogni nuova ondata di sacrifici tutti li presentano come l'ultimo gradino per accedere alla "salvezza" e poi ci dicono che "la dicesa nella disperazione continua"!
Allo stesso modo la Commissione Europea ha previsto un possibile crollo di un altro 1,3% del pil italiano nel 2012. Altro che "taglia italia" e "cresci italia"....!!
Malgrado le purghe e la cura da cavallo del nuovo governo Monti ora si scopre anche qui l'acqua calda: che i sacrifici imposti soprattutto ai ceti sociali più deboli abbassano la loro capacità di spesa insieme ai redditi e deprimono consumi ed economia. E la crisi si avvita su se stessa: la diminuzione del PIL diminuirà infatti anche il gettito fiscale e di conseguenza peggiorerà la condizione del debito e ci chiederanno altri "sacrifici". Lo prevedeva già il grande economista John Maynard Keynes quasi un secolo fà!
Ma allora a che servono i "sacrifici"!? Forse solo a garantire gli interessi finanziari ma non a rilanciare l'economia? Non è che stanno sfuttando la crisi solo per distruggere i diritti del lavoro!?
A questo punto sembrano dubbi legittimi anche a me. E mi chiedo se non ci vogliano ricette nuove, da uomini che non sono troppo legati all'alta finanza, che abbiano magari il coraggio di dire che una parte del debito, quella cresciuta con operazioni speculative senza regole, forse va "ricontrattata" e ridotta su iniziativa autonoma del paese, prima di subite i ricatti dei "piani di salvataggio" come per la Grecia. Minacciando magari anche di non pagarla... E che in generale va messa al primo posto la salvaguardia dei diritti minimi delle popolazioni. Prima che sia troppo tardi! La sindrome greca è in agguato...

3 commenti:

luczan ha detto...

Forse dobbiamo prendere esempio da altri paesi. L'Islanda sta risolvendo la sua crisi:
- nazionalizzando le banche;
- i cittadini non pagano gli errori dei banchieri, il debito non deve essere a carico dei cittadini;
- la bozza di nuova costituzione da approvarsi dal Parlamento è stata redatta da una rappresentativa di comuni cittadini e non da politici, mediante riunioni in diretta pubblica, esercitando una democrazia diretta;
- nessun salvataggio da parte di FMI o BCE, che anzi hanno adottato mediante i governi misure ritorsive e di isolamento del paese;
Sostanzialmente i cittadini islandesi si sono riappropriati dei propri diritti, in quanto la volontà del popolo sovrano deve prevalere su qualsiasi accordo internazionale.
http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fyoutube.com%2Fwatch%3Fv%3DIryNSwy4p2E&h=XAQFKiacYAQFYq4K57MhSLbAwVWZfK5oyN71S8NZwSbJdhA

Anonimo ha detto...

Ha già scritto luczan quello che avrei voluto inserire a commento.

Ieri, in "servizio pubblico" di santoro, Di Pietro ha detto qualcosa che credo interessante sottolineare "non scherziamo. In quanto a comunicazione Monti ne sa piu di berlusconi"

damezzel ha detto...

qui paolo barnard spiega il motivo per cui questo sta succedendo

http://www.youtube.com/watch?v=J6SiWveNnKM&feature=related