domenica 12 febbraio 2012

I mille occhi di Goldman Sachs

Accusata di aver aiutato la Grecia a nascondere lo stato reale delle sue finanze pubbliche e poi di speculare sul debito del paese, la grande banca d'investimento statunitense dispone di una fitta rete di consiglieri molto ascoltati dai responsabili europei.  
(anche Mario Monti è stato International Advisor della Goldman Sachs, ndr)

Marc Roche*

Petros Christodoulou non ha mai dato molta importanza ai complimenti, anche se fin dall'adolescenza è abituato a ricevere lodi. Ma questo banchiere, nominato il 19 febbraio a capo dell'organismo che gestisce il debito pubblico greco, è oggi al centro dell'attenzione internazionale. L'ex responsabile dei mercati della National Bank of Greece (Nbg) è infatti il principale accusato nell'inchiesta sui contratti relativi al debito greco che legano la banca d'affari americana Goldman Sachs e altre società al governo di Atene, annunciata il 25 febbraio dalla Federal reserve.
L'istituto newyorchese si è fatto retribuire per la consulenza al governo ellenico mentre al tempo stesso speculava sul debito del paese. In particolare, la banca centrale statunitense indaga sul ruolo svolto dal Petros Christodoulou, che all'inizio del 2009 ha gestito la creazione della società londinese Titlos insieme alla Goldman Sachs  per trasferire il debito del bilancio della Grecia su quello della Nbg. Particolare importante: prima di entrare in questa banca nel 1998, Christodoulou era dipendente della Goldman Sachs.
Il governo Sachs
Questo caso mette in luce la potenza della rete europea che la Goldman Sachs gestisce fin dal 1985. Questo sistema di relazioni, al tempo stesso sotterraneo e pubblico, ha i suoi intermediari e i suoi fedeli, che grazie alle loro conoscenze aprono le porte delle cancellerie. Consiglieri reclutati con grande cura e pagati a peso d'oro che conoscono tutti gli aspetti del potere all'interno dell'Unione europea, e sono vicini ai responsabili politici, che possono chiamare direttamente al telefono nei momenti di crisi.
Ma chi sono i membri del versante europeo del "governo Sachs", come viene chiamata a Washington a causa al suo potere di influenza?L'elemento chiave è Peter Sutherland, presidente della Goldman Sachs International, filiale europea con sede a Londra: questo ex commissario alla concorrenza ed ex presidente della Bp è la pietra angolare per quanto riguarda i Ventisette e la Russia. In Francia la banca beneficia del sostegno di Charles de Croisset, ex capo del Credit Commercial de France (Ccf), che è succeduto a Jacques Mayoux, ispettore delle finanze ed ex responsabile della Société générale. In Gran Bretagna la Goldman conta su Lord Griffiths, che ha consigliato l'ex primo ministro Margaret Thatcher, e in Germania su Otmar Issing, ex membro del direttorio della Bundesbank ed ex capo-economista della Banca centrale europea (Bce).
Lobbying in incognito
Per non parlare poi di una serie di "alumni" (ex dipendenti) presenti in numerosi settori chiave e sui quali l'istituto può contare per muovere le sue pedine. Il più reputato è Mario Draghi, suo vicepresidente per l'Europa fra il 2001 e il 2006, attualmente governatore della Banca d'Italia e responsabile del gruppo dei regolatori, il Consiglio di stabilità finanziaria. Tuttavia, nei solenni corridoi della Goldman Sachs International è difficile incontrare ex diplomatici. La banca infatti preferisce ricorrere a finanzieri, economisti, responsabili di banche centrali o alti funzionari delle organizzazioni economiche internazionali. L'impresa considera gli ambasciatori in pensione come dei simpatici personaggi, ma privi di contatti ai più alti livelli e digiuni di conoscenze nel mondo degli affari.
Per la Goldman Sachs uno dei vantaggi di questa rete di relazioni è quello di potersi muovere senza dare nell'occhio. Sul Financial Times del 15 febbraio Issing ha scritto un articolo ostile all'operazione di salvataggio della Grecia da parte dell'Unione europea. Issing ha firmato il pezzo, omettendo però di precisare che dal 2006 è consigliere internazionale della Goldman Sachs, e che il dipartimento commerciale della banca, che ha speculato contro la moneta unica, avrebbe tutto da perdere da un intervento europeo.

*Le Monde (Parigi)

3 commenti:

Mr. Tambourine ha detto...

GS è la responsabile della crisi di oggi.

www.ciclofrenia.it

Anonimo ha detto...

e se lo dice mr.tambourine c'è da crederci...il dubbio è che lui ha solo due occhi e non sempre li apre
Sarà forse del ceppo arabo-napoletano ?

Anonimo ha detto...

Pinuccio, forse hai ragione. Il suo avatar lo mostra in orizzontale..sarà che dormi ?
Ma è sempre puntuale con il suo spam, peggio di un orologio svizzero e come gli svizzeri "si alza e non si sveglie mai. Difficile che apra entrambi gli occhi"
mr. tambourine, svegliati! o fottiti, se ti vuoi far del male (non dimenticare la vasellina)